Page 15 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
P. 15
roduzione
La parola carso è di antichissima origine, significava »pietra« ed è stata accolta an-
che dalla popolazione slovena, per la quale nel linguaggio popolare il termine »kras«
(carso) da lungo tempo indica un’area scogliosa, un territorio la cui superficie è rico-
perta da pietra calcarea (Kranjc, 1994). A causa di questa sua spiccata caratteristica am-
bientale, la denominazione »In Carso« è venuta a indicare un’area piuttosto ben defini-
ta, come testimoniato almeno già da Valvasor (1689): »La regione del Carso (Karstner
Boden, Nakrasso), con cui si comprende l’intero Carso, cioè da Laže e Senožeče fino al
mare Adriatico. Questa regione è completamente e oltremodo sassosa«. Il Carso deve
quindi il proprio nome ‘regionale’ alle caratteristiche del suolo, alla qualità della sua su-
perficie sassosa. Sebbene il carso esista e sia noto in tutto il mondo, soltanto una regio-
ne al mondo porta questo nome con la maiuscola. Questo è il ‘nostro’ Carso, quello di
cui tratta il presente lavoro.
Il concetto di carso per il resto denomina tutti i fenomeni, gli ambienti e i paesaggi
carsici al mondo, che hanno caratteri comuni. Nell’Ottocento esso divenne un concet-
to anche scientifico, favorito dalle ricerche e scoperte nel suo sottosuolo. Le grotte del
Carso avevano però attratto l’attenzione di viaggiatori, visitatori e dei primi ricercatori
già in precedenza, fin dall’inizio dell’età moderna (Shaw, 2000). È quindi possibile ritene-
re le grotte carsiche la culla del turismo speleologico nel mondo. Sia in campo scientifico
sia in ambito turistico nell’Otto e Novecento ha predominato l’interesse per i fenome-
ni carsici sotterranei, mentre la sua superficie è stata oggetto di minore apprezzamen-
to e considerazione.
Tuttavia il Carso costituisce uno straordinario esempio del rapporto tra uomo e
ambiente e dell’adattamento antropico di un ambiente naturale peculiare, per cui ha an-
che un valore culturale eccezionale. Al fine di comprendere il paesaggio culturale del Car-
so e la storia del suo ambiente, è necessario sapere come e perché sia stato trasforma-
to dall’uomo nel corso dei secoli, quali siano le tracce materiali di questo tenace lavoro,
quale fosse la funzione dei suoi singoli elementi e quale il significato dato loro dagli abi-
tanti del Carso.
Questo libro è suddiviso in due parti, nella prima l’attenzione è rivolta alla storia
del paesaggio culturale del Carso, mentre la seconda tratta del rapporto tra uomo e am-
introduzione 15
La parola carso è di antichissima origine, significava »pietra« ed è stata accolta an-
che dalla popolazione slovena, per la quale nel linguaggio popolare il termine »kras«
(carso) da lungo tempo indica un’area scogliosa, un territorio la cui superficie è rico-
perta da pietra calcarea (Kranjc, 1994). A causa di questa sua spiccata caratteristica am-
bientale, la denominazione »In Carso« è venuta a indicare un’area piuttosto ben defini-
ta, come testimoniato almeno già da Valvasor (1689): »La regione del Carso (Karstner
Boden, Nakrasso), con cui si comprende l’intero Carso, cioè da Laže e Senožeče fino al
mare Adriatico. Questa regione è completamente e oltremodo sassosa«. Il Carso deve
quindi il proprio nome ‘regionale’ alle caratteristiche del suolo, alla qualità della sua su-
perficie sassosa. Sebbene il carso esista e sia noto in tutto il mondo, soltanto una regio-
ne al mondo porta questo nome con la maiuscola. Questo è il ‘nostro’ Carso, quello di
cui tratta il presente lavoro.
Il concetto di carso per il resto denomina tutti i fenomeni, gli ambienti e i paesaggi
carsici al mondo, che hanno caratteri comuni. Nell’Ottocento esso divenne un concet-
to anche scientifico, favorito dalle ricerche e scoperte nel suo sottosuolo. Le grotte del
Carso avevano però attratto l’attenzione di viaggiatori, visitatori e dei primi ricercatori
già in precedenza, fin dall’inizio dell’età moderna (Shaw, 2000). È quindi possibile ritene-
re le grotte carsiche la culla del turismo speleologico nel mondo. Sia in campo scientifico
sia in ambito turistico nell’Otto e Novecento ha predominato l’interesse per i fenome-
ni carsici sotterranei, mentre la sua superficie è stata oggetto di minore apprezzamen-
to e considerazione.
Tuttavia il Carso costituisce uno straordinario esempio del rapporto tra uomo e
ambiente e dell’adattamento antropico di un ambiente naturale peculiare, per cui ha an-
che un valore culturale eccezionale. Al fine di comprendere il paesaggio culturale del Car-
so e la storia del suo ambiente, è necessario sapere come e perché sia stato trasforma-
to dall’uomo nel corso dei secoli, quali siano le tracce materiali di questo tenace lavoro,
quale fosse la funzione dei suoi singoli elementi e quale il significato dato loro dagli abi-
tanti del Carso.
Questo libro è suddiviso in due parti, nella prima l’attenzione è rivolta alla storia
del paesaggio culturale del Carso, mentre la seconda tratta del rapporto tra uomo e am-
introduzione 15