Page 24 - Studia Universitatis Hereditati, vol 6(2) (2018)
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sono suddivisi seguendo le direzioni di profilistudia universitatis hereditati, letnik 6 (2018), številka 2 24si è interpellato il prof. I. Sapač11, massimo esper-
complementari in modo da dare una continuità to per quanto riguarda il processo di incastella-
alle strutture identificate. Le anomalie riscontra-hereditati mento e la sua evoluzione in Slovenia, autore di
te sui profili radar sono essenzialmente di 2 tipo- oltre una decina di testi monografici dedicati ai
logie diverse. La prima tipologia è costituita dal- castelli, inviandogli i dati disponibili (in parti-
la sommità del terreno roccioso che è sempre ben colare Lidar e georadar), le considerazioni ed il
identificabile in ogni profilo, mentre la seconda disegno preliminare. Grazie alle sue considera-
è costituita strutture murarie che sono state ri- zioni e consigli, si è giunti alla stesura definiti-
scontrate in tutti i profili elaborati. va dell’ipotetica ricostruzione grafica. Trattasi
quindi tratta una fortificazione, che ha probabil-
L’indagine georadar nel sito evidenzia e mente difeso l’ex percorso che da Trieste, attra-
conferma la presenza di strutture sepolte inter- verso la val Rosandra, proseguiva lungo la linea
pretate come porzioni di opere murarie. Que- di minima pendenza verso Mihele e Beka. Presso
ste strutture presentano una continuità (line- quest’ultimo villaggio, nel punto più strategico,
arità) e sono di forme e dimensioni diverse. Al si trovava Punjert. Prima dell’imboschimento
centro dell’area indagata, la sommità del terreno dell’area (a pino nero), da questo punto era pos-
roccioso presenta alcuni affossamenti di natura sibile un’ampia visuale sulla val Rosandra (nella
antropica, mentre negli altri settori la sommità sua zona flyschoide ed oltre).
rocciosa naturale è pressoché costante. Dai rilie-
vi si può notare che i resti delle strutture murarie Dai risultati delle ricerche l’ipotesi è che
hanno uno spessore poco inferiore al metro, ad Punjert nasconda, nel sottosuolo, i resti di un
eccezione del muro trasversale, posizionato a cir- piccolo castello medioevale. Probabilmente
ca 2/3 della lunghezza del plateau che, con ogni era una modesta fortificazione con una sempli-
probabilità, è congruente con il modesto “gradi- ce cortina muraria (forse parzialmente lignea) e
no” percettibile sul terreno. Considerato il mag- torre (semi)centrale difensiva, costruito forse su
gior spessore di queste ultime strutture murarie, un sito già utilizzato per una fortificazione tar-
che arrivano a circa 1,5 m, e il loro posizionamen- doantica. Punjert nel passato aveva una buo-
to, si presume, con sufficiente certezza, che siano na posizione strategica, potendo appunto con-
i resti di una torre di difesa in posizione semicen- trollare le vie di traffico dell’alta Val Rosandra.
trale. Per quanto riguarda gli affossamenti di ori- Tali percorsi sono ancora visibili sia (parzialmen-
gine antropica, ora interrati, potrebbe trattarsi di te) sul terreno che attraverso il sistema Lidar, ma
vani quali cantine e/o riserve d’acqua; pur essen- sono per lo più interrotti ed abbandonati a causa
doci tutta una serie di ruscelli nei dintorni, il pla- di evidenti movimenti franosi e fenomeni erosi-
teau era (si nota l’assenza di fenomeni erosivi) ed vi; l’abbandono di tale rete viaria potrebbe esser
è privo di acque superficiali. stata causa dell’inutilità e progressiva distruzio-
ne di tale fortificazione.
Alla conclusione di tutte le ricerche non in-
vasive, risultano a disposizione le seguenti infor- In conclusione, si possono formulare tre
mazioni, per la creazione di una ipotetica rico- ipotesi sull’origine e la datazione di Punjert. La
struzione grafica di Punjert e la stesura di alcune prima vede una datazione del sito intorno all’an-
ipotesi sulla sua datazione: analisi del terreno, no 1000, quando sul Carso i Weimar fecero co-
immagini Lidar, dati ottenuti con il georadar, struire una prima serie di castelletti e punti for-
studio comparato delle fortificazioni finora stu- tificati, da cui ne consegue che Punjert fosse già
diate in zona, risalenti al Medioevo. Si è proce- stato distrutto o abbandonato già prima del XIII
duto, usando come base il profilo del rilievo otte- secolo, quando fu costruito il castello di Vichim-
nuto per mezzo del Lidar, a tracciare uno primo berch. Data l’assenza di resti e tracce murarie in
schizzo della struttura fortificata. Al fine di im-
plementare l’attendibilità del rendering grafico, 11 Il prof. Sapač, considerata il probabile range nella datazione della strut-
tura (1000-1300) ha suggerito la probabile presenza sulla torre di un
tetto a spioventi, inizialmente pensata con tetto a terrazza.
complementari in modo da dare una continuità to per quanto riguarda il processo di incastella-
alle strutture identificate. Le anomalie riscontra-hereditati mento e la sua evoluzione in Slovenia, autore di
te sui profili radar sono essenzialmente di 2 tipo- oltre una decina di testi monografici dedicati ai
logie diverse. La prima tipologia è costituita dal- castelli, inviandogli i dati disponibili (in parti-
la sommità del terreno roccioso che è sempre ben colare Lidar e georadar), le considerazioni ed il
identificabile in ogni profilo, mentre la seconda disegno preliminare. Grazie alle sue considera-
è costituita strutture murarie che sono state ri- zioni e consigli, si è giunti alla stesura definiti-
scontrate in tutti i profili elaborati. va dell’ipotetica ricostruzione grafica. Trattasi
quindi tratta una fortificazione, che ha probabil-
L’indagine georadar nel sito evidenzia e mente difeso l’ex percorso che da Trieste, attra-
conferma la presenza di strutture sepolte inter- verso la val Rosandra, proseguiva lungo la linea
pretate come porzioni di opere murarie. Que- di minima pendenza verso Mihele e Beka. Presso
ste strutture presentano una continuità (line- quest’ultimo villaggio, nel punto più strategico,
arità) e sono di forme e dimensioni diverse. Al si trovava Punjert. Prima dell’imboschimento
centro dell’area indagata, la sommità del terreno dell’area (a pino nero), da questo punto era pos-
roccioso presenta alcuni affossamenti di natura sibile un’ampia visuale sulla val Rosandra (nella
antropica, mentre negli altri settori la sommità sua zona flyschoide ed oltre).
rocciosa naturale è pressoché costante. Dai rilie-
vi si può notare che i resti delle strutture murarie Dai risultati delle ricerche l’ipotesi è che
hanno uno spessore poco inferiore al metro, ad Punjert nasconda, nel sottosuolo, i resti di un
eccezione del muro trasversale, posizionato a cir- piccolo castello medioevale. Probabilmente
ca 2/3 della lunghezza del plateau che, con ogni era una modesta fortificazione con una sempli-
probabilità, è congruente con il modesto “gradi- ce cortina muraria (forse parzialmente lignea) e
no” percettibile sul terreno. Considerato il mag- torre (semi)centrale difensiva, costruito forse su
gior spessore di queste ultime strutture murarie, un sito già utilizzato per una fortificazione tar-
che arrivano a circa 1,5 m, e il loro posizionamen- doantica. Punjert nel passato aveva una buo-
to, si presume, con sufficiente certezza, che siano na posizione strategica, potendo appunto con-
i resti di una torre di difesa in posizione semicen- trollare le vie di traffico dell’alta Val Rosandra.
trale. Per quanto riguarda gli affossamenti di ori- Tali percorsi sono ancora visibili sia (parzialmen-
gine antropica, ora interrati, potrebbe trattarsi di te) sul terreno che attraverso il sistema Lidar, ma
vani quali cantine e/o riserve d’acqua; pur essen- sono per lo più interrotti ed abbandonati a causa
doci tutta una serie di ruscelli nei dintorni, il pla- di evidenti movimenti franosi e fenomeni erosi-
teau era (si nota l’assenza di fenomeni erosivi) ed vi; l’abbandono di tale rete viaria potrebbe esser
è privo di acque superficiali. stata causa dell’inutilità e progressiva distruzio-
ne di tale fortificazione.
Alla conclusione di tutte le ricerche non in-
vasive, risultano a disposizione le seguenti infor- In conclusione, si possono formulare tre
mazioni, per la creazione di una ipotetica rico- ipotesi sull’origine e la datazione di Punjert. La
struzione grafica di Punjert e la stesura di alcune prima vede una datazione del sito intorno all’an-
ipotesi sulla sua datazione: analisi del terreno, no 1000, quando sul Carso i Weimar fecero co-
immagini Lidar, dati ottenuti con il georadar, struire una prima serie di castelletti e punti for-
studio comparato delle fortificazioni finora stu- tificati, da cui ne consegue che Punjert fosse già
diate in zona, risalenti al Medioevo. Si è proce- stato distrutto o abbandonato già prima del XIII
duto, usando come base il profilo del rilievo otte- secolo, quando fu costruito il castello di Vichim-
nuto per mezzo del Lidar, a tracciare uno primo berch. Data l’assenza di resti e tracce murarie in
schizzo della struttura fortificata. Al fine di im-
plementare l’attendibilità del rendering grafico, 11 Il prof. Sapač, considerata il probabile range nella datazione della strut-
tura (1000-1300) ha suggerito la probabile presenza sulla torre di un
tetto a spioventi, inizialmente pensata con tetto a terrazza.