Page 374 - Vinkler, Jonatan, in Jernej Weiss. ur. 2014. Musica et Artes: ob osemdesetletnici Primoža Kureta. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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musica et artes
kleinste Details der Texte einfühlender und mit diesen gleichsam »mitleben-
der« Rezitator Hugo Wolf war. Die vorliegende Untersuchung, die Wolfs er-
sten großen Liederband in den Blick nimmt, zeigt nun, wie genau sich der
Komponist einerseits bemühte, Eduard Mörikes Gedichte metrisch im Sinne
des Dichters zu vertonen, in welch hohem Maße er sich aber darüber hinaus
die Freiheit nahm, Betonungen, die er aus inhaltlichen Gründen für wichtig
hielt, zusätzlich oder sogar anders zu gestalten. Und dies geschah besonders
häufig durch Synkopen, die das Metrum zwar meist unterstützen, es biswei-
len aber auch in speziell persönlicher Weise gewichten, und dies oft im Ver-
ein mit Silbendehnungen, die Schlüsselworte zusätzlich hervorheben. Von
besonderem Interesse ist hier auch, daß Wolf bei Gedichten mit unregelmä-
ßiger Deklamation bisweilen (zumindest partiell) das Grundmetrum bei-
zubehalten trachtet und die Unregelmäßigkeiten lediglich durch Synkopen
oder Dehnungen im Groß-Rahmen des Metrums wiedergibt. Insgesamt je-
denfalls erscheint jedes rhythmische Detail der Melodik in Hugo Wolfs Lie-
dern »sprachgezeugt«, worauf ja auch der Komponist selbst immer wieder
hinwies.
Luisa Antoni
Trieste, dalla convivenza pacifica all’intolleranza razziale
Nell’articolo l’autrice scrive di Trieste e della sua storia musicale nel perio-
do tra la fine del XIX° secolo e l’avvento del Fascismo. La ricerca mostra
uno spaccato molto interessante di una città in cui hanno convissuto i grup-
pi etnici (slavo, romanzo e austrotedesco) che hanno fatto la storia europea.
A Trieste si è formato un intreccio unico nella vita cittadina, in cui tutti e tre
i gruppi - presenti come autoctoni (caso unico nell’impero austroungarico) -
proponevano le proprie eccellenze musicali. Sino alla Prima Guerra Mondiale
la vita musicale della città era ricca di manifestazioni organizzate dalle diver-
se associazioni in competizione tra di loro. Nell’articolo si leggono nomi im-
portanti da Julius Heller, Julius Kugy, Italo Svevo, James Joyce, Emil Adamič,
Mirko Polić, sino a Cesare Barison e Avgusto Jankovič; tutte personalità cul-
turali di diverse etnie che hanno collaborato a formare l’humus multicultu-
rale di Trieste. Questi interecci e questa ricchezza di vedute si è interrotta con
l’avvento del Fascismo che ha forzatamente costretto la città in un’unica cul-
tura monolinguistica. I Kuret hanno vissuto in questa città sino al 1916, quan-
do hanno dovuto trasferirsi a causa delle pressioni sui non-italofoni e a causa
della guerra. Niko Kuret, il padre di Primož, ha sino ai 10 anni ha avuto espe-
rienza della città europea all’epoca più liberale e culturalmente vivace. Dopo

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