Page 133 - Hrobat Virloget, Katja, Kavrečič, Petra, eds. (2015). Il paesaggio immateriale del Carso. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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tradizione dei segni scolpiti sui portali e sulle colonne in pietra del carso

nonno, mio padre, Ivan Svetina, la bisnonna Marija Ban e Ange- Immagine 33 (immagi-
la Bernetič). ne sulla prima di co-
pertina): Il portale
Il gallo (P`tjeln) dell'antica fattoria dei
Lačnovi a Lokev con
Il gallo (petelin) è l’unico fra gli animali che sia stato inciso sia sui una felce stilizzata.
portali che sulle porte d’ingresso delle case e su quelle dei cor- L'insieme delle foglie
tili. La gente onorava i galli perché con il loro canto annunciava- nel centro dell'archi-
no l'arrivo della luce che avrebbe allontanato le forze oscure va- trave forma il nume-
ganti durante la notte. Credevano che il gallo inciso le avrebbe ro 34.
scacciate da casa, quando di notte vagavano per i villaggi e si fer- Immagine 34: La ghir-
mavano davanti all'ingresso del cortile. Inoltre per la sua comba- landa di lino della
ttività, patrocinioe bel piumaggio, era considerato un simbolo del notte di San Giovan-
buon padrone. Non c'è pertanto niente di strano se questo seg- ni (Ivanovo) sul mo-
no dell'antica fede assieme al simbolo del sole, apparisse spesso numento funebre del
anche sulla cima dei campanili non solo del Carso ma anche in ge- Liletovi ha un impor-
nerale in Slovenia (Raccontato da: nonna Olga e Angela Bernetič) tante significato reli-
gioso legato all'antica
Felce religione. In basso a
destra c'è il segno di
Da quanto questa pianta fosse onorata era evidente che fosse Svetovid, su ogni lato
considerata come sacra. Credevano che allontanasse le malattie, ci sono due svari-
le forze maligne, gli incendi, i fulmini e portasse fortuna. Le fel- ce e sopra due trut-
ci venivano impiegate anche nelle pozioni magiche e negli abor- ne morce. Assieme
ti. Alla festa di San Giovanni (Ivanovo) le felci venivano composte ai quattro fiori chiu-
in mazzetti che erano legati alle finestre in modo da allontana- si di lino formano il
re streghe (štrige), demoni e altri esseri maligni della notte. Tal- numero 34. Tranne
volta venivano infilate sugli stipiti delle porte e sopra i focolari. che per le due trut-
Con un mazzetto di felce veniva spazzato il focolare il 23 dicemb- ne morce a cinque
re, prima dell'accensione del »ceppo santo« (čuopa). Come seg- petali, i restanti se-
no scolpito sui portali aveva un ruolo identico. Talvolta i rametti gni non hanno niente
di felce componevano il numero 34, perché le due cifre sommate in comune col nume-
davano il numero 7 che ha una forza magica contro il malocchio ro reale dei veri pe-
e portano fortuna. tali di lino. Il cerchio
della ghirlanda è an-
Lino che Dejbuh. Così mi
ha spiegato mia non-
Anche il lino era considerato una pianta sacra. La stoffa veniva na Olga Čok. Il mo-
impiegata per confezionare gli abiti e la pianta usata come medi- numento venne scol-
cina popolare e vernice. Quale ornamento sui portali è spesso pito nel 1911 dal mio
presente come fiore. I petali sono quattro, cinque o formano un bisnonno Čok Jože
bocciolo. Nella maggioranza dei casi è scolpito come mazzetto (II), che terminò nel-
con o senza il vaso. Talvolta circonda simboli cristiani da entram- lo stesso periodo il
bi i lati. Viene rappresentato come intercessione per il benessere cimitero.
(indumento di qualità), la salute (benessere) delle persone e degli
animali domestici e un buon raccolto per la fattoria. Anche nella

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