Page 50 - L’italiano in contesti plurilingui: incroci linguistico-culturali
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Anna di Ammaniti e il mondo nuovo
del Mediterraneo

Paula Jurišić
Università di Spalato, Croazia
Srečko Jurišić
Università di Spalato, Croazia

L’ultimo romanzo di Niccolò Ammaniti, Anna (2015) acuisce le direttrici pree-
sistenti della poetica dello scrittore romano, la visione apocalittica del siste-
ma Italia su tutte (già in parte presente in Che la festa cominci, 2009). In una
Sicilia (post)apocalittica, prossima nel tempo (siamo nel 2020), nel cuore del
Mediterraneo, Ammaniti ambienta la sua storia di un mondo ridotto alle ma-
cerie da un virus diffusosi dal Belgio sterminando tutti gli adulti. Il mondo
dei bambini è il mondo nuovo che lo scrittore racconta, con un Sud che deve
rinascere, una nuova lingua, con idee di accoglienza e apertura al multicultu-
ralismo vero, scevro dalle artificiali imposizioni politiche. Ammaniti racconta
di essere stato ispirato in particolare da un episodio, avvenuto molti anni pri-
ma di scrivere il romanzo: l’idea gli era venuta osservando, su una spiaggia,
un gruppo di bambini che giocava senza alcun adulto nelle vicinanze, e che
si dava regole e si organizzava in modo autonomo. Solo tempo dopo quest’i-
dea iniziale si sarebbe concretizzata con un personaggio, Anna, e la vicenda si
sarebbe sviluppata partendo dall’ambientazione nell’isola siciliana declinata
all’interno del modus fantascientifico. Il romanzo verrà qui letto alla luce del-
le teorie biopolitiche di Giorgio Agamben, Franco «Bifo» Berardi e della teoria
dell’ospitalità di Derrida.
Parole chiave: Niccolò Ammaniti, Anna, Mediterraneo, mondo nuovo

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