Page 47 - Hrobat Virloget, Katja, Kavrečič, Petra, eds. (2015). Il paesaggio immateriale del Carso. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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combattenti notturni: eresie contadine e stregonerie in slovenia e friuli

Ha accertato che i punti di vista dei giudici in questo periodo cambiarono dal dogmati-
smo allo scetticismo, il che era riconoscibile anche nella stessa conduzione dei processi.
Sulla veridicità delle dichiarazioni degli accusati, d’altro lato influiva la minaccia della tor-
tura e della prigione, se non soddisfavano le attese della commissione giudicatrice. Per-
tanto le dichiarazioni degli inquisiti non potevano esser del tutto autonome e spontanee.

Queste contaminazioni processuali in Slovenia avrebbe potuto contenere elemen-
ti tradizionali del Kresnik, di re Matjaž, del santo graal, di Pegam e Lambergar, visibili anche
nei libri di Kolomon (Kolomonove bukve), nelle leggende eziologiche, ballate popolari, fon-
dantesi sui vangeli apocrifi e ancora qualcos’altro. Sarebbe necessario qualche altro lavo-
ro di ricerca, di modo da comprendere e chiarire meglio i processi.

Nonostante le polemiche critiche di singoli storici nei confronti dei libri di Ginzburg,
e relative all’interpretazione delle fonti, i verbali d’archivio su Menocchio sono un fatto
che non è possibile ignorare e necessita solo più commenti e spiegazioni. La mia inter-
pretazione non si è indirizzata in tutte le direzioni che sono state suggerite da diversi altri
critici, ma si basa specialmente sulle affinità regionali e forse interculturali dei benandan-
ti friulani e dei kresniki e vedomci sloveni. È vero che in questo confronto parziale si na-
scondono »possibilità di un metodo interpretativo che si basa su [...] dati marginali. In tal
modo proprio i dettagli che consideriamo abitualmente come non importanti o del tut-
to banali‚’comuni’, rendono possibile l’accesso alle creazioni più sublimi dell’animo uma-
no« (Ginzburg, 1998, 62).

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