Page 16 - L’italiano in contesti plurilingui: incroci linguistico-culturali
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atori plenari
L’italiano in un orizzonte glocale
Fabio Finotti
Università di Trieste, Italia
L’intervento si propone di studiare il modo in cui l’italiano è utilizzato, pro-
dotto e inventato in contesti esterni alla penisola, là dove le funzioni deno-
tative e comunicative della parola contano meno di quelle valoriali e identi-
tarie. Dalla dimensione tradizionale dell’italianità il contributo si sposta così
alla dimensione polifonica e policentrica dell’italicità, mettendo in dubbio –
più in generale – il paradigma nazionale con cui continuiamo ad affrontare
le forme linguistiche, culturali, artistiche delle diverse civiltà nell’epoca della
globalizzazione.
Fabio Finotti è professore emerito della University of Pennsylvania, professore di
Letteratura italiana all’Università di Trieste, presidente internazionale dell’AISLLI
(Associazione Internazionale per gli Studi di Lingua e Letteratura Italiana) – UNE-
SCO. I suoi studi si concentrano sulla multidiscorsività che caratterizza la storia
letteraria italiana (Retorica della diffrazione: Bembo, Aretino, Giulio Romano
e Tasso, 2004) e sul carattere polifonico dell’identità italiana (Italia: L’invenzione
della patria, 2016).
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L’italiano in un orizzonte glocale
Fabio Finotti
Università di Trieste, Italia
L’intervento si propone di studiare il modo in cui l’italiano è utilizzato, pro-
dotto e inventato in contesti esterni alla penisola, là dove le funzioni deno-
tative e comunicative della parola contano meno di quelle valoriali e identi-
tarie. Dalla dimensione tradizionale dell’italianità il contributo si sposta così
alla dimensione polifonica e policentrica dell’italicità, mettendo in dubbio –
più in generale – il paradigma nazionale con cui continuiamo ad affrontare
le forme linguistiche, culturali, artistiche delle diverse civiltà nell’epoca della
globalizzazione.
Fabio Finotti è professore emerito della University of Pennsylvania, professore di
Letteratura italiana all’Università di Trieste, presidente internazionale dell’AISLLI
(Associazione Internazionale per gli Studi di Lingua e Letteratura Italiana) – UNE-
SCO. I suoi studi si concentrano sulla multidiscorsività che caratterizza la storia
letteraria italiana (Retorica della diffrazione: Bembo, Aretino, Giulio Romano
e Tasso, 2004) e sul carattere polifonico dell’identità italiana (Italia: L’invenzione
della patria, 2016).
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