Page 11 - Lazar, Irena, Aleksander Panjek in Jonatan Vinkler. Ur. 2020. Mikro in makro. Pristopi in prispevki k humanističnim vedam ob dvajsetletnici UP Fakultete za humanistične študije, 2. knjiga. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
P. 11
r Paolo Vergerio il Vecchio
e la pedagogia umanistica
Jadranka Cergol
UP FHŠ, Dipartimento di italianistica e Istituto per gli studi interculturali
jadranka.cergol@fhs.upr.si
Introduzione
L’età dell’Umanesimo e del Rinascimento ha portato prima in Italia e poi
in tutto il vecchio continente importanti cambiamenti che hanno note-
volmente influito sullo sviluppo della Weltanschauung europea. In que-
sto contesto la zona dell’Istria settentrionale, storicamente legata all’area
culturale dell’Italia nord-orientale, soprattutto con le città di Venezia e
Padova, è stata uno dei centri di diffusione delle idee umanistiche, il che è
comprovato da numerose ricerche e studi. “Capodistria era al centro di in-
tensi scambi con i territori contermini. La futura capitale dell’Istria veneta
annoverava una popolazione che si aggirava sui 6-7000 abitanti e proprio
in quella cornice si sarebbe sviluppata una cultura umanistica e rinasci-
mentale che non aveva uguali nella penisola.” (Zudič Antonič 2014, 47).
Nell’epoca umanistica, che pone al centro del suo interesse l’uomo, assu-
me un ruolo molto rilevante il dibattito sull’educazione del futuro signo-
re della città, il che viene comprovato da un’importante proliferazione di
trattati pedagogici scritti nella prima metà del Quattrocento. Il primato as-
soluto del primo trattato pedagogico nell’Umanesimo è detenuto da Pier
Paolo Vergerio il Vecchio che scrisse il suo De ingenuis moribus et libera-
libus adulescentiae studiis tra il 1400 e il 1402, e aveva accennato allo stes-
so tema in una forma diversa ancora prima con la composizione della pri-
ma commedia umanistica Paulus, ad iuvenum mores corrigendos, scritta
all’età di vent’anni, intorno al 1390.
doi: https://doi.org/10.26493/978-961-293-049-3.387-401 387
e la pedagogia umanistica
Jadranka Cergol
UP FHŠ, Dipartimento di italianistica e Istituto per gli studi interculturali
jadranka.cergol@fhs.upr.si
Introduzione
L’età dell’Umanesimo e del Rinascimento ha portato prima in Italia e poi
in tutto il vecchio continente importanti cambiamenti che hanno note-
volmente influito sullo sviluppo della Weltanschauung europea. In que-
sto contesto la zona dell’Istria settentrionale, storicamente legata all’area
culturale dell’Italia nord-orientale, soprattutto con le città di Venezia e
Padova, è stata uno dei centri di diffusione delle idee umanistiche, il che è
comprovato da numerose ricerche e studi. “Capodistria era al centro di in-
tensi scambi con i territori contermini. La futura capitale dell’Istria veneta
annoverava una popolazione che si aggirava sui 6-7000 abitanti e proprio
in quella cornice si sarebbe sviluppata una cultura umanistica e rinasci-
mentale che non aveva uguali nella penisola.” (Zudič Antonič 2014, 47).
Nell’epoca umanistica, che pone al centro del suo interesse l’uomo, assu-
me un ruolo molto rilevante il dibattito sull’educazione del futuro signo-
re della città, il che viene comprovato da un’importante proliferazione di
trattati pedagogici scritti nella prima metà del Quattrocento. Il primato as-
soluto del primo trattato pedagogico nell’Umanesimo è detenuto da Pier
Paolo Vergerio il Vecchio che scrisse il suo De ingenuis moribus et libera-
libus adulescentiae studiis tra il 1400 e il 1402, e aveva accennato allo stes-
so tema in una forma diversa ancora prima con la composizione della pri-
ma commedia umanistica Paulus, ad iuvenum mores corrigendos, scritta
all’età di vent’anni, intorno al 1390.
doi: https://doi.org/10.26493/978-961-293-049-3.387-401 387