Page 86 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(1) (2016)
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dia universitatis her editati, letnik 4 (2016), številk a 1 86cuni prendono in considerazione una sola forma,b) il dittongamento nelle particolari forme
altri riportano due o tre forme equivalenti, altri flesse: gioco/giuoco (TC10, p. 12),
hereditatiancora registrano forme piuttosto arcaiche (di
solito senza un’apposita nota di spiegazione). In c) il raddoppiamento consonantico: tacere: ta-
tal modo, probabilmente per tutti i tempi e modi ciamo/tacciamo (TC8, p. 364; l’autrice am-
verbali troveremo esempi di una simile alternan- mette la doppia consonante solo per la pri-
za flessiva, ad esempio: ma persona plurale del presente indicativo),
o
1) al presente indicativo: apparire: appaio/
apparisco (TC3, p. 90), chiedere: chiedo/ d) l’ortografia: spegnere: spegniamo/spegna-
chieggo (TC5, p. 22), possedere: possiedo/ mo (la possibile perdita della i non viene no-
posseggo (TC6, p. 270); tata da nessuno dei dieci titoli presi in esa-
me).
2) al futuro indicativo: udire: udrò/udirò Come vediamo, una simile alternanza ver-
(TC9, p. 83), soddisfare: soddisfarò/soddi-
sferò, cogliere: coglierò/corrò (TC8, p. 104, bale in italiano non è un fenomeno raro, anche
148) o andare: andrò/anderò (TC4, p. 29, se alcune delle forme indicate sopra potranno
però l’autore registra solo la forma andrei stupire gli apprendenti/insegnanti stranieri (a
del condizionale semplice, che dovrebbe ri- quanto pare stupiscono anche il correttore auto-
prendere la radice del futuro); matico del più diffuso editore del testo) perché
le grammatiche a loro destinate non ne hanno
3) al congiuntivo presente: dovere: deva/deb- mai parlato. In particolar modo, il Passato Re-
ba (TC1, p. 86), parere: paia/para (TC8, p. moto (nel seguito abbreviato come PR) è il tem-
263) o dolersi: doliamo/dogliamo (TC6, p. po verbale che si distingue all’interno del siste-
152, ma al presente indicativo, anche se le ma verbale italiano per un’insolita abbondanza
due forme dovrebbero coincidere, gli auto- di forme flesse alternative. Con il presente lavoro
ri registrano solo la prima); intendo, quindi, verificare:
1) come vengono presentate le doppie, o addi-
4) all’imperativo: fare: fa’/fai (TC6, p. 180),
andare: va’/vai (TC7, p. 37), dare: da’/dai rittura triple, forme (regolari e irregolari)
(TC6, p. 104)3; del PR nelle tavole di coniugazione o nei di-
zionari dei verbi italiani,
5) al participio passato: propendere: propeso/ 2) quali forme sono preferite nei testi scritti
propenso/propenduto, provvedere: provvi- (vedremo l’impiego di tali forme flesse nei
sto/provveduto, seppellire: sepolto/seppelli- più grandi corpora di italiano scritto), e
to (TC6, pp. 293, 301, 372), e addirittura 3) quali forme sono preferite oggi dai parlanti di
madrelingua italiana
6) al participio presente: potere: potente/pos-
sente (il secondo registrato solo in TC5, p. Tabella 1: Alcune tavole di coniugazione e dizionari dei
24, annotato come “raro”) ecc. Possono verbi pubblicati in Italia
inoltre coesistere le forme che variano
Tavole di coniugazione e dizionari dei verbi
a) l’apertura della vocale, come p. es. dèvo/
dévo (TC8, p. 194), Chiuchiù, Angelo, Maria Cristina Fazi, and Maria Rosa-
1 lia Bagianti. I verbi italiani regolari e irregolari. Perugia:
3 Alcune forme dell’imperativo della seconda persona singolare co-
stituiscono un gruppo piuttosto particolare, perché vengono illu- Guerra, 2007 (I ed. del 1983).
strate con: a) una sola forma troncata, p.es. fa’ (TC5, p. 23), di’ (TC6,
p. 180), o accentata: dì (TC5, p. 23); b) con due forme, p.es. fa’/fai, De Renzo, Francesco. I verbi italiani. Coniugazione e
vai/va’ ecc. (come sopra), c) con tre rispettive forme flesse, p.es. fa/ 2 regole d’uso dei verbi italiani più diffusi. Torino: Loe-
fai/fa’ (TC2, p. 80), vai/va/va’ e di/di’/dì (TC8, pp. 97, 413), dai/da’/dà
(TC10, p. 14). scher, 2013.
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