Page 51 - Hrobat Virloget, Katja, Kavrečič, Petra, eds. (2015). Il paesaggio immateriale del Carso. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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be e racconti di Dutovlje e dintorni
nell’annotazione di Lovro Žvab

Monika Kropej Telban

Lovro Žvab e la sua opera di conservazione
del patrimonio letterario

Nel fondo di Karel Štrekelj si sono conservati fino a oggi quattro quaderni mano-
scritti dello Sloveno goriziano, letterato e pubblicista Lovro Žvab, nei quali ha
raccolto numerosi canti, fiabe, racconti, superstizioni, proverbi e detti.1 Il mate-
riale venne raccolto sul Carso, a Dutovlje, Tupelče e nei dintorni in due diversi periodi,
nel 1874, quando riempì i primi tre quaderni, e poi nel 1882, quando raccolse il materia-
le per il quarto quaderno.

Lovro Žvab, familiarmente Roštov, nacque a Dutovlje il 9 agosto del 1852, quarto di
otto figli di Mihael e Marjana (nata Vrabec) Žvab.

I genitori erano agricoltori, ma gestivano anche la trattoria Pri Roštovih, come era
chiamata dai loro compaesani. La trattoria aveva una tradizione lunga, infatti la fattoria
Roštov si trovava nel nucleo antico del paese – Na placu – presso la chiesa di San Giorgio.

Grazie ai suoi successi scolastici, Lovro nel 1865 venne iscritto al ginnasio di Gorizia,
dove fra i suoi compagni di scuola c’era anche Simon Rutar (Vogrič, 2012, 11).2 Dopo qual-
che anno Žvab si iscrisse ad un altro istituto, al liceo scientifico di Gorizia, dove negli anni
1869, 1870 e 1871 frequentò la terza, la quarta e la quinta classe. Assieme ad Anton Stok,
figlio del sindaco di Dutovlje, passò, probabilmente nel 1872, al liceo scientifico di Trieste,
dove tuttavia non terminò gli studi. A Trieste trovò impiego come apprendista nell’ufficio
delle imposte (Vogrič, 2012, 12). Già da liceale Lovro Žvab era stato socialmente attivo, si
era impegnato per fondare una sala ovvero un circolo di lettura a Dutovlje e si interessa-
va pure degli avvenimenti politici.3

1 I quaderni manoscritti sono conservati al Glasbenonarodopisni inštitut Slovenske akademije znanosti in
umetnosti (ZRC SAZU) a Ljubljana (ŠZ IV, 174); le copie invece Inštitut za slovensko narodopisje ZRC
SAZU (ŠZ 7/213–216).

2 Il ginnasio goriziano svolse un ruolo importante nella presa di coscienza nazionale degli Sloveni nel Gori-
ziano. È stato frequentato da parecchi importanti Sloveni della Primorska (Litorale), tra cui, oltre a Ru-
tar, anche Simon Gregorčič, Josip Tonkli, Anton Mahnič, Karel Štrekelj e Frančišek Sedej.

3 Politicamente era influenzato dall'avvocato Karel Lavrič, uno dei principali leader del movimento dei gi-
ovani Sloveni dell’epoca e artefice del movimento per le čitalnice (societa culturali e nazionali per la pro-
mozione della lettura).

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