Page 70 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(2) (2016)
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quasi dieci ore e una serie vera e propria. Ciòstudia universitatis her editati, letnik 4 (2016), številk a 2 70niente che è tanto il néant sartriano («une nou-
che viene fuori è una sorta di Recherche di cel- velle composante du réel vient de nous apparaître
luloide (con la scorza di mandarino richiama-hereditati : le non-être») quanto il rien flaubertiano; Youth,
ta nell’ultimo episodio a far da madeleine). Del magistralmente interpretato da Michael Caine e
resto, il capolavoro proustiano è sempre presen- Harvey Keitel (ottimamente supportati da at-
te in Sorrentino, La grande bellezza è repleta di tori di prim’ordine come Rachel Weisz e Paul
riferimenti ad esso, mentre in Young Pope l’ope- Dano o Jane Fonda), indaga l’umanità vegliarda,
ra viene apertamente citata in una scena della se- sull’orlo dell’abisso del trapasso. La scelta in que-
rie.30 Lenny Belardo, il papa non ancora cinquan- sto caso cade sul pontefice probabilmente per-
tenne creato da Sorrentino, serve da grimaldello ché rappresenta l’uomo, almeno teoricamente,
al regista e allo spettatore per potersi introdurre più costretto. Al punto che l’episodio della fuga
nelle viscere dello Stato della Chiesa, nelle stan- di Lenny sembra quasi un omaggio a Habemus
ze del potere papale andando al di là del solito papam di Moretti dedicato ad un papa che fug-
scandalo, uno dei tanti che scuotono la Chiesa ge31 da limitazioni e regole sociali che sono pro-
contemporanea dalle fondamenta. In alcuni epi- prie della sua vocazione. L’indagine sorrentinia-
sodi della serie, svariati temi caldi (la pedofilia na crea così un uomo mosso dalla forte tensione
scarsamente condannata e la condanna fin trop- alla metafisica che è invece è molto fisica nel sen-
po severa dell’omosessualità ecc.) vengono tocca- so che ciò che si crede e si vuole veder realizzato
ti o almeno accennati, persino in relazione con lo si vuol vedere fisicamente reale. Dalle inizia-
lo stesso giovane pontefice (il tentativo di ricat- li dichiarazioni di scetticismo circa la propria fe-
to da parte del segretario di stato Voiello, ma mai de,32 si passa quasi un’accettazione di una visione
questi temi risultano essere centrali. Lo sono in non univoca della fede che verrà poi vista come
quanto strettamente interconnessi allo spetta- qualcosa di personale e irripetibile. «Dio è a Ve-
colo d’arte varia dell’ umanità che gravita attor- nezia», è la frase di Lenny Belardo che non fa al-
no al Vaticano. Quella sorrentiniana è una visio- tro che confermarlo in una delle sue omelie ana-
ne fortemente umanistica del sacerdozio e della loghe, in vaghezza, alla canzone di Dylan posta
religione, e quindi antropocentrica. Lo è per- in epigrafe di questo lavoro.
chè in fondo il suo obiettivo ultimo è quello di
analizzare l’uomo e la sua difficoltà dello stare al Povzetek
mondo nei contesti più disparati, qui nel conte- Zadnje delo Paola Sorrentina, Il papa giovane (2016,
sto dello spleen del sacro, per richiamare un’altra HBO – Sky Atlantic) predstavlja pomembno pre-
volta Baudelaire. Basta passare in rassegna la fil- lomnico v filmski poetiki neapeljskega režiserja in
mografia del regista per rendersene conto. Vi si scenarista. V primerjavi z njegovimi zgodnjimi filmi
scandagliano le tribolazioni, le passioni, i dubbi e (čeprav so bila nekatera njegova zgodnja dela precej dol-
le debolezze di uomini e donne di un’Italia a ca- ga in so vključevala daljše naracije, kot npr. La grande bel-
valiere del nuovo millenio. Ne La grande bellez-
za, in cui Sorrentino va a «risciacquare i panni» 31 «Habemus Papam raccontava un pontefice in fuga. È un ottimo film,
nel Tevere, assistiamo al peculiare voyage au bout da spettatore sono innamorato di Moretti, ho tirato un sospiro di
de la nuit (il riferimento a Cèline e dello stesso sollievo perché Nanni si ferma un attimo prima. Il mio Papa invece
Sorrentino, è il suo libro preferito) attraverso l’al- non vede l’ora di entrare in scena» (Silvia, Fumarola, Paolo Sorrenti-
trettanto peculiare catabasi di Jep Gambardella, no, dopo il Papa un film su Berlusconi: “Il potere, una delle tentazioni più for-
il Bardamu viveur de’ noantri che persegue un ti del genere umano” , cit.).
ideale di beltà liminale, in bilico tra il tutto e il
32 «Anche questa è resa ‘umana’ da Sorrentino: Il suo Pio XIII rivela al con-
30 «Comunque, Santo Padre, capisco la sua riluttanza sull’enciclica. Il fessore di non credere in Dio, ma poi aggiunge: «Scherzavo». Però non
suo predecessore mi faceva molto ridere quando diceva che un’en- scherzava tanto. Il suo è un rapporto con Dio ma capita a una certa
ciclica è come la Recherche di Proust. Tutti la citano, ma nessuno la età che la persona con cui abbiamo un legame d’amore si affievoli-
legge…» (PD, 17). sca. Un sacerdote ha la vocazione forte da giovane, poi un grande le-
game e negli anni crea un nuovo rapporto con Dio. L’amore è amore
a tutti i livelli, cambia e si evolve». (Silvia, Fumarola, Paolo Sorrentino,
dopo il Papa un film su Berlusconi: “Il potere, una delle tentazioni più forti
del genere umano” , cit.).
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