Page 136 - Hrobat Virloget, Katja, Kavrečič, Petra, eds. (2015). Il paesaggio immateriale del Carso. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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il paesaggio immateriale del carso

Immagine 38: Le colonne a forma di piramide. Erano pinnacoli chiamati (špičneki o
due pietre del špičniki). Queste pietre bianche naturali avevano una forma appun-
tita, erano di diverse grandezze e tenevano lontana la grandine.
broncio Dedec e Affinché rimanessero lucide e brillanti, venivano ogni tanto stro-
Baba a Prelože. finate o bruciate. Così si toglievano i licheni e la patina grigia. Nei
Immagine 39: Pietre luoghi dove non si trovavano queste pietre, prima del tempora-
profanate Dedec e le, in mezzo al cortile venivano posti rovesciati uno sgabello o un-
Baba a Gabrovica treppiede di legno per proteggersi dal fulmine.
presso Komen.
Immagine 40: Bab- Čujovnek, ćujenca (Kujovnik)
nek presso il tiglio
che 50 anni fa fu Sebbene non ricada fra i simboli tradizionali attuali, il čujovnek in-
colpito da un fulmi- dubbiamente un tempo faceva parte del patrimonio dell'uso della
ne che lo incendiò. pietra nei villaggi. Cito questo:
I paesani credette-
ro che il fatto fosse Due pietre a Prelože Dedec e Baba (il Vecchio
avvenuto perché e la Vecchia)
lì c'era veramente
un raduno di stre- Secondo il racconto della mia bisnonna Marija Ban – Friglova (1877–
ghe (štrije, štrige). 1967) e di Pepka Mljač – Bcljeva (1906–2005) di Prelože nell'antico
Immagine 41: Srej- luogo detto Ćujenca c'erano le due pietre. Là si sarebbero sedu-
nik restaurato in ti, durante un litigio, sulla pietra più grande l'uomo, e su quella più
modo approssima- piccola la donna. L'uomo sedeva in cima alla pietra, chiamata De-
tivo a Britof (cen- dec, le gambe le aveva su una mensola con la schiena lontano da
tro del villaggio) di sua moglie, ed era orientato verso ovest. La donna invece era se-
Lokev. Da una par- duta in basso, su una pietra con una mensola scolpita chiamata
te del vecchio srej- Baba avente più spazio, e orientata verso est. Seduti cosi' teneva-
nik sedeva anche no il broncio, finché non si riconciliavano. La donna si sarebbe vol-
mio nonno Jože tata lentamente verso il marito ma l'uomo si sarebbe ostinato a
(III) Čok – Liletov. non guardarla per un po'. Ma quando si sarebbero trovati uno di
Sulle altre inve- fronte all'altro, orientati verso sud, si sarebbero presi per mano e
ce sedevano : Jože sarebbero andati a casa. Quello che sarebbe seguito a breve non
Pavlovič – Brajd- è difficile da indovinare! Dalla vicina Francka Mljač – Bcljeva ho
nikov, Franc Stopar raccoltolo stessoracconto, ma, secondo lei con la ćujanje veniva
– Stoparjev, Jože dissimulato un secondo ruolo : queste due pietre avevano avuto
Frankovič – Miha- un tempo un rituale connesso col sole e la fertilità.
tov, Franc Goranc
– Gorancov, Anton Nessuno mi ha saputo mai dire da chi e quando fosse sta-
Stopar – Peckov, ta parzialmente scolpita questa pietra naturale con una fenditu-
Franc Mavec – Po- ra che la divide. Pare, che fosse li fin dai tempi antichi, in quanto
dgrjanov, tutti del non era stata rovinata, né venne posta in quel luogo dai prece-
»comune« di Bri- denti proprietari che abitavano nella casa degli Šćelanovi all'ini-
zio del XIX secolo. Non la misero nemmeno i nuovi proprietari,
tof. i vicini Bcljevi che, negli anni '80 del secolo scorso trasformaro-
no l'antica casa in fienile per il deposito di macchine agricole. Le
pietre (o una pietra) si trovavano nello stesso angolo della anti-

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