Page 39 - L’italiano in contesti plurilingui: incroci linguistico-culturali
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Riassunti
I veri presupposti della didattica interculturale
Anja Zorman
Università del Litorale, Slovenia
L’educazione interculturale deve basarsi sulla promozione reciproca della
comprensione tra persone. A questo proposito le persone coinvolte devono
essere in grado di provare empatia per gli interlocutori e di entrare concet-
tualmente nel mondo dell’altro per generare una reciproca comprensione. Se
l’insegnante non possiede la sensibilità interculturale e di conseguenza non
è in grado di svilupparla negli allievi, nessuna quantità di educazione inter-
culturale o multiculturale può raggiungere i propri obiettivi (D. Spiteri, Mul-
ticulturalism, Higher Education and Intercultural Communication: Developing
Strengths-Based Narratives for Teaching and Learning, 2017). Tra gli insegnanti,
e le persone in generale, si nota spesso una contraddizione tra la definizione
dell’educazione interculturale e dei suoi obiettivi e la loro effettiva condotta
nel contatto con persone che percepiscono linguisticamente, culturalmente,
etnicamente (P. C. Gorski, «Good Intentions Are Not Enough: A Decolonizing
Intercultural Education», 2008), o in qualche altro modo, diverse. La scuola
dovrebbe fare in modo di avvicinare tra loro gli allievi (e gli insegnanti) e di
creare un clima in cui tutti possano trarre beneficio l’uno dall’altro. A tal pro-
posito dovrebbe abbandonare l’idea di costruire una cultura comune, che
presuppone inevitabilmente la denigrazione di determinate culture e la glo-
rificazione di altre. La comunicazione interculturale dovrebbe invece partire
dall’individualità di ciascun allievo e dovrebbe basarsi sulla compassione per
l’altro. L’educazione interculturale dovrebbe promuovere la comprensione e
la sensibilità tra persone di diversa origine culturale e/o linguistica e com-
battere l’oppressione sociale, educando le persone o promuovendo la loro
consapevolezza su ciò che è oppressivo nella società. In assenza di ciò è pro-
babile che adotteranno schemi di comportamento determinati da visioni del
mondo in maniera monoculturale, riflettendo il punto di vista della cultura a
cui sono stati maggiormente esposti durante la vita (D. Spiteri, 2017).
Parole chiave: didattica, educazione interculturale, sensibilità interculturale,
insegnanti, allievi
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I veri presupposti della didattica interculturale
Anja Zorman
Università del Litorale, Slovenia
L’educazione interculturale deve basarsi sulla promozione reciproca della
comprensione tra persone. A questo proposito le persone coinvolte devono
essere in grado di provare empatia per gli interlocutori e di entrare concet-
tualmente nel mondo dell’altro per generare una reciproca comprensione. Se
l’insegnante non possiede la sensibilità interculturale e di conseguenza non
è in grado di svilupparla negli allievi, nessuna quantità di educazione inter-
culturale o multiculturale può raggiungere i propri obiettivi (D. Spiteri, Mul-
ticulturalism, Higher Education and Intercultural Communication: Developing
Strengths-Based Narratives for Teaching and Learning, 2017). Tra gli insegnanti,
e le persone in generale, si nota spesso una contraddizione tra la definizione
dell’educazione interculturale e dei suoi obiettivi e la loro effettiva condotta
nel contatto con persone che percepiscono linguisticamente, culturalmente,
etnicamente (P. C. Gorski, «Good Intentions Are Not Enough: A Decolonizing
Intercultural Education», 2008), o in qualche altro modo, diverse. La scuola
dovrebbe fare in modo di avvicinare tra loro gli allievi (e gli insegnanti) e di
creare un clima in cui tutti possano trarre beneficio l’uno dall’altro. A tal pro-
posito dovrebbe abbandonare l’idea di costruire una cultura comune, che
presuppone inevitabilmente la denigrazione di determinate culture e la glo-
rificazione di altre. La comunicazione interculturale dovrebbe invece partire
dall’individualità di ciascun allievo e dovrebbe basarsi sulla compassione per
l’altro. L’educazione interculturale dovrebbe promuovere la comprensione e
la sensibilità tra persone di diversa origine culturale e/o linguistica e com-
battere l’oppressione sociale, educando le persone o promuovendo la loro
consapevolezza su ciò che è oppressivo nella società. In assenza di ciò è pro-
babile che adotteranno schemi di comportamento determinati da visioni del
mondo in maniera monoculturale, riflettendo il punto di vista della cultura a
cui sono stati maggiormente esposti durante la vita (D. Spiteri, 2017).
Parole chiave: didattica, educazione interculturale, sensibilità interculturale,
insegnanti, allievi
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