Page 69 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(2) (2016)
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ia universitatisbadita da molti altri dettagli oltre che dalle sue Il lato diabolico di Lenny è decisamente af-
paolo sor r entino, la cultur a della ser ie t v e young pope 69 stesse parole: «Voiello e Lenny Belardo.- Sa una fascinante e letterario, come spesso in Sorrenti-
cosa, Santo Padre? Lei è bello come Gesù, ma no, simile a quello del Satana miltoniano, rap-
non è Gesù. – Forse sono più bello, a dire il vero. presentato come l’oggetto di ammirazione della
Ma non lo dica a nessuno» (PD, 47). Poche pa- storia, da imitare e celebrare come un vero eroe
gine prima Suor Mary aveva detto a Lenny che che lotta duramente per vincere i suoi stessi dub-
in lui vedeva «il riflesso di Gesù» (PD, 31) men- bi e le sue stesse debolezze per portare a com-
tre poi sentiamo Lenny definire come calunnia pimento il suo piano di corruzione della specie
la propria santità (PD, 102) e leggiamo un dialo- umana; il più interessante e avvincente dei per-
go come questo: sonaggi del Paradiso perduto, principalmente per
la sua complessità e la sua astuzia e che si ribella
Sofia e Lenny Belardo. poprio quando viene ripudiato, convinto com’e-
[…] – Come ha fatto? ra che Dio l’avrebbe nominato suo erede; si ri-
- L’ho umiliato. Non sa quanti obiettivi pos- bella cioè quando diventa orfano. Egli, come il
sono raggiungersi umiliando il prossimo. Diavolo, si nasconde negandosi, questo è il suo
Ma c’è un segreto. trucco per raggiungere i propri scopi. Del resto, a
- Quale? sancire l’ambiguità della figura papale, anche un
- L’umiliato non deve sapere di essere stato vero papa, un altro Pio, quello IX, aveva paven-
umiliato. tato una trattativa Stato della Chiesa – Diavolo
- Lei, mi consenta, è diabolico. qualora le circostanze lo dovessero richiedere nel
- Lei dice? Quelli che mi conoscono bene in- discorso agli allievi del collegio Mondragone, il
vece dicono che sono un santo. (PD, 112) 16 maggio 1929: «Quando si trattasse di salva-
re qualche anima, di impedire maggiori danni di
Lenny è qui direttamente associato a chi è anime, ci sentiremmo il coraggio di trattare col
stato il prediletto del Signore prima di Cristo diavolo in persona». Quasi un equivalente reli-
stesso e chi si credeva più bello di Cristo stes- gioso di quella tra Stato e mafia di cui abbiamo
so, al più luminoso degli angeli ovvero Lucife- scritto all'inizio.
ro e il gioco messo i piedi con il fine di umiliare
il Premier italiano ricalca il gioco di Satana, car- Chiaramente, questa linea esegetica non ha
ne di tanta letteratura. In poche parole il truc- lo scopo di ricercare componenti 'sataniche' nel
co dell’umiliare qualcuno senza darlo a vedere tessuto della serie quanto piuttosto sottolinea-
ricalca il massimo trucco del Diavolo di esistere re l’ampiezza della visione sorrentiniana e la sua
convincendovi che non esiste come scrive Baude- complessità che mira proprio all’estrema umani-
laire nel Giocatore generoso;26 egli sarà anche bel- tà del meno o del più umano dei papi il cui uni-
lo come vediamo in Shakespeare27 o cercherà at- co scopo è quello di ritrovare chi lo ha abbando-
traverso una «fede senza sorriso» di ritrovare nato settenne.
suo padre tornando da dov’è venuto come scri-
ve Eco nel Nome della rosa28 quasi parafrasando 3. Avviandoci alla conclusione possiamo
la frase di Novalis già citata. dire che l’universo vaticano, complesso e perico-
losamente sfumato esige un’ampia tela su cui di-
26 «Mes chers frères, n’oubliez jamais quand vous entendrez vanter le pingere29 e pare quasi che Sorrentino dia vita a
progrès des lumières, que la plus belle ruse du diable est de vous per- un’opera ibrida, sospesa a metà strada tra un film
suader qu’il n’existe pas» (Charles Baudelaire, Le Joyeur généreux, in
Le spleen de Paris, Paris, Gallimard, 2010, p. 97. da dove è venuto»(Umberto Eco, Il nome della rosa, Milano, Bom-
piani, 1981, p. 364).
27 «The devil hath power / To assume a pleasing shape». William Sha- 29 Nella già citata intervista apparsa su Télérama Sorrentino dice:
kespeare, Amleto, Atto II, scena 2, v. 628. «Pourquoi une série et pas un film? J’ai eu besoin de raconter le Vatican,
le clergé, cet univers qui a beaucoup d’aspects et pour lequel un film
28 «Il diavolo non è il principe della materia, il diavolo è l’arroganza aurait été limité. Même la série est limitée: il y a tellement à dire et à
dello spirito, la fede senza sorriso, la verità che non viene mai presa explorer» (Isabelle Poitte, Paolo Sorrentino, réalisateur de “The Young
dal dubbio. Il diavolo è cupo perché sa dove va, e andando va sempre Pope”: “J’avais besoin de la dualité de Jude Law”, cit.).
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