Page 37 - L’italiano in contesti plurilingui: incroci linguistico-culturali
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Riassunti

L’italiano nei linguistic landscapes d’Austria

Luca Melchior
Università Alpe-Adria di Klagenfurt, Austria

La presenza e la visibilità dell’italiano nello spazio pubblico dell’Austria è
assai elevata; dopo il tedesco e l’inglese, e ben prima di lingue autocto-
ne come lo sloveno o di grande presenza migratoria come il serbo-croato-
montenegrino-bosniaco, esso è la lingua maggiormente utilizzata su cartel-
loni pubblicitari, insegne di ristoranti e di altre attività commerciali, menù
visibili in pubblico, ma anche adesivi, graffiti, scritte d’altro tipo, non solo af-
ferenti ad attività legate all’ethnic business, ma anzi spesso non riconducibili
a emittenti italofoni. L’italiano gode infatti di una forza di attrazione tale che
il suo uso si è affermato non solo a fini commerciali, ma anche per trasmet-
tere messaggi di contro- e subcultura. Tale visibilità e presenza sono segno
di diffuse competenze di tale lingua, in diversi gradi, presso la popolazione
locale, sia a livello attivo sia a livello passivo, che permettono che i messaggi
espressi vengano anche correttamente recepiti. Tuttavia, non tutto ciò che
sembra italiano è anche italiano: esso è infatti spesso risultato di ciò che è rite-
nuto italiano, cioè una rappresentazione di ciò che è considerato italiano. Nel
mio contributo, nell’ambito della ricerca sui linguistic landscapes e sulla scor-
ta delle indagini sull’italiano (di contatto e marginale) nel mondo, presenterò
esempi di (pseudo-)italiano nel panorama linguistico dell’Austria, discuten-
done le caratteristiche – in particolare i modelli, non solo lessicali, ma anche
morfologici e morfosintattici che si affermano in questo italiano di contat-
to – indagandone anche le funzioni tra giochi interlinguistici e competenze
marginali.

Parole chiave: linguistic lanscapes, italiano di contatto

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