Page 214 - S. Ličen, I. Karnjuš, & M. Prosen (Eds.). (2019). Women, migrations and health: Ensuring transcultural healthcare. Koper, University of Primorska Press.
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tesi
autonomia e autodeterminazione delle donne, condizione fondamentale per
il riconoscimento dei loro diritti e di identificazione con i modelli e con i va-
lori della società democratica. L’accesso delle donne alle strutture sanitarie e
del territorio, gli aborti ripetuti, la presenza di ripetute malattie sessuali, la co-
noscenza della pianificazione familiare, la conoscenza della lingua del Paese di
accoglienza, le capacità di autonomia e di scelta sulla riproduzione, l’abbando-
no dei comportamenti di sottomissione alle tradizioni (matrimoni endogamici,
matrimoni forzati e mutilazioni dei genitali femminili) sono tutti indicatori utili
per comprendere il grado di inclusione sociale delle donne e di integrazione
delle comunità nel paese di accoglienza.
La salute riproduttiva delle donne migranti in Slovenia: gli ultimi dati
Blaž Lenarčič e Mateja Sedmak
Questo capitolo è un quadro di valutazione in materia della salute riprodutti-
va delle donne migranti in Slovenia. A tale scopo vengono prima presentate le
caratteristiche demografiche e socioeconomiche delle migranti, una rassegna
della legislazione nazionale che regola l’ambito della salute riproduttiva delle
donne (migranti), una panoramica delle fonti e ricerche svolte in questo ambi-
to nonché una presentazione di buone pratiche. I dati relativi al numero delle
migranti in Slovenia mostrano che il loro numero è in costante aumento (sestu-
plicato tra il 1995 e 2016), e si prevede che questa tendenza continui anche in fu-
turo. Allo stesso tempo notiamo l’assenza di un approccio globale e sistemati-
co alla salute riproduttiva delle migranti. La panoramica delle fonti e delle buo-
ne pratiche porta alla conclusione che una delle pietre miliari in questo proces-
so è proprio l’educazione interculturale del personale sanitario con l’obiettivo
di riconoscere le norme e pratiche della salute riproduttiva in contesti cultu-
rali diversi. In questo modo il personale sanitario garantirebbe alle migranti
un’assistenza sanitaria, educazione e promozione della salute culturalmente
adeguate migliorando così il loro accesso alla salute riproduttiva.
Lavoro su dati epidemiologici: problemi incontrati e esperienze acquisite
Giovanni Delli Zotti
Il Progetto INTEGRA, oltre all’analisi epidemiologica dei ricoveri ospedalieri e
dei servizi ambulatoriali, prevede lo sviluppo di un indice di salute sessuale
e riproduttiva che mira a identificare le situazioni a rischio o che richiedono
interventi «mirati». Ciò implica la necessità di identificare indicatori adatti, le
cui caratteristiche sono descritte nella prima parte dell’articolo, con riferimen-
to alle esigenze specifiche del Progetto INTEGRA. Segue una discussione sul-
la distinzione tra indicatori di micro e macro livello e viene illustrata qualche
esemplificazione. Alcuni problemi riscontrati analizzando le Schede di Dimis-
sione Ospedaliera sono poi illustrati e vengono proposte alcune soluzioni. Un
tema specifico affrontato riguarda le implicazioni del passaggio da database
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autonomia e autodeterminazione delle donne, condizione fondamentale per
il riconoscimento dei loro diritti e di identificazione con i modelli e con i va-
lori della società democratica. L’accesso delle donne alle strutture sanitarie e
del territorio, gli aborti ripetuti, la presenza di ripetute malattie sessuali, la co-
noscenza della pianificazione familiare, la conoscenza della lingua del Paese di
accoglienza, le capacità di autonomia e di scelta sulla riproduzione, l’abbando-
no dei comportamenti di sottomissione alle tradizioni (matrimoni endogamici,
matrimoni forzati e mutilazioni dei genitali femminili) sono tutti indicatori utili
per comprendere il grado di inclusione sociale delle donne e di integrazione
delle comunità nel paese di accoglienza.
La salute riproduttiva delle donne migranti in Slovenia: gli ultimi dati
Blaž Lenarčič e Mateja Sedmak
Questo capitolo è un quadro di valutazione in materia della salute riprodutti-
va delle donne migranti in Slovenia. A tale scopo vengono prima presentate le
caratteristiche demografiche e socioeconomiche delle migranti, una rassegna
della legislazione nazionale che regola l’ambito della salute riproduttiva delle
donne (migranti), una panoramica delle fonti e ricerche svolte in questo ambi-
to nonché una presentazione di buone pratiche. I dati relativi al numero delle
migranti in Slovenia mostrano che il loro numero è in costante aumento (sestu-
plicato tra il 1995 e 2016), e si prevede che questa tendenza continui anche in fu-
turo. Allo stesso tempo notiamo l’assenza di un approccio globale e sistemati-
co alla salute riproduttiva delle migranti. La panoramica delle fonti e delle buo-
ne pratiche porta alla conclusione che una delle pietre miliari in questo proces-
so è proprio l’educazione interculturale del personale sanitario con l’obiettivo
di riconoscere le norme e pratiche della salute riproduttiva in contesti cultu-
rali diversi. In questo modo il personale sanitario garantirebbe alle migranti
un’assistenza sanitaria, educazione e promozione della salute culturalmente
adeguate migliorando così il loro accesso alla salute riproduttiva.
Lavoro su dati epidemiologici: problemi incontrati e esperienze acquisite
Giovanni Delli Zotti
Il Progetto INTEGRA, oltre all’analisi epidemiologica dei ricoveri ospedalieri e
dei servizi ambulatoriali, prevede lo sviluppo di un indice di salute sessuale
e riproduttiva che mira a identificare le situazioni a rischio o che richiedono
interventi «mirati». Ciò implica la necessità di identificare indicatori adatti, le
cui caratteristiche sono descritte nella prima parte dell’articolo, con riferimen-
to alle esigenze specifiche del Progetto INTEGRA. Segue una discussione sul-
la distinzione tra indicatori di micro e macro livello e viene illustrata qualche
esemplificazione. Alcuni problemi riscontrati analizzando le Schede di Dimis-
sione Ospedaliera sono poi illustrati e vengono proposte alcune soluzioni. Un
tema specifico affrontato riguarda le implicazioni del passaggio da database
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