Page 11 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 3(2) (2015). Koper: Založba Univerze na Primorskem/University of Primorska Press.
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ia universitatiscon la regione d’Aquileia. Tale produzione infu- ressi economici della classe dirigente concorsero
le ville mar ittime nell’adr iatico settentr ionale (croazia) 11 se una spinta all’attività edilizia nei centri urba- di pari passo allo sviluppo delle ville marittime
ni di nuova fondazione e nelle aree rurali circo- in Istria, dove pochi membri della ristretta cer-
stanti. La costruzione delle prime ville costiere chia imperiale arrivarono a creare delle econo-
in Istria si svolse sotto l’egida della colonizza- mie di scala.
zione cesarea, la quale ebbe un effetto propulsi-
vo per lo sviluppo economico: la cosiddetta »vil- Queste le ville marittime che troviamo oggi
la catoniana«, comprendente settori in funzione in Italia e Slovenia: Barcola presso Trieste (Ita-
rispettivamente agricola e residenziale, fu la ri- lia), Baia di San Simone (Slovenia), Fornace pres-
sposta più idonea alle nuove circostanze econo- so Pirano (Slovenia).
miche e sociali. Lo sviluppo economico in epoca
augustea ebbe come risultato una sovrapprodu- Queste le ville marittime che troviamo oggi
zione che si tradusse in maggior ricchezza, get- in Croatia –
tando le basi per la costruzione di ville marittime
dalla planimetria ispirata a quelle della costa tir- 1. La prima villa marittima da noi presa in
renica. Tra gli anni 18 e 12 a.C., Augusto annesse esame è quella nel territorio della colonia roma-
l’Istria nella Decima Regio chiamandola Vene- na di Tergeste (l’odierna Trieste), datata al I se-
tia et Histria ed i terreni istriani, ora in territo- colo d.C. Il sito, scavato solo parzialmente, si tro-
rio italiano, furono dichiarati esentasse. Il pro- va tuttavia su un promontorio basso, chiamato
liferare di ritrovamenti di anfore istriane di tipo oggi Catoro (da Ca’ d’oro = domus aurea), che
Dressel 6B indica chiaramente l’intensificar- si estende penetrando dentro due insenature da
si dell’olivicoltura e della produzione olearia in ambo i lati. Si tratta di una posizione alquan-
tarda età augustea. Il mutato status amministra- to panoramica, con viste mare da tutti i lati. In
tivo della regione e la sua ripresa economica in cima al promontorio sono stati ritrovati i resti ar-
questo periodo non sono dovuti a coincidenza; chitettonici di alcuni vani sfarzosi – un peristi-
fu piuttosto lo stesso Augusto a nutrire interesse lio, una fila di stanze, delle ampie terrazze e mura
personale per l’economia istriana, tesi avvalora- in tecnica opus isodomum. Le terme si trovavano
ta dalle argomentazioni di A. Starac sull’ubica- a nord, nella baia di S. Margherita (sito Tiola),
zione dei poderi imperiali in terra istriana, tan- mentre un’ampia piscina semicircolare a compar-
to che è probabile che fosse l’imperatore stesso a timenti dava sulla baia sud.10 Ritrovamenti di de-
concedere terreni e prestiti a ricompensa della le- corazione architettonica quali argini in marmo e
altà e dei servigi resi dai beneficiari.7 Gli investi- mosaici ed affreschi policromi indicano opulen-
menti senatoriali in colture da reddito istriane e za costruttiva e suggeriscono che la villa fu co-
l’accesso ai nuovi mercati, civili e militari, di No- struita con funzione di otium. Le aree esaminate
rico e Pannonia dipendevano dalle politiche im- non presentano prove di attività agricola. Sca-
periali, le quali, secondo F. Tassaux,8 favorivano vi recenti hanno portato alla luce una necropo-
il Nord Italia e, appunto, l’Istria. E’ altresì pro- li tardoromana adiacente al complesso termale.
babile che ci sia stato un programma economi- Una delle tombe, a due inumazioni e d’architet-
co di più larga scala, dato che J. D’Arms attribu- tura monumentale, conteneva recipienti in cera-
isce ad Augusto l’applicazione di politiche simili mica e vetro d’importazione, un bracciale in ar-
in Campania.9 Le politiche imperiali e gli inte- gento, un amo da pesca e una moneta in bronzo
con l’effigie di Diocleziano.11 Risulta chiaro che
7 Alka Starac, »Carski posjedi u Histriji,« Opuscula Archeologica 18 le terme smisero di avere questa funzione nel-
(1995): 139–40. la tarda antichità e furono conseguentemente o
abbandonate, o trasformate in cappella cristia-
8 Francis Tassaux, »Laecanii, recerches sur une famille senatoriale d’
Istrie,« Mélanges de l’Ecole française de Rome: Antiquité 94 (1982): 265. 10 Smiljan Gluščević and Narcisa Bolšec Ferri, »Izvješće o pod-
morskim arheološkim radovima u Katoru kod Umaga,« Obavijes-
9 John D’Arms, Romans on the Bay of Naples (Cambidge: Harvard Uni- ti Hrvatskog arheološkog društva 1 (2003), 116.
versity Press, 1970), 82
11 Narcisa Bolšec Ferri, Zaštitno revizijsko arheološko istraživanje Sepo-
maja 2003 (Umag: Muzej grada Umaga, 2003).
le ville mar ittime nell’adr iatico settentr ionale (croazia) 11 se una spinta all’attività edilizia nei centri urba- di pari passo allo sviluppo delle ville marittime
ni di nuova fondazione e nelle aree rurali circo- in Istria, dove pochi membri della ristretta cer-
stanti. La costruzione delle prime ville costiere chia imperiale arrivarono a creare delle econo-
in Istria si svolse sotto l’egida della colonizza- mie di scala.
zione cesarea, la quale ebbe un effetto propulsi-
vo per lo sviluppo economico: la cosiddetta »vil- Queste le ville marittime che troviamo oggi
la catoniana«, comprendente settori in funzione in Italia e Slovenia: Barcola presso Trieste (Ita-
rispettivamente agricola e residenziale, fu la ri- lia), Baia di San Simone (Slovenia), Fornace pres-
sposta più idonea alle nuove circostanze econo- so Pirano (Slovenia).
miche e sociali. Lo sviluppo economico in epoca
augustea ebbe come risultato una sovrapprodu- Queste le ville marittime che troviamo oggi
zione che si tradusse in maggior ricchezza, get- in Croatia –
tando le basi per la costruzione di ville marittime
dalla planimetria ispirata a quelle della costa tir- 1. La prima villa marittima da noi presa in
renica. Tra gli anni 18 e 12 a.C., Augusto annesse esame è quella nel territorio della colonia roma-
l’Istria nella Decima Regio chiamandola Vene- na di Tergeste (l’odierna Trieste), datata al I se-
tia et Histria ed i terreni istriani, ora in territo- colo d.C. Il sito, scavato solo parzialmente, si tro-
rio italiano, furono dichiarati esentasse. Il pro- va tuttavia su un promontorio basso, chiamato
liferare di ritrovamenti di anfore istriane di tipo oggi Catoro (da Ca’ d’oro = domus aurea), che
Dressel 6B indica chiaramente l’intensificar- si estende penetrando dentro due insenature da
si dell’olivicoltura e della produzione olearia in ambo i lati. Si tratta di una posizione alquan-
tarda età augustea. Il mutato status amministra- to panoramica, con viste mare da tutti i lati. In
tivo della regione e la sua ripresa economica in cima al promontorio sono stati ritrovati i resti ar-
questo periodo non sono dovuti a coincidenza; chitettonici di alcuni vani sfarzosi – un peristi-
fu piuttosto lo stesso Augusto a nutrire interesse lio, una fila di stanze, delle ampie terrazze e mura
personale per l’economia istriana, tesi avvalora- in tecnica opus isodomum. Le terme si trovavano
ta dalle argomentazioni di A. Starac sull’ubica- a nord, nella baia di S. Margherita (sito Tiola),
zione dei poderi imperiali in terra istriana, tan- mentre un’ampia piscina semicircolare a compar-
to che è probabile che fosse l’imperatore stesso a timenti dava sulla baia sud.10 Ritrovamenti di de-
concedere terreni e prestiti a ricompensa della le- corazione architettonica quali argini in marmo e
altà e dei servigi resi dai beneficiari.7 Gli investi- mosaici ed affreschi policromi indicano opulen-
menti senatoriali in colture da reddito istriane e za costruttiva e suggeriscono che la villa fu co-
l’accesso ai nuovi mercati, civili e militari, di No- struita con funzione di otium. Le aree esaminate
rico e Pannonia dipendevano dalle politiche im- non presentano prove di attività agricola. Sca-
periali, le quali, secondo F. Tassaux,8 favorivano vi recenti hanno portato alla luce una necropo-
il Nord Italia e, appunto, l’Istria. E’ altresì pro- li tardoromana adiacente al complesso termale.
babile che ci sia stato un programma economi- Una delle tombe, a due inumazioni e d’architet-
co di più larga scala, dato che J. D’Arms attribu- tura monumentale, conteneva recipienti in cera-
isce ad Augusto l’applicazione di politiche simili mica e vetro d’importazione, un bracciale in ar-
in Campania.9 Le politiche imperiali e gli inte- gento, un amo da pesca e una moneta in bronzo
con l’effigie di Diocleziano.11 Risulta chiaro che
7 Alka Starac, »Carski posjedi u Histriji,« Opuscula Archeologica 18 le terme smisero di avere questa funzione nel-
(1995): 139–40. la tarda antichità e furono conseguentemente o
abbandonate, o trasformate in cappella cristia-
8 Francis Tassaux, »Laecanii, recerches sur une famille senatoriale d’
Istrie,« Mélanges de l’Ecole française de Rome: Antiquité 94 (1982): 265. 10 Smiljan Gluščević and Narcisa Bolšec Ferri, »Izvješće o pod-
morskim arheološkim radovima u Katoru kod Umaga,« Obavijes-
9 John D’Arms, Romans on the Bay of Naples (Cambidge: Harvard Uni- ti Hrvatskog arheološkog društva 1 (2003), 116.
versity Press, 1970), 82
11 Narcisa Bolšec Ferri, Zaštitno revizijsko arheološko istraživanje Sepo-
maja 2003 (Umag: Muzej grada Umaga, 2003).