Page 55 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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sero l’accento sulla demarcazione dei confini, per cui il muro in pietra del Carso divenne
sempre più un segno di confine.

Fin qui non abbiamo però ancora trattato una funzione piuttosto diffusa, se non
generalizzata, e comunque fondamentale dei muri nell’agricoltura del Carso: la conser-
vazione e la protezione della terra coltivata dalle condizioni ambientali e dagli influssi
metereologici, in molti casi addirittura la sua stessa creazione. In breve, questi muri ren-
devano possibile la stessa esistenza delle superfici coltivate, come già ci hanno efficace-
mente rappresentato gli omini d’ogni parte del Carso, a Duino sulla costa, a Opatje selo
sopra il lago di Doberdò, nella fertile Tomaj come a Štorje, villaggio situato più in altura.
Ovunque si rendevano necessari muri di sostegno e di contegno che trattenevano la ter-
ra all’interno del loro perimetro, non soltanto nel caso in cui facevano parte di terrazza-
menti, ma anche dove le superfici coltivate venivano sistemate ex novo, apportando ar-
tificialmente della terra sul suolo roccioso. Tali muri proteggevano la terra soprattutto
dal dilavamento in caso di forti piogge, mitigando al contempo l’azione erosiva del vento
di bora al suolo. Per contro, i muri in pietra a secco attorno alle doline lavorate costitui-
vano dei muri di contegno che agivano verso l’esterno, nel senso che impedivano il crol-
lo dei margini superiori e il conseguente riversamento di materiale pietroso sulle colture
in fondo alla dolina. Dato che le diverse forme d’uso del suolo richiedevano anche un di-
verso grado d’intensità dei lavori di sistemazione e manutenzione, nei punti in cui super-
fici con diversa destinazione colturale confinavano l’una con l’altra, i muri avevano anche
la funzione di barriera tra di essi.

Il medesimo muro poteva evidentemente svolgere più funzioni contemporanea-
mente, questo era anzi un caso diffuso, se non la regola, per cui i muri in Carso erano
effettivamente multifunzionali. Le funzioni erano diverse, alcune avevano un carattere
eminentemente pratico, legato alla sistemazione e alla stabilità della terra coltivata o alla
protezione delle colture. Tuttavia il muro poteva svolgere efficacemente la funzione di
barriera contro gli animali, in particolare i bovini, solo se era sufficientemente alto, men-
tre nei confronti del bestiame minuto, che costituiva la grande maggioranza degli animali
al pascolo, non poteva essere sempre sufficiente. Anche per questo è piuttosto evidente
che i muri costituivano al contempo un segnale che recava un messaggio indirizzato alle
persone: aveva il suo significato per il vicino nel villaggio, per la comunità rurale, per gli
appartenenti alle comunità vicine e non da ultimo per i pastori della propria o di altre co-
munità che conducevano e governavano il bestiame al pascolo, per non menzionare i pas-
santi più o meno occasionali. Le differenti funzioni dei muri a secco nel paesaggio agrario
del Carso possono quindi essere distinte tra pratiche, come nel caso della creazione e
mantenimento delle superfici coltivate, della loro difesa dal bestiame e della separazione
tra diverse colture e modi di coltivazione, e funzioni sociali ovvero culturali, quali la sud-
divisione tra colto e incolto, la distinzione tra individuale e collettivo, la demarcazione del
possesso (individuale o collettivo) e la regolazione dell’accesso alla risorsa. A ben vede-
re, alla luce di quanto si è esposto, nell’individuare le differenti funzioni e la loro rispettiva
importanza nei singoli casi è necessario tenere conto di più fattori: del luogo in cui i muri
si trovano e della destinazione colturale dello spazio racchiuso e di quello circostante,
della loro diversa dimensione e struttura e, non da ultimo, dell’epoca in cui furono eretti.

Costituiscono un elemento caratteristico del paesaggio culturale del Carso anche
le dimore e i ripari temporanei, strettamente legati alle attività agricole e pastorali del

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