Page 14 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 3(2) (2015). Koper: Založba Univerze na Primorskem/University of Primorska Press.
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dia universitatis her editati, letnik 3 (2015), številk a 2 14rio; la luce penetrava dai peristili laterali. Le stan-colo e sussiste pertanto la necessità di una nuova
ze erano ornate con mosaici policromi e pitture campagna al fine di chiarire le varie fasi costrut-
hereditatimurali, datati al I e II secolo. L’edificio termaletive. La densità e la quantità di ville marittime
si trovava nella baia est, vicino al mare; secondo nell’Istria meridionale, specie nei pressi dell’an-
l’artefice degli scavi, la struttura nell’angolo bas- tico capoluogo regionale di Pola, sono indicati-
so sinistro fu aggiunta nel IV secolo. Le aree inte- vi dell’importanza economica e politica del ceto
ressate dagli scavi non presentavano tracce di at- dirigente.
tività agricole in situ o nei pressi: è probabile che
ci troviamo di fronte a una villa imperiale adibi- A nord di Pola vi sono due grandi siti, uno
ta ad otium. Nella seconda fase, al centro dell’e- sull’isola di Brioni Maggiore e l’altro dirimpet-
dificio fu eretta una piccola struttura rettango- to sulla costa, a Valbandon. Al vertice di questo
lare con delle aggiunte laterali: probabilmente si triangolo, a Fasana, si trovava il più grande opifi-
trattava di una chiesa. cio di anfore istriano, di proprietà della famiglia
senatoriale dei Laecanii.
4. Proseguendo lungo la costa, a Barbari-
ga, a nord della figulina di Fasana, gli archeologi 5. La villa marittima nella baia di Val Cate-
hanno localizzato il più grande oleificio istriano na sull’isola di Brioni Maggiore è la più comples-
del primo impero. Dei quattro siti di produzio- sa ritrovata finora sulla costa adriatica orientale.
ne ubicati entro un’area di 2 km² l’uno dall’altro, La villa, come pure tutta l’isola, era probabil-
uno constava di 5 torchi e un altro di addirittura mente di proprietà della famiglia dei Laecanii.19
20. Quest’ultimo sito, ubicato nella baia di Porto E’ questo l’unico sito in cui le fasi edilizie, da tar-
delle Colonne presso Barbariga, conteneva i resti dorepubblicana a primo imperiale, sono palesi.
di una fullonica mentre a Punta Cissana (o Pun- La pittoresca baia di Val Catena vide così riatta-
ta Barbariga) furono rinvenute conchiglie murex re un’originaria villa catoniana, con tanto di pars
sminuzzate tardoantiche. L’edificio residenziale rustica e pars urbana, in una maritima terrazza-
era un’ampia villa marittima che si estendeva sul ta, con una domus nuova e porticati monumen-
promontorio.17 La planimetria della villa mostra tali a lambire il mare. La villa originaria era una
tre edifici collegati terminanti in un molo e rela- combinazione tra Tipo A con cortile centrale e
tivo porticciolo. La parte più antica della villa è Tipo B lafoniani,20 una villa planimetrica con
l’ala nord. Il primo edificio è probabilmente l’o- portico frontale. Gradualmente, nel corso del I
riginaria villa planimetrica con portico frontale, secolo, l’intera baia fu edificata a contenere ser-
paragonabile al Tipo B lafoniano, a cui venne- vizi monumentali per un’estensione di oltre 6 et-
ro aggiunti edifici di rappresentanza adornati da tari.21 La villa comprendeva un ampio raggio di
mosaici. La maggior parte dei mosaici era bianca lunghi colonnati che davano sul mare e un cor-
con due bordi neri a cornice, mentre gli altri era- tile a peristilio che fungeva da punto focale rag-
no neri con uno o due bordi bianchi. Il peristilio gruppante i vari edifici, di funzione varia – resi-
si apriva a una vista panoramica del bagnasciuga denziale e religiosa (templi di Nettuno e Venere,
ed entrambe le facciate erano adornate da gradi- un ninfeo), oltre a una biblioteca, una palaestra e
nate monumentali. La progressione di stanze si- le terme – tutti collegati da colonnati e pergola-
tuate sui tre lati del peristilio conteneva mosaici ti. Il complesso termale presentava un colonna-
bianchi e neri con motivi geometrici e altri mo-
saici policromi. Tra i resti v’erano due frammen- 19 Tassaux, Laecanii, 246; Tamas Bezeczky, The Laecanius amphora
ti di affreschi di terzo stile pompeiano.18 Anche stamps and the villas of Brijuni (Wien: Verlag der Österreichischen
le terme appartengono alla fase posteriore. Gli Akademie der Wissenschaften, 1998); Ivančica Schrunk and Vlasta
scavi nel sito si sono svolti all’inizio del XX se- Begović, »Roman estates on the island of Brioni, Istria,« Journal of
Roman Archaeology 13 (2000).
17 Hans Schwalb, Römische villa bei Pola (Wien: Hölder, 1902).
18 Meder, Podni mozaici u Hrvatskoj, 44. 20 Lafon, Villa Maritima, 30.
21 Anton Gnirs, »Überreste römischen Ansiedlungen in der Gegend
zwischen Pola und Rovigno,« Mitteilungen der K. u K. Zentralkom-
mission zur Erforshung und Erhaltung der Baudenkmäle 27 (1901); An-
ton Gnirs, »Forschungen über antiken Villenbau in Südistrien,«
Jahreshefte des Österreichischen Archäologischen Instituts 18 (1915).
ze erano ornate con mosaici policromi e pitture campagna al fine di chiarire le varie fasi costrut-
hereditatimurali, datati al I e II secolo. L’edificio termaletive. La densità e la quantità di ville marittime
si trovava nella baia est, vicino al mare; secondo nell’Istria meridionale, specie nei pressi dell’an-
l’artefice degli scavi, la struttura nell’angolo bas- tico capoluogo regionale di Pola, sono indicati-
so sinistro fu aggiunta nel IV secolo. Le aree inte- vi dell’importanza economica e politica del ceto
ressate dagli scavi non presentavano tracce di at- dirigente.
tività agricole in situ o nei pressi: è probabile che
ci troviamo di fronte a una villa imperiale adibi- A nord di Pola vi sono due grandi siti, uno
ta ad otium. Nella seconda fase, al centro dell’e- sull’isola di Brioni Maggiore e l’altro dirimpet-
dificio fu eretta una piccola struttura rettango- to sulla costa, a Valbandon. Al vertice di questo
lare con delle aggiunte laterali: probabilmente si triangolo, a Fasana, si trovava il più grande opifi-
trattava di una chiesa. cio di anfore istriano, di proprietà della famiglia
senatoriale dei Laecanii.
4. Proseguendo lungo la costa, a Barbari-
ga, a nord della figulina di Fasana, gli archeologi 5. La villa marittima nella baia di Val Cate-
hanno localizzato il più grande oleificio istriano na sull’isola di Brioni Maggiore è la più comples-
del primo impero. Dei quattro siti di produzio- sa ritrovata finora sulla costa adriatica orientale.
ne ubicati entro un’area di 2 km² l’uno dall’altro, La villa, come pure tutta l’isola, era probabil-
uno constava di 5 torchi e un altro di addirittura mente di proprietà della famiglia dei Laecanii.19
20. Quest’ultimo sito, ubicato nella baia di Porto E’ questo l’unico sito in cui le fasi edilizie, da tar-
delle Colonne presso Barbariga, conteneva i resti dorepubblicana a primo imperiale, sono palesi.
di una fullonica mentre a Punta Cissana (o Pun- La pittoresca baia di Val Catena vide così riatta-
ta Barbariga) furono rinvenute conchiglie murex re un’originaria villa catoniana, con tanto di pars
sminuzzate tardoantiche. L’edificio residenziale rustica e pars urbana, in una maritima terrazza-
era un’ampia villa marittima che si estendeva sul ta, con una domus nuova e porticati monumen-
promontorio.17 La planimetria della villa mostra tali a lambire il mare. La villa originaria era una
tre edifici collegati terminanti in un molo e rela- combinazione tra Tipo A con cortile centrale e
tivo porticciolo. La parte più antica della villa è Tipo B lafoniani,20 una villa planimetrica con
l’ala nord. Il primo edificio è probabilmente l’o- portico frontale. Gradualmente, nel corso del I
riginaria villa planimetrica con portico frontale, secolo, l’intera baia fu edificata a contenere ser-
paragonabile al Tipo B lafoniano, a cui venne- vizi monumentali per un’estensione di oltre 6 et-
ro aggiunti edifici di rappresentanza adornati da tari.21 La villa comprendeva un ampio raggio di
mosaici. La maggior parte dei mosaici era bianca lunghi colonnati che davano sul mare e un cor-
con due bordi neri a cornice, mentre gli altri era- tile a peristilio che fungeva da punto focale rag-
no neri con uno o due bordi bianchi. Il peristilio gruppante i vari edifici, di funzione varia – resi-
si apriva a una vista panoramica del bagnasciuga denziale e religiosa (templi di Nettuno e Venere,
ed entrambe le facciate erano adornate da gradi- un ninfeo), oltre a una biblioteca, una palaestra e
nate monumentali. La progressione di stanze si- le terme – tutti collegati da colonnati e pergola-
tuate sui tre lati del peristilio conteneva mosaici ti. Il complesso termale presentava un colonna-
bianchi e neri con motivi geometrici e altri mo-
saici policromi. Tra i resti v’erano due frammen- 19 Tassaux, Laecanii, 246; Tamas Bezeczky, The Laecanius amphora
ti di affreschi di terzo stile pompeiano.18 Anche stamps and the villas of Brijuni (Wien: Verlag der Österreichischen
le terme appartengono alla fase posteriore. Gli Akademie der Wissenschaften, 1998); Ivančica Schrunk and Vlasta
scavi nel sito si sono svolti all’inizio del XX se- Begović, »Roman estates on the island of Brioni, Istria,« Journal of
Roman Archaeology 13 (2000).
17 Hans Schwalb, Römische villa bei Pola (Wien: Hölder, 1902).
18 Meder, Podni mozaici u Hrvatskoj, 44. 20 Lafon, Villa Maritima, 30.
21 Anton Gnirs, »Überreste römischen Ansiedlungen in der Gegend
zwischen Pola und Rovigno,« Mitteilungen der K. u K. Zentralkom-
mission zur Erforshung und Erhaltung der Baudenkmäle 27 (1901); An-
ton Gnirs, »Forschungen über antiken Villenbau in Südistrien,«
Jahreshefte des Österreichischen Archäologischen Instituts 18 (1915).