Page 217 - S. Ličen, I. Karnjuš, & M. Prosen (Eds.). (2019). Women, migrations and health: Ensuring transcultural healthcare. Koper, University of Primorska Press.
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Sintesi
casi le intervistate hanno anche riferito di intolleranza da parte del personale
sanitario.
Le prospettive delle migranti relative alle questioni della salute
riproduttiva e dei loro incontri con il personale sanitario
Mirko Prosen, Sabina Ličen, Urška Bogataj, Doroteja Rebec e Igor Karnjuš
A causa delle migrazioni le donne sono esposte a maggiori rischi e disegua-
glianze nell’ambito della sanità. Il personale sanitario deve identificare, dare
priorità e affrontare le esigenze delle donne, come pure i rischi sanitari in mo-
do olistico. L’articolo descrive le esperienze delle migranti con il sistema sani-
tario e mette in risalto il loro parere riguardo alla salute riproduttiva all’interno
del sistema nel paese ospitante. La ricerca si basa su un approccio descrittivo
qualitativo utilizzando il metodo di analisi del contenuto. Il campione include
dieci migranti ospedalizzate in uno dei reparti maternità in Slovenia. L’analisi
verte su due temi: (1) le esperienze, le aspettative e gli ostacoli in diversi siste-
mi sanitari, e (2) l’influenza che hanno comportamenti culturalmente specifici
sulla salute riproduttiva delle donne. La maggioranza delle donne intervista-
te era dell’opinione di aver ricevuto un’assistenza sanitaria culturalmente sen-
sibile, sebbene la barriera linguistica avesse comportato l’ostacolo maggiore
nell’accesso ad essa. Le donne hanno valutato la migrazione come un fattore
liberatorio dal punto di vista della salute riproduttiva e sessuale. Il persona-
le sanitario deve essere a conoscenza delle pratiche culturalmente specifiche
legate alla salute, dato che alcune di loro sono risultate dannose. Per questo
motivo in futuro si prevedono interventi mirati alla loro eliminazione.
Salute monolingue? Le barriere linguistiche nella sanità slovena
vissute dalle migranti/profughe
Uršula Lipovec Čebron, Lea Bombač, Nike Kocijančič Pokorn e Miha Lučovnik
L’obiettivo del presente contributo è identificare i principali ostacoli nel campo
della ginecologia e dell’ostetricia causati dalle barriere linguistiche che inter-
corrono tra le immigrate e le profughe da una parte e i lavoratori sanitari dal-
l’altra. Le suddette barriere sono state individuate in base a una ricerca qualita-
tiva durata da maggio 2017 a giugno 2018, svolta tra le immigrate/profughe e il
personale sanitario in Slovenia. La ricerca ha portato a tre conclusioni principa-
li: primo, le barriere linguistiche sono spesso causate dall’assenza di interpre-
ti/mediatori culturali specialisti; secondo, la mancanza di una formazione che
spieghi la dimensione linguistica nell’assistenza sanitaria di qualità fa sì che
i lavoratori sanitari non comprendano l’importanza degli interpreti/mediatori
culturali; e terzo, le barriere linguistiche con le quali le immigrate/profughe si
scontrano rendono più difficile l’accesso ai loro diritti alla salute, inclusi i di-
ritti nell’ambito della salute riproduttiva. Questi ostacoli impediscono al siste-
ma della sanità sloveno di assicurare una comunicazione di qualità con le im-
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casi le intervistate hanno anche riferito di intolleranza da parte del personale
sanitario.
Le prospettive delle migranti relative alle questioni della salute
riproduttiva e dei loro incontri con il personale sanitario
Mirko Prosen, Sabina Ličen, Urška Bogataj, Doroteja Rebec e Igor Karnjuš
A causa delle migrazioni le donne sono esposte a maggiori rischi e disegua-
glianze nell’ambito della sanità. Il personale sanitario deve identificare, dare
priorità e affrontare le esigenze delle donne, come pure i rischi sanitari in mo-
do olistico. L’articolo descrive le esperienze delle migranti con il sistema sani-
tario e mette in risalto il loro parere riguardo alla salute riproduttiva all’interno
del sistema nel paese ospitante. La ricerca si basa su un approccio descrittivo
qualitativo utilizzando il metodo di analisi del contenuto. Il campione include
dieci migranti ospedalizzate in uno dei reparti maternità in Slovenia. L’analisi
verte su due temi: (1) le esperienze, le aspettative e gli ostacoli in diversi siste-
mi sanitari, e (2) l’influenza che hanno comportamenti culturalmente specifici
sulla salute riproduttiva delle donne. La maggioranza delle donne intervista-
te era dell’opinione di aver ricevuto un’assistenza sanitaria culturalmente sen-
sibile, sebbene la barriera linguistica avesse comportato l’ostacolo maggiore
nell’accesso ad essa. Le donne hanno valutato la migrazione come un fattore
liberatorio dal punto di vista della salute riproduttiva e sessuale. Il persona-
le sanitario deve essere a conoscenza delle pratiche culturalmente specifiche
legate alla salute, dato che alcune di loro sono risultate dannose. Per questo
motivo in futuro si prevedono interventi mirati alla loro eliminazione.
Salute monolingue? Le barriere linguistiche nella sanità slovena
vissute dalle migranti/profughe
Uršula Lipovec Čebron, Lea Bombač, Nike Kocijančič Pokorn e Miha Lučovnik
L’obiettivo del presente contributo è identificare i principali ostacoli nel campo
della ginecologia e dell’ostetricia causati dalle barriere linguistiche che inter-
corrono tra le immigrate e le profughe da una parte e i lavoratori sanitari dal-
l’altra. Le suddette barriere sono state individuate in base a una ricerca qualita-
tiva durata da maggio 2017 a giugno 2018, svolta tra le immigrate/profughe e il
personale sanitario in Slovenia. La ricerca ha portato a tre conclusioni principa-
li: primo, le barriere linguistiche sono spesso causate dall’assenza di interpre-
ti/mediatori culturali specialisti; secondo, la mancanza di una formazione che
spieghi la dimensione linguistica nell’assistenza sanitaria di qualità fa sì che
i lavoratori sanitari non comprendano l’importanza degli interpreti/mediatori
culturali; e terzo, le barriere linguistiche con le quali le immigrate/profughe si
scontrano rendono più difficile l’accesso ai loro diritti alla salute, inclusi i di-
ritti nell’ambito della salute riproduttiva. Questi ostacoli impediscono al siste-
ma della sanità sloveno di assicurare una comunicazione di qualità con le im-
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