Page 215 - S. Ličen, I. Karnjuš, & M. Prosen (Eds.). (2019). Women, migrations and health: Ensuring transcultural healthcare. Koper, University of Primorska Press.
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Sintesi

che utilizzano il «ricovero ospedaliero» come unità di analisi ad archivi di dati
basati sull’unità di analisi «paziente».

L’infezione da papillomavirus umano e il cancro al collo dell’utero
tra le migranti e le profughe
Andrej Cör

Il cancro al collo dell’utero, conseguenza primaria dell’infezione con il papil-
loma virus umano (HPV), causa ogni anno la morte di 266.000 donne in tut-
to il mondo. Strategie efficaci hanno fatto sì che in Slovenia l’incidenza e la
mortalità a causa della malattia siano in calo, grazie soprattutto al program-
ma di screening ZORA. Tuttavia, il cancro al collo dell’utero rimane ancora un
problema sanitario importante per le immigrate e le profughe. Tra quelle che
provengono dai paesi della fascia di reddito bassa e medio-alta, la diffusione
dell’infezione e di conseguenza anche il rischio di contrarre la malattia, risulta
superiore rispetto alle donne nata in Slovenia. I fattori essenziali riconducibili
ad un aumento del rischio sono lo scarso coinvolgimento delle immigrate nei
programmi di screening e una minor adesione alle vaccinazioni. I dati raccolti
nei paesi occidentali dimostrano che tra le bambine profughe il grado di im-
munizzazione contro l’HPV risulta significativamente inferiore rispetto a quelle
nate in Occidente. Pertanto risulta necessario che tutti i soggetti interessati del
settore sanitario comprendano le barriere socio-culturali, in merito all’inclusio-
ne nei programmi di vaccinazione e screening di tutte le immigrate e profughe,
garantendo loro una copertura sanitaria completa.

L’uso dei metodi contracettivi moderni tra le migranti in Slovenia
Igor Karnjuš, Mirko Prosen, Urška Bogataj, Doroteja Rebec e Sabina Ličen
L’uso della moderna contraccezione può essere limitato tra i migranti a cau-
sa di vari fattori, quali la scarsa conoscenza della lingua, la situazione socio-
economica precaria o la scarsa conoscenza della contraccezione stessa. Per la
Slovenia, non ci sono dati disponibili sui fattori che influenzano l’uso della mo-
derna contraccezione tra i migranti o sono molto scarsi. L’indagine ha inclu-
so 52 donne migranti che tra marzo e settembre 2018 sono state curate in un
ospedale regionale sloveno per malattie femminili e ostetricia. I dati sono stati
raccolti utilizzando un questionario che includeva domande relative alla sa-
lute sessuale e riproduttiva. È stata utilizzata un’analisi bivariata (coefficiente
di correlazione di Spearman e test di Hi-square) per determinare la relazione
tra variabili indipendenti e l’uso di metodi di contraccezione. I risultati dello
studio hanno mostrato due fattori principali che influenzano l’uso della con-
traccezione: (a) le donne immigrate che hanno maggiore conoscenza dei me-
todi moderni di contraccezione sono anche più propense ad usarli (r = 0.69;
p < 0.05); (b) se il partner/marito ha un atteggiamento positivo verso l’uso dei
contraccettivi moderni, c’è una maggiore probabilità che le donne immigrate li

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