Page 26 - Studia Universitatis Hereditati, vol 8(2) (2020)
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dia universitatis hereditati, letnik 8 (2020), številka 2 261° gennaio 2017, poco meno dello 0,46%10 del to-Una seconda forse troppo semplicistica con-
tale dei residenti.11 Sarebbe dunque azzardato e siderazione sulla presenza dell’italiano nel pae-
hereditatiscorretto ipotizzare correlazioni tra presenza di saggio linguistico pubblico va, nei casi presi in
italiani e presenza di italiano, come è invece pos- considerazione, confutata: che vi sia cioè una
sibile nei casi sopra menzionati. Il ricorso all’ita- chiara correlazione tra visibilità dell’italiano
liano nella scrittura esposta delle due città è dun- nella scrittura esposta e presenza di attività le-
que piuttosto testimonianza tangibile di quella gate all’ambito dell’ethnic business italiano – in
“grandissima attrattività della lingua italiana nel particolare nel settore della gastronomia –, come
mondo” (Pizzoli 2019, 152),12 che fa sì che l’ita- invece rilevato da Schmitz (2017) nella sua ana-
liano, su scala mondiale, occupi “la seconda po- lisi della situazione in una città del bacino della
sizione dopo l’inglese nelle insegne commercia- Ruhr in Germania. Che laddove vi siano locali
li”13 (Pizzoli 2019, 153) e che, nel caso in analisi, che offrono cucina italiana vi sia anche una forte
sia presente anche in altre forme di scritturalità presenza di italiano nel linguistic landscape è in-
pubblica rilevate nei linguistic landscapes. Si trat- negabile; tuttavia, da una parte l’italiano è pre-
ta di quelle che Ben-Rafael et al. (2006), sulla sente anche nella gastronomia non prettamente
scorta di quelle che il sociologo francese Boudon italiana (cf. infra),14 dall’altra i settori in cui l’i-
(1984 e 2003) aveva chiamato “bonnes raisons”, taliano è rappresentato sono, come già accenna-
definiscono “good reasons”, cioè “the interests of to, ben più ampi.
LL actors vis-à-vis the public – i.e. the attractive-
ness and expected influence of signs on eventual L’interesse per l’italiano in Austria
clients” (Ben-Rafael et al. 2006, 10) – in que- Un ultimo, importante aspetto, va considerato
sto caso, l’italiano viene utilizzato quando esso in queste considerazioni sull’italiano in Austria:
è “closely related to [its] capacity to attract sen- il suo ruolo nel mondo dell’istruzione e dell’in-
se-building mechanisms associated with positive segnamento. Il rapporto MAECI 2018 sull’ita-
values” (Bagna e Machetti 2012, 222), per evocare liano nel mondo, pur registrando un calo di circa
immagini che rimandano da una parte a dimen- 6.500 unità rispetto al 2016, indica in poco meno
sioni “di gusto e di buon gusto, di piacevolez- di 82.000 il numero di frequentanti corsi di ita-
za, di bellezza, di stare insieme” (Vedovelli 2019, liano in Austria, di cui oltre 56.000 scolari, ol-
187; cf. anche Vedovelli 2005, 600, Casini 2018), tre 4.000 studenti universitari e oltre 17.000 per-
su cui si tornerà anche più avanti), ma anche al- sone che seguono altre tipologie di corsi, come
tri richiami culturali, più legati ad ambiti speci- quelli delle università popolari o della Società
fici – sub- e controculture, per esempio, come si Dante Alighieri. L’italiano si posiziona così
vedrà infra – in cui il modello italiano è comun- come una delle lingue straniere maggiormente
que preso a riferimento. studiate in Austria – e questo in tutte le tipolo-
gie e i gradi di scuole. In Stiria e Carinzia, le due
10 In numeri assoluti si trattava di 1.396 residenti, cui vanno aggiunti 691 regioni in cui si trovano le città indagate, l’italia-
domiciliati (cf. Bevölkerungsstatistik Graz 2017, 28). no è una lingua scelta con frequenza anche mag-
giore a quella del resto dell’Austria, costituendo,
11 Franceschini (2004, 262-263) vede come condizione necessaria perché dopo l’inglese, la lingua maggiormente studia-
possa instaurarsi un processo di “adozione linguistica”, cioè “quei pro- ta.15 Purtuttavia tali dati non sono sufficienti a
cessi nel corso dei quali elementi sentiti come allogeni vengono inte-
grati e assimilati nel comportamento della popolazione indigena” (ne- 14 Non ci si riferisce qui a prestiti (più o meno) acclimatatati atti a desi-
gli usi linguistici orali), la presenza di una “massa critica” che indica in gnare realia legati all’Italia, come sarebbero per esempio mozzarella o
circa il 15% della popolazione totale. Nel caso austriaco le percentuali ricotta, rigatoni e simili, in testi altrimenti chiaramente tedeschi. Questi
sono ben lontane da tale massa. non sono oggetto della presente analisi (al riguardo si veda tra gli altri
Casini e Siebetcheu 2014).
12 Interessante, a questo riguardo, lo studio percettivo sulla presenza
dell’italiano (e di altre lingue) nel linguistic landscape e gli atteggiamen- 15 Anche se, in alcuni casi e in alcune tipologie scolastiche, essa segue lo
ti nei confronti di questo in quattro città del bacino della Ruhr in Ger- spagnolo o il francese.
mania (Ziegler, Schmitz e Uslucan 2018).
13 Il che è segno di una commodification della lingua italiana, utilizzata
come una sorta di bene di consumo (cf., con ben altri risvolti, l’anali-
si dell’uso del cinese a Washington in Leeman e Modan 2009).
tale dei residenti.11 Sarebbe dunque azzardato e siderazione sulla presenza dell’italiano nel pae-
hereditatiscorretto ipotizzare correlazioni tra presenza di saggio linguistico pubblico va, nei casi presi in
italiani e presenza di italiano, come è invece pos- considerazione, confutata: che vi sia cioè una
sibile nei casi sopra menzionati. Il ricorso all’ita- chiara correlazione tra visibilità dell’italiano
liano nella scrittura esposta delle due città è dun- nella scrittura esposta e presenza di attività le-
que piuttosto testimonianza tangibile di quella gate all’ambito dell’ethnic business italiano – in
“grandissima attrattività della lingua italiana nel particolare nel settore della gastronomia –, come
mondo” (Pizzoli 2019, 152),12 che fa sì che l’ita- invece rilevato da Schmitz (2017) nella sua ana-
liano, su scala mondiale, occupi “la seconda po- lisi della situazione in una città del bacino della
sizione dopo l’inglese nelle insegne commercia- Ruhr in Germania. Che laddove vi siano locali
li”13 (Pizzoli 2019, 153) e che, nel caso in analisi, che offrono cucina italiana vi sia anche una forte
sia presente anche in altre forme di scritturalità presenza di italiano nel linguistic landscape è in-
pubblica rilevate nei linguistic landscapes. Si trat- negabile; tuttavia, da una parte l’italiano è pre-
ta di quelle che Ben-Rafael et al. (2006), sulla sente anche nella gastronomia non prettamente
scorta di quelle che il sociologo francese Boudon italiana (cf. infra),14 dall’altra i settori in cui l’i-
(1984 e 2003) aveva chiamato “bonnes raisons”, taliano è rappresentato sono, come già accenna-
definiscono “good reasons”, cioè “the interests of to, ben più ampi.
LL actors vis-à-vis the public – i.e. the attractive-
ness and expected influence of signs on eventual L’interesse per l’italiano in Austria
clients” (Ben-Rafael et al. 2006, 10) – in que- Un ultimo, importante aspetto, va considerato
sto caso, l’italiano viene utilizzato quando esso in queste considerazioni sull’italiano in Austria:
è “closely related to [its] capacity to attract sen- il suo ruolo nel mondo dell’istruzione e dell’in-
se-building mechanisms associated with positive segnamento. Il rapporto MAECI 2018 sull’ita-
values” (Bagna e Machetti 2012, 222), per evocare liano nel mondo, pur registrando un calo di circa
immagini che rimandano da una parte a dimen- 6.500 unità rispetto al 2016, indica in poco meno
sioni “di gusto e di buon gusto, di piacevolez- di 82.000 il numero di frequentanti corsi di ita-
za, di bellezza, di stare insieme” (Vedovelli 2019, liano in Austria, di cui oltre 56.000 scolari, ol-
187; cf. anche Vedovelli 2005, 600, Casini 2018), tre 4.000 studenti universitari e oltre 17.000 per-
su cui si tornerà anche più avanti), ma anche al- sone che seguono altre tipologie di corsi, come
tri richiami culturali, più legati ad ambiti speci- quelli delle università popolari o della Società
fici – sub- e controculture, per esempio, come si Dante Alighieri. L’italiano si posiziona così
vedrà infra – in cui il modello italiano è comun- come una delle lingue straniere maggiormente
que preso a riferimento. studiate in Austria – e questo in tutte le tipolo-
gie e i gradi di scuole. In Stiria e Carinzia, le due
10 In numeri assoluti si trattava di 1.396 residenti, cui vanno aggiunti 691 regioni in cui si trovano le città indagate, l’italia-
domiciliati (cf. Bevölkerungsstatistik Graz 2017, 28). no è una lingua scelta con frequenza anche mag-
giore a quella del resto dell’Austria, costituendo,
11 Franceschini (2004, 262-263) vede come condizione necessaria perché dopo l’inglese, la lingua maggiormente studia-
possa instaurarsi un processo di “adozione linguistica”, cioè “quei pro- ta.15 Purtuttavia tali dati non sono sufficienti a
cessi nel corso dei quali elementi sentiti come allogeni vengono inte-
grati e assimilati nel comportamento della popolazione indigena” (ne- 14 Non ci si riferisce qui a prestiti (più o meno) acclimatatati atti a desi-
gli usi linguistici orali), la presenza di una “massa critica” che indica in gnare realia legati all’Italia, come sarebbero per esempio mozzarella o
circa il 15% della popolazione totale. Nel caso austriaco le percentuali ricotta, rigatoni e simili, in testi altrimenti chiaramente tedeschi. Questi
sono ben lontane da tale massa. non sono oggetto della presente analisi (al riguardo si veda tra gli altri
Casini e Siebetcheu 2014).
12 Interessante, a questo riguardo, lo studio percettivo sulla presenza
dell’italiano (e di altre lingue) nel linguistic landscape e gli atteggiamen- 15 Anche se, in alcuni casi e in alcune tipologie scolastiche, essa segue lo
ti nei confronti di questo in quattro città del bacino della Ruhr in Ger- spagnolo o il francese.
mania (Ziegler, Schmitz e Uslucan 2018).
13 Il che è segno di una commodification della lingua italiana, utilizzata
come una sorta di bene di consumo (cf., con ben altri risvolti, l’anali-
si dell’uso del cinese a Washington in Leeman e Modan 2009).