Page 117 - Luka Juri, Autopoiesi di sistemi-regione. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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5.3 Scenari futuri per l’Istria slovena 117

l’aumento del peso geoeconomico. Se il tasso attuale di immigrazio-
ne interna dalle altre regioni della Slovenia dovesse infatti significa-
re un aumento di una struttura della popolazione che non significa
anche aumento della ricchezza pro-capite, i risultati potrebbero esse-
re persino contrari. Se infatti la proprietà dei maggiori soggetti eco-
nomici dell’area dovesse rimanere in mano a soggetti esterni alla re-
gione, quest’ultima non acquisterebbe peso geopolitico, ma potrebbe
persino perderlo.

Uno scenario simile è prevedibile per il porto di Capodistria. Attual-
mente infatti la società che controlla il porto, Luka Koper d.o.o., paga
al comune di Capodistria (ed indirettamente quindi il sistema-regione
dell’Istria slovena) una tassa per l’utilizzo del terreno edificabile del
valore di oltre 4 milioni di euro annui. In futuro tale contributo ver-
rà sostituito dalla tassa sugli immobili, che verrà però pienamente ri-
scossa dallo stato, che poi provvederà a redistribuire tale somma. Ciò
significa una perdita del peso geoeconomico regionale, il che contri-
buisce ad avvalorare la tesi della dominazione e dell’assoggettamento
della regione al controllo del centro economico e politico del Paese,
cioè Lubiana.

Integrazione

Il terzo scenario, forse quello più interessante ma al contempo diffi-
cilmente realizzabile, è quello dell’integrazione in un sistema-regione
più ampio, meglio identificabile come euro-regione, che comprende-
rebbe il Friuli Venezia Giulia in Italia, l’Istria slovena, il Carso e forse
pure il Goriziano in Slovenia ed in un momento successivo pure parte
dell’Istria croata.

Tale scenario è reso possibile dalle prospettive d’integrazione offer-
te dall’Unione europea e considera possibile che le dinamiche eco-
nomiche tra le suddette regioni possano soppesare le limitazioni am-
ministrative e politiche. In altre parole, l’integrazione economica che
avverrà tra le suddette regioni sarà talmente forte da spingere alla
modifica pure le attuali limitazioni amministrative e politiche, ovvero
talmente forte da scavalcare quelle esistenti.

Tale scenario prevede pure un cambiamento negli scenari geopoli-
tici, con nuovi centri decisionali che molto probabilmente graviteran-
no attorno al binomio Trieste-Capodistria, dove il primo rappresente-
rà soprattutto il peso del capitale ed il secondo l’innovazione impren-
ditoriale. Cambieranno anche le reti infrastrutturali, con il rallenta-
mento dello sviluppo delle infrastrutture tra l’Istria slovena e l’inter-
no della Slovenia, nonché tra Trieste ed il Friuli, mentre al contrario
prenderà piede lo sviluppo delle infrastrutture stradali e ferroviarie
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