Page 130 - Hrobat Virloget, Katja, Kavrečič, Petra, eds. (2015). Il paesaggio immateriale del Carso. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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il paesaggio immateriale del carso

rale (vrtilu) aveva più scopi: »Questo è così come quando fai vortici nell'acqua con un ba-
stone. Più lo giri e lo guardi, più ti gira la testa.« (Me lo ha raccontato mio nonno Jože
Čok). Proprio per questo influsso le spirali sarebbero stati spiriti cattivi, malocchi e per-
sone con cattivi pensieri, cattive intenzioni o desideri contro una specifica casa o famiglia.
Con uno sguardo sulla spirale a loro sarebbe girata la testa, gli si sarebbero confusi i pen-
sieri e le intenzioni cattive, così non avrebbero potuto fare del male alla famiglia.Talvol-
ta questo segno avrebbe avuto anche il significato di una protezione eterna della stirpe.
Questi segni si trovano spesso sugli ingressi dei cimiteri o delle chiese. Avrebbero per-
messo l'eterno riposo per coloro che vi erano seppelliti. (Mi è stato raccontato dai: Kra-
ševi, Čufarjevi, Liletovi).

Morica a cinque punte (U nicna morca, trutna morca)

Tutti quei simboli che sono girati all'indietro producono cose cattive e provoca malesse-
re. Questa é la spiegazione più semplice fornita da ogni anziano del Carso per la deco-
razione incisa avente i cinque petali arricciati nel verso contrario. Oppure per una stella
a cinque punte arricciate. I numeri cinque, sette e anche nove erano apotropaici o pro-
tettivi. Se usati solamente come ornamento non erano indirizzati solo al bene della fami-
glia ma anche al male per quelli, ladri o altre persone che con cattive intenzioni avrebbe-
ro voluto entrare in casa e danneggiare la famiglia. Forniscono a quelli che sono aggrediti
forza, coraggio e spirito battagliero. Spesso sono una decorazione sui portali. Di solito
sono a sé stanti sulle colonne dei portali e solo raramente accanto ad una svarica. Qu-
esti simboli sarebbero derivati dalle stelle rosse (trutne morice), dipinte sulle culle e sulle
cassapanche. Qualcuna di queste si trova perfino in forme girate (vnicne). Di sicuro sono
una decorazione frequentissima nella forma dei ricami sulle camiciole dei costumi popo-
lari delle donne del Carso. E' da poco che ho saputo che a Škrbina, per esempio, quan-
do l'incubo (mora) opprimeva qualcuno nel sonno, sullo stipite della porta della camera
(kambra) disegnavano con il gesso una stella con una linea. Solo così si offriva protezione
contro l'incubo a chi dormiva in quella camera.

La triade – Trojice in trujneći (trojniki)

Il numero tre era considerato un tempo un numero magico. Secondo la tradizione sareb-
be stato un residuo e un ricordo di un antico dio con tre teste. A suo tempo c'erano an-
cora delle vecchie donne nel Carso, e tra queste anche la mia bisnonna Marija Ban, che
raccontavano che esisteva il dio a tre teste – tricefalo chiamato Triglav. »Con una scruta-
va il cielo, con la seconda la terra e con la terza sotto la terra«. Tutto quello che aveva il
segno »tre« rappresentava i tre mondi uniti, superiore, terrestre ed inferiore, che por-
tano felicità, salute e soddisfazione alla famiglia che vive nella casa. Così accanto alle tre
teste degli angioletti con le alette, si scolpivano anche vasi con tre svarice girate all'indie-
tro, il sole, arcolai o fiori di lino. Con la stessa intenzione venivano incise tre scanalature
verticali anche sulla chiave di volta di entrambi gli archi delle volte (k`luonj). Le colonne
in generale hanno decorazioni meno ricche data la sottigliezza della pietra usata per ar-
chi. Infatti le decorazioni si trovano sopratutto sugli archi di volta o sugli elementi portan-
ti dell'architrave. Talvolta tre pietre convesse chiamate trujneki (trojniki) venivano lasciate
visibili perfino nelle fondamenta delle case e dei fienili. Tutte e tre potevano stare su una

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