Page 98 - Hrobat Virloget, Katja, Kavrečič, Petra, eds. (2015). Il paesaggio immateriale del Carso. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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il paesaggio immateriale del carso

tok, Vrhule sopra Brezovica e Journga Laza. Nella tradizione popolare i primi tre siti sono
connessi col castello Završnik a Podgrad presso Vreme, come postazioni difensive e di
osservazione. Ho localizzato questi tre luoghi nel paesaggio, sebbene durante il contro-
llo sul terreno non ho trovato mucchi di pietre. Qui si pone la domanda perché in tutti
questi luoghi non siano visibili rovine di pietra, che sono una delle principali caratteristi-
che della tradizione dei castelli.

Una delle interpretazioni è la possibile collocazione imprecisa del sito nella tradi-
zione popolare, che rende possibile il suo collegamento con mucchi di pietre vicini. Per
l’ubicazione della ajdoušna a Boršt è possibile che questo sia il tumulo Ajdovski gradec a
Zavrhek , infatti secondo il racconto di un abitante locale, un tempo l’intero pendio si
chiamava Boršt (Hobič, 2013, 179). L’assenza di un cumulo di pietre a Vrhule si può colle-
gare con il cumulo di pietre sul vicino Križendrev.

La seconda possibilità, che mi pare molto più attendibile, è l’esistenza di queste aj-
doušne nei luoghi menzionati, senza eccessivi spostamenti. Soprattutto perché la tradizio-
ne popolare è stata formata da parte della popolazione locale che vive nella zona e che
è da loro molto ben conosciuta. Da questo punto di vista è possibile l’esistenza in tutte
e tre le località di alcune posizioni che non sono collegate con i cumuli pietrosi esisten-
ti. È possibile che si trattasse di torrette lignee (forse di una semplice palizzata di legno),
che non hanno lasciato nessuna traccia evidente sulla superficie. Pertanto in questo caso
è molto interessante la conservazione della tradizione degli ajdi, che non è connessa con
alcuna struttura maggiore nel paesaggio.

Come è già stato scritto nel capitolo sui villaggi, questo territorio fu densamente
popolato dagli antichi abitantii nel primo medioevo. Da questa tradizione sulle ajdoušne si
può concludere che queste località erano controllate dagli abitanti autoctoni e che la po-
sizione fortificata a Podgrad è la predecessora del fortilizio medioevale di Završnik, an-
che questo di origine autoctona.

Nella tesi di laurea ho accennato l’esistenza del non conosciuto Journga Laz. Le ubi-
cazioni precise di questo toponimo non le ho trovate ma ho proposto una possibile so-
luzione con la località di Vrhule (Hobič, 2013, 306). Rileggendo la tradizione popolare ho
accertato che non avevo considerato elementi chiave, come la dimora del conte, che vi-
veva nel castello di ajdi (ajdovski grad). Riguardo la dimora della persona (o dello stra-
to sociale) che dispone della terra, suppongo che si trattasse di ubicazione centrale, che
dominava lo spazio circostante. La prima possibilità è Ajdovščina sopra Rodik (Pleterski,
2005, 143), la seconda è Podgrad pri Vremah e la terza a Vrhule. Ajdovščina è la meno
attendibile, dato che la denominazione di una località così marcata con un altro nome è
molto poco probabile. La possibilità di un sito del castello di ajdi (ajdovski grad) a Pod-
grad presso Vreme traspare dal fatto che già ai tempi »degli ajdi« si trovava un castello.
Qui possiamo notare anche il trasferimento della »sede amministrativa« di Ajdovščina,
nel periodo del trasferimento della popolazione in valle (Rodik, Slope) (Pleterski, 2005,
144). Proponendo le risposte vorrei sottolineare che la risposta si trova certamente sul
terreno, fra gli abitanti.

Strutture mitiche del paesaggio

Nell’ambito della tesi di laurea ho cercato di ricostruire qualche struttura mitica del pa-
esaggio. Mi sono concentrato soprattutto sulla scoperta di strutture, la cui caratteristica

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