Page 62 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(2) (2016)
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dia universitatis her editati, letnik 4 (2016), številk a 2 62si può trovare anche nella prefazione al volumeitaliani se abbiamo qualcosa di buono e di-
fotografico dedicato a La grande bellezza dove cono: bene, facciamola insieme.4
hereditatiSorrentino raccoglie alcune impressioni delle sue
prime visite a Roma («L’osservazione del gran- Il lavoro che ha accompagnato il Papa gio-
de, misterioso universo gravitante attorno al Va- vane proseguirà, dunque, offrendo nuovi spunti
ticano era un’altra delle mie passioni»)2 che poi di riflessione con altre stagioni, indipendenti l’u-
ribadisce in varie interviste («Roma è una cit- na dall’altra mentre l’idea della serialità pare si
tà dove ci sono le categorie, molto più che altro- stia estendendo anche ai film di Sorrentino (è da
ve, a seconda delle zone puoi esplorare mondi. È poco uscito nelle sale Loro, il film su Berlusconi,
bellissimo camminare in Vaticano e vedere tutto in due parti.
il mondo ecclesiastico che gravita lì intorno. Un
cumulo di persone delle quali spesso a me sfugge Le serie americane menzionate appena più
il senso ultimo di quello che fanno»).3 su, viste da Sorrentino su suggerimento, nient’af-
fatto peregrino, di Bernardo Bertolucci5 (anch’e-
Nel 2013, nel perodo in cui il regista stava gli abile nello sviluppare lunghe narrazioni filmi-
montando La grande bellezza, nei cassetti gli sci- che ad alto tasso di epicità (vedi Novecento (1976)
volò la storia di un giovane papa americano, bel- con le sue 5 ore e 17 minuti di durata) hanno avu-
lo, conservatore e pieno di contraddizioni anche to un peso nella scelta televisiva di Sorrentino la
se lui era preso da un’altra santità, quella di padre cui spiccata propensione per la narratività di cel-
Pio, passione nata dalla lettura della biografia del luloide ad ampio respiro l’avevano già avvicina-
mistico di Pietrelcina firmata da Sergio Luzzatto to al mondo delle serie tv in passato (era tra gli
che gli era piaciuta. A quel punto, Lorenzo Mie- autori della Squadra), ma senza che si realizzasse
li, il produttore prodigio della Wildside, gli pro- nulla di concreto:
pone di farne una serie, ma Sorrentino nicchia
perché Ne La Giovinezza, nel monologo di Jane Fonda,
si parla di televisione. E sembra un po’ un modo
in tv di padri Pii ce n’erano stati già due, e un per mettere le mani avanti: la tv, dice Fonda, non
è sminuente, ma anzi forse è proprio il futuro.
terzo, per quanto diverso, non mi pareva il
Al di là di quello che dice Jane Fonda in
massimo. Gli ho prospettato invece questa Youth, perché quello è un personaggio e
dice quello che deve dire in quella scena, la
storia sul Vaticano e mi sono messo a scri- mia idea è molto semplice: il racconto tele-
visivo, che ti consente di lavorare sulle dura-
bacchiarla, sicuro che, in un Paese come il te, su cose altrimenti impensabili al cinema,
dove le gabbie, i tempi sono molto più rigidi,
nostro, sarebbe stata lettera morta. Invece
4 Paola Zanuttini, “Papale papale: intervista a Paolo Sorrentino su
Mieli mi ha preso sul serio, ha combattuto “The Young Pope”. La Repubblica, 26 settembre 2016. http://www.
repubbl ica .it/venerd i/inter v iste/2016/09/26/news/papa le_ papa le_
per realizzarla; è intervenuta massicciamen- inter v ista _ a _ paolo_sorrentino_su _the_ you ng _ pope_-148575057/
(21 ottobre 2016).
te Sky, poi siamo andati da Hbo, che per la
5 «Non sono uno spettatore bulimico di serie. Bertolucci mi ha sug-
prima volta ha coprodotto una serie euro- gerito di vedere True Detective, e io ho obbedito. È un progetto favo-
loso, che stravolge il genere. Poi ho visto le due meravigliose serie
pea. È un pionierismo di cui siamo fieri: ha di Fargo. La buona televisione offre questa folgorante opportuni-
tà di prolungare il rapporto con la forza delle immagini cinemato-
aperto la strada a progetti come la saga della grafiche e, allo stesso tempo, utilizzare un’ampiezza che è propria
del romanzo e che il cinema spesso è costretto a sacrificare». (Pa-
Ferrante e il Limonov di Carrère. I più grandi olo Mereghetti, «La grande bellezza» integrale. Sorrentino: «Così di-
producer di serie tv al mondo chiedono a noi venta estenuante come il racconto della vita», in Corriere della Sera, 25
giugno 2016, http://www.corriere.it/spettacoli/16_giugno_26/
2 Paolo Sorrentino, La grande bellezza. Diario del film, Milano, Feltri- grande-bellezza-integrale-racconto-estenuante-vita-sorrentino-7fc-
nelli, 2013, p. 9. Alessandra Coppola, Paolo Sorrentino si confessa:«Il c1e9a-3afb-11e6-a019-901bc4c9f010.shtml#, 21 ottobre 2016).
mio non è un lavoro per persone intelligenti», in Corriere della Sera, 2 mag-
gio 2011).
3 Alessandra Coppola, Paolo Sorrentino si confessa:«Il mio non è un lavo-
ro per persone intelligenti», in Corriere della Sera, 2 maggio 2011.
fotografico dedicato a La grande bellezza dove cono: bene, facciamola insieme.4
hereditatiSorrentino raccoglie alcune impressioni delle sue
prime visite a Roma («L’osservazione del gran- Il lavoro che ha accompagnato il Papa gio-
de, misterioso universo gravitante attorno al Va- vane proseguirà, dunque, offrendo nuovi spunti
ticano era un’altra delle mie passioni»)2 che poi di riflessione con altre stagioni, indipendenti l’u-
ribadisce in varie interviste («Roma è una cit- na dall’altra mentre l’idea della serialità pare si
tà dove ci sono le categorie, molto più che altro- stia estendendo anche ai film di Sorrentino (è da
ve, a seconda delle zone puoi esplorare mondi. È poco uscito nelle sale Loro, il film su Berlusconi,
bellissimo camminare in Vaticano e vedere tutto in due parti.
il mondo ecclesiastico che gravita lì intorno. Un
cumulo di persone delle quali spesso a me sfugge Le serie americane menzionate appena più
il senso ultimo di quello che fanno»).3 su, viste da Sorrentino su suggerimento, nient’af-
fatto peregrino, di Bernardo Bertolucci5 (anch’e-
Nel 2013, nel perodo in cui il regista stava gli abile nello sviluppare lunghe narrazioni filmi-
montando La grande bellezza, nei cassetti gli sci- che ad alto tasso di epicità (vedi Novecento (1976)
volò la storia di un giovane papa americano, bel- con le sue 5 ore e 17 minuti di durata) hanno avu-
lo, conservatore e pieno di contraddizioni anche to un peso nella scelta televisiva di Sorrentino la
se lui era preso da un’altra santità, quella di padre cui spiccata propensione per la narratività di cel-
Pio, passione nata dalla lettura della biografia del luloide ad ampio respiro l’avevano già avvicina-
mistico di Pietrelcina firmata da Sergio Luzzatto to al mondo delle serie tv in passato (era tra gli
che gli era piaciuta. A quel punto, Lorenzo Mie- autori della Squadra), ma senza che si realizzasse
li, il produttore prodigio della Wildside, gli pro- nulla di concreto:
pone di farne una serie, ma Sorrentino nicchia
perché Ne La Giovinezza, nel monologo di Jane Fonda,
si parla di televisione. E sembra un po’ un modo
in tv di padri Pii ce n’erano stati già due, e un per mettere le mani avanti: la tv, dice Fonda, non
è sminuente, ma anzi forse è proprio il futuro.
terzo, per quanto diverso, non mi pareva il
Al di là di quello che dice Jane Fonda in
massimo. Gli ho prospettato invece questa Youth, perché quello è un personaggio e
dice quello che deve dire in quella scena, la
storia sul Vaticano e mi sono messo a scri- mia idea è molto semplice: il racconto tele-
visivo, che ti consente di lavorare sulle dura-
bacchiarla, sicuro che, in un Paese come il te, su cose altrimenti impensabili al cinema,
dove le gabbie, i tempi sono molto più rigidi,
nostro, sarebbe stata lettera morta. Invece
4 Paola Zanuttini, “Papale papale: intervista a Paolo Sorrentino su
Mieli mi ha preso sul serio, ha combattuto “The Young Pope”. La Repubblica, 26 settembre 2016. http://www.
repubbl ica .it/venerd i/inter v iste/2016/09/26/news/papa le_ papa le_
per realizzarla; è intervenuta massicciamen- inter v ista _ a _ paolo_sorrentino_su _the_ you ng _ pope_-148575057/
(21 ottobre 2016).
te Sky, poi siamo andati da Hbo, che per la
5 «Non sono uno spettatore bulimico di serie. Bertolucci mi ha sug-
prima volta ha coprodotto una serie euro- gerito di vedere True Detective, e io ho obbedito. È un progetto favo-
loso, che stravolge il genere. Poi ho visto le due meravigliose serie
pea. È un pionierismo di cui siamo fieri: ha di Fargo. La buona televisione offre questa folgorante opportuni-
tà di prolungare il rapporto con la forza delle immagini cinemato-
aperto la strada a progetti come la saga della grafiche e, allo stesso tempo, utilizzare un’ampiezza che è propria
del romanzo e che il cinema spesso è costretto a sacrificare». (Pa-
Ferrante e il Limonov di Carrère. I più grandi olo Mereghetti, «La grande bellezza» integrale. Sorrentino: «Così di-
producer di serie tv al mondo chiedono a noi venta estenuante come il racconto della vita», in Corriere della Sera, 25
giugno 2016, http://www.corriere.it/spettacoli/16_giugno_26/
2 Paolo Sorrentino, La grande bellezza. Diario del film, Milano, Feltri- grande-bellezza-integrale-racconto-estenuante-vita-sorrentino-7fc-
nelli, 2013, p. 9. Alessandra Coppola, Paolo Sorrentino si confessa:«Il c1e9a-3afb-11e6-a019-901bc4c9f010.shtml#, 21 ottobre 2016).
mio non è un lavoro per persone intelligenti», in Corriere della Sera, 2 mag-
gio 2011).
3 Alessandra Coppola, Paolo Sorrentino si confessa:«Il mio non è un lavo-
ro per persone intelligenti», in Corriere della Sera, 2 maggio 2011.
