Page 79 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(2) (2016)
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ia universitatis la uo ∫a quila de la tiera calda, O turchi e Viena, porteghe rispeto,
letter atur a dialettale come car atter istica della »letter atur a minor itar ia« 79 quila del busco grungula se no, garantisso, finì int-un sguasseto.29
e quila del mar ca carisa i denti de can;
sul ruso dei feighi.28 Conclusione
Attraverso gli esempi presentati ho voluto dimo-
In entrambi i casi abbiamo potuto nota- strare che gli appartenenti di due comunità lin-
re che le poesie vanno oltre la mera predisposi- guistiche minoritarie decidono di usare il dia-
zione individuale, ma si tratta di voci che sono letto con scopi letterari. La scelta del vernacolo
destinate alla comunità più ampia, soprattutto locale non è una scelta frivola, dietro alle confes-
alla comunità linguistica che legge queste poesie sioni personali possiamo intravedere anche mes-
e si identifica in esse. Perciò è possibile in alcu- saggi diretti a tutta la comunità minoritaria e a
ne di queste poesie ritrovare anche il tema del ri- tutta la società in genere, dato che tangono an-
cordo storico di una comunità. Un esempio ne è che problemi politici, dilemmi linguistici, patri-
Tino Gavardo, poeta italiano di Capodistria che monio culturale e ricordo storico. Mi è sembrato
attacca il potere austro-ungarico, verso il quale soprattutto interessante analizzare e dimostrare
non dimostra nessuna predisposizione positiva, come queste tematiche che ho appena menziona-
a causa della sensazione della perdita dello sta- to sono presenti in due sistemi letterati diversi,
to italiano, del rammarico per la caduta della re- che usano due codici linguistici distinti (dialetto
pubblica di Venezia e a causa dell’amarezza per il sloveno e dialetto istro-veneto), ma che eviden-
cambiamento politico della città. temente vivono la stessa situazione sociale e pro-
blemi sia soggettivi che comunitari molto simi-
E tuto xe sito; soltanto un momento li. Si tratta quindi di una forma letteraria, quella
se senti una vose che par un lamento, della letteratura dialettale, che vale la pena ri-
’na vose de pianto che par quasi umana; cercare soprattutto per il fatto che sta diventan-
xe un boto che manda la vecia campana. do sempre più consistente e ricca. Anche grazie
all’impegno, alla tenacia e al desiderio di coloro
La vecia campana che, a fianco le tori, che vogliono mantenerla.
ciamava a seduta i antichi signori,
la vecia campana che dormi lassù, Povzetek
che sempre ricorda per chi l’à batù… (…)
Cilj članka je dokazati, da je narečna literatura ena ti-
Ma adesso sti veci che più no comanda, pičnih izraznih sredstev manjšinske literature. Pretekle
in morte i patissi l’ofesa più granda; raziskave so dokazale, da različni narečni literarni siste-
l’ofesa più granda: cambiarghe la sèna, mi so še najprej vzklili na obrobju etničnega naselitve-
menarli in berlina fra i turchi de Viena. nega prostora, v sosednjih deželah in predvsem v tistih
okoljih, v katerih jezik prihaja v stik z drugimi jeziki in
Ma, atenti là in alto che, se anca de gesso, kulturami. Na istih geografskih območjih je odnos do
el cuor de San Marco xe sempre l’istesso; narečja veliko bolj izrazit in pomemben. Z analizo dveh
atenti là in alto che forsi de novo manjšinskih skupnosti, slovenske v Italiji in italijanske v
no ’l vegni rabioso de fora del covo. Sloveniji in na Hrvaškem, avtorica poskuša dokazati, da
je narečna literatura zelo tipičen fenomen manjšinske li-
Chè alora, se ’l urla sto vecio Leon, terature, poleg tega pa je pri tem razbrati poseben od-
al Prater va in tera le quinte e ’l tendon… nos do maternega jezika nasploh. Avtorji, ki se odloči-
jo za pisanje v narečju, svojo izbiro izpostavljajo tako, da
28 Milani, Dobran, Le parole rimaste I, 612. se tudi delno oddaljujejo od ostalih piscev, ker zelo po-

29 Zudič Antonič, Storia e antologia della letteratura italiana di Capodist-
ria, Isola e Pirano, 393.
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