Page 67 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(2) (2016)
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ia universitatisrante l’intera serie impedendogli di governare la cento delle richieste di partecipazione alla
paolo sor r entino, la cultur a della ser ie t v e young pope 67 chiesa in maniera imparziale ed equilibrata per- sua prossima messa in San Pietro.
ché Belardo guida la Chiesa finendo spesso ad es-
sere guidato in maniera umana, troppo umana, - La curiosità morbosa dell’assenza, Emi-
dalle proprie paure e dalle proprie debolezze in- nenza. So bene di cosa si tratta, essendo cre-
ducendo addirittura chi gli sta attorno a porta- sciuto come un orfano. (PD, 99)
re a suo cospetto dei genitori fasulli onde fargli
credere che li abbia trovati. Il Giovane Papa va in In generale, il pontificato di Belardo è un
crisi ad ogni acutizzarsi della sua condizione da pontificato molto fisico, legato al corpo, nono-
figlio abbandonato, ma riesce, come conseguen- stante egli paia una persona distaccata dalla fi-
za, a trovare sé stesso o ad andarci vicino nono- sicità. Il papa si allena (lo vediamo fare Pilates),
stante le crisi d’identità (nelle puntate 7 e 8) che e anche se all’apparenza rifiuta il buon mangia-
lo confondono, lo distraggono, gli fanno pensa- re quella nefasta diet cherry coke non è che un
re di avere fallito. vezzo gastronomico come lo sono, per certi ver-
si, anche le sigarette che il papa fuma costante-
Il giovane Pio XIII si accorge, continuando mente. Il corpo, dunque, gioca un ruolo molto
la sua ricerca che in un certo qual modo condivi- importante ed è declinato in varie sue espressio-
de con lo stesso regista, anch’egli orfano dall’età ni: vecchiaia, obesità, giovinezza, bellezza, lai-
di diciasette anni, che in questo modo dichiara, dezza, spesso contrastanti in egual misura in cui
adducendo il suo stesso esempio, che in fondo si lo è l’intero umanissimo pontificato di Lenny. A
è sempre ciò che si è come esseri umani mentre questo punto possono rientrare in gioco i riferi-
tutto il resto viene dopo. La nota frase, apocri- menti pittorici presenti nella sigla. Ci sono varie
fa, di Novalis che Sorrentino mette in bocca ai ipotesi circa le influenze pittoriche presenti nel-
suoi personaggi in Youth circa il ritorno alla casa la serie con il solito Caravaggio che viene soven-
paterna («Io sto sempre andando a casa, sempre te associato all’arte di Sorrentino nonostante lo
alla casa di mio padre»)17 vale anche qui e Len- stesso regista si sia premurato a smentire tali in-
ny Belardo si affanna nella quasi disperata ricer- fluenze in qualche occasione.18 Il regista ne evi-
ca dei propri genitori che sembra che ogni suo ge- denzia, però, delle altre che per certi versi legano
sto, inclusi i miracoli che gli vengono attribuiti perfettamente all’opera di Cattelan mostrata in
siano gesti con cui o cerca l’approvazione da par- coda alla sigla. La Nona ora colpisce anche grazie
te di chi lo ha abbandonato da bambino o cer- all’estrema plasticità con cui è resa la dimensio-
ca di attirare la loro attenzione con azioni fuori ne fisica del papa polacco, talvolta cruda e iper-
dal comune per colmare quell’assenza. Persino il realistica anche se sempre contraddistinta da un
suo negarsi ai fedeli può dare uno spunto in que- certo pudore; è perfettamente in linea con la rap-
sta direzione: presentazione sorrentiniana della fisicità umana
nella serie che deve molto, dice Sorrentino, a Lu-
- Il solo fatto che lei ha annunciato il suo cian Freud e Otto Dix nei cui quadri non si fati-
primo viaggio pastorale e la prospettiva di ca a rinvenire la medesima plasticità delle mas-
una sua prima apparizione pubblica ha avu- se corporee con forme e rilievi forti.19 Inoltre, il
to come riflesso un aumento del dodici per
18 «La luce caravaggesca dei quadri ricorre nella serie. Oltre ai lati oscuri di
Ballinger (Michael Caine) e Mick Boyle (Harvey Keitel) contem- Lenny Belardo, c’è qualche altro personaggio che esce fuori dalle tenebre?
plano la bellissima Miss Universo interpretata da Madalina Ghenea Io trovo che si cominci ad abusare un po’ troppo del termine “cara-
entrare in acqua e, consapevoli dell’irraggiungibilità della donna la vaggesco”. Ogni qualvolta appaiono delle ombre o dei neri si tira in
chiamano Dio. Nella serie c’è una scena che conferma quanto ap- ballo Caravaggio. Ma vi assicuro che da quando lavoro col mio di-
pena detto nelle parole di Lenny: «Voi dovete rispondergli: ‘Caro rettore della fotografia non abbiamo mai citato, neanche una volta,
Jimmy, pensa a tutto quello che ti piace. Ecco, quello è Dio» (PD, Caravaggio.» (Lucio Perrotta, La sigla di The Young Pope spiegata da
27) Paolo Sorrentino, cit.).

17 Paolo Sorrentino, La giovinezza, Milano, Rizzoli, p. 129. 19 «Lasciamo per un attimo da parte la sua passione musicale e parliamo
di arte, altra fonte d’ispirazione. Le sue inquadrature hanno una bellez-
za pittorica: ci sono degli artisti che l’hanno particolarmente influenzata?
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