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Riassunti

Tra Trieste e Capodistria: due trattati
pedagogici umanistici per una finestra
verso l’Europa

Jadranka Cergol
Università del Litorale, Slovenia

All’inizio del XV secolo si assiste ad un importante proliferare di trattati pe-
dagogici mirati ad insegnare alla nuova classe dirigente i valori con i quali
vanno educati i futuri signori delle città. Due di questi trattati furono scritti
in quest’area: De ingenuis moribus et liberalibus studiis di Pier Paolo Vergerio
il Vecchio detiene il primato assoluto perché fu il primo trattato umanistico
sull’educazione; qualche decennio dopo però lo seguì anche Enea Silvio Pic-
colomini che trattò lo stesso tema quando era vescovo a Trieste tra il 1447 e
il 1450 nel suo De liberorum educatione. Entrambi gli autori, originari dell’alto
Adriatico, erano uomini di estrazione culturale umanistica, ma anche impor-
tanti trasmettitori di valori umanistici in Europa. I loro viaggi li portarono in
varie parti del continente, presso le università e le corti, dove avevano avuto
la possibilità di promuovere una lettura umanistica dell’educazione che su-
perava la divisione in nationes, promuovendo invece i valori morali e culturali
dell’uomo, in linea con le tendenze dell’umanesimo italiano. Il contributo si
prefigge quindi lo scopo di analizzare i punti di convergenza tra i due trattati
e la loro influenza e ricezione nelle corti europee.

Parole chiave: pedagogia umanistica, Pier Paolo Vergerio il Vecchio, Enea Sil-
vio Piccolomini, Umanesimo in Europa

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