Page 127 - Hrobat Virloget, Katja, Kavrečič, Petra, eds. (2015). Il paesaggio immateriale del Carso. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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tradizione dei segni scolpiti sui portali e sulle colonne in pietra del carso

presentato: i quattro lati del cielo, i quattro periodi della vita, le Immagine 25: Detta-
quattro stagioni; i quattro punti cardinali, gli elementi del mondo, glio con cinque mor-
ovvero terra, fuoco, acqua ed aria. In seguito (probabilmente nel ce girate all'indietro
XIX sec.) al posto del punto nel cerchio apparvero otto lettere, di cassapanca (vni-
quattro in forma di croce che erano le più marcate e altre quattro cne trutne morce).
nel mezzo. Talvolta, nelle aperture rotonde dei soffitti e nelle fac- La cassapanca del
ciate delle case venivano murate tegole che formavano una figu- corredo di Nadja
ra simile. Questo simbolo venne in seguito scolpito anche senza Mahorčič-Bzkova di
cerchio. Alla fine del XIX secolo il simbolo era diventato la cro- Naklo vicino Divača
ce di San Vito molto simile alla comune croce con un cerchio e un era nella masseria
piccolo rombo nel mezzo. In certi casi il simbolo veniva scolpito già prima che arri-
perfino come rombo o una croce diagonale. Questo me lo han- vasse come sposa la
no raccontato: Pepi Krašev, nonna Rozinca, mio nonno Jože, Ma- sua bisnonna Marija
rija Čufar e Marija Ban. Nel Carso questa decorazione varia a se- Bajc (1841–1920) di
conda delle differenti tradizioni degli scalpellini o semplicemente Razdrto.
perché uno di loro lo ha interpretato (o immaginato) a modo suo. Immagine 26: Per
questa chiocciola sul
Stella polare del mattino e della sera portale a Kosovelje
(D`nica, V`čijrnca) si dovette scalpella-
re l'intero frontale
Trattasi di un segno a forma decagonale, composto in realtà del basamento dell'
dall’unione di due stelle a cinque punte, ossia da due stelle po- architrave (gurenc).
lari. Esso rappresenta il pianeta Venere, che appare in cielo Immagine 27: Trojniki
come la stella più luminosa del mattino e della sera, soprattutto sulla parete del fie-
d'estate. Sulla base di antiche tradizioni si ritiene che rappresen- nile dei Bzkovi
ti la dea della fecondità ossia del mondo vivente, in particolare a Naklo.
tra gli abitanti del Carso rappresentava la dea Živa (trad. Viva). Immagine 28: Pietra
Si scolpiva tale segno sui portoni come auspicio d'abbondan- angolare (tjermen)
za delle acque, ma anche della natalità in famiglia e della fertili- all'angolo di casa
tà della terra. Nella tradizione popolare carsolina il termine si Vidč­ evi a Lokev.
è mantenuto nella lingua parlata in sintagmi come »živa voda« – Immagine 29: Chiave
acqua viva, »živa stena« – parete viva (nel senso di roccia grezza, di volta sull'arco con
ruvida, n.tr.), verità viva (in senso enfatico, n.tr.), »živina« (besti- trojnik del 1810 a Ga-
ame) e »živ buh« (dio vivo). brovica.
Immagine 30: Dop-
L'arcolaio (Kuluvrta, kulovrta) pio trojnik sull'ele-
mento portante e
Come simbolo é il secondo per importanza. La ruota dell'ar- sull'architrave, in
colaio è un cerchio che porta spesso dei numeri incisi un pò mezzo alla chiave di
attorcigliati e con foglie fittamente distribuite. Secondo un ra- volta e il Dejbuh col
cconto, questa rappresentazione significherebbe che la famig- proprio figlio Božić
lia conserva antiche tradizioni religiose. Secondo un'altra versi- (piccolo dio, anche
one augurerebbe una lunga vita alla stirpe della casa nella quale Natale) e ancora
è incisa; o anche augura che la stirpe si mantenga per sempre. una chiocciola.
Infatti la rotazione della ruota può durare all'infinito. La ruota

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