Page 15 - Lazar, Irena, Aleksander Panjek in Jonatan Vinkler. Ur. 2020. Mikro in makro. Pristopi in prispevki k humanističnim vedam ob dvajsetletnici UP Fakultete za humanistične študije, 2. knjiga. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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pier paolo vergerio il vecchio e la pedagogia umanistica

ni comprovano l’interesse degli studiosi umanisti nei confronti del tema
dell’educazione.

2. La commedia Paulus, ad iuvenum mores corrigendos

È considerata la prima commedia umanistica, scritta dal Vergerio tra il 1388
e il 1390 a Bologna, durante i suoi studi. La data non è del tutto certa, ma
le fonti concordano sul fatto che si tratti di un’opera giovanile, come esau-
rientemente provato da Katchmer (1995). Sebbene rimanga ancora poco co-
nosciuta e analizzata, soprattutto a causa della sua incompiutezza, è già
possibile riscontrare in essa i primi interessi del Vergerio in campo educati-
vo, infatti la commedia tratta il tema dell’educazione e delle minacce che la
vita stravagante e la cattiva compagnia rappresentano per uno studente che
vuole perseguire le arti liberali. Dato che l’opera teatrale è il primo esem-
pio di commedia umanistica, combina elementi della commedia romana
e quella contemporanea. Si tratta di un genere che mette in scena elemen-
ti di drammaticità classica, tipici soprattutto del teatro latino di Terenzio,
e quelli medievali sorti durante il periodo di transizione tra teatro medie-
vale e rinascimentale. Agli scopi della nostra ricerca il Paulus risulta essere
interessante soprattutto per alcuni, anche se rari, spunti di indicazioni pe-
dagogiche che saranno poi ripresi in maniera più esaustiva nel trattato, ste-
so più di dieci anni dopo.

Il primo accenno all’educazione moralizzante è presente già nel
Prologo, che vede un chiaro influsso del commediografo latino Terenzio:
“Nemica ai buoni studi è l’agiatezza; / nulla è sì grave che non possa farsi
/ sol che di farlo ormai talun decida; / L’odierna gioventù si fiacca ignora /
quanto sudore ogni ricchezza costi / e i vecchi non si degna di ascoltare.” I
versi si riferiscono alla mancanza di dedizione da parte dei giovani studenti
che preferiscono godere dei piaceri della vita, invece di usufruire delle pos-
sibilità di studio: lo stesso tema dell’’agiatezza’ verrà più tardi ripreso nel
De ingenuis moribus et liberalibus adulescentiae studiis, nel quale Vergerio
esprime chiaramente la sua propensione a questa virtù che viene considera-
ta tra le più importanti. Nella commedia invece l’interesse principale viene
dato alle usanze amorali dei giovani che però devono essere corrette come
suggerito dal sottotitolo dell’opera: ad iuvenum mores corrigendos e di nuo-
vo ribadito nel prologo con il verso: “mores novos ratione corrigit veteri”.
È possibile leggere questi versi anche in chiave autobiografica collegando
questo passo con la 15° lettera (Smith 1969, 45), nella quale il Vergerio si la-
mentava di essere stato durante i primi anni del suo studio “ozioso, inutile,

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