Page 76 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(2) (2016)
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tura, si esprimeva senza paura, a non finire.studia universitatis her editati, letnik 4 (2016), številk a 2 76si estende alla descrizione del patrimonio cultu-
Non aveva più paura, chè, se i pescatori di rale dei pescatori e dei contadini, ma è sempre in-
Aci Trezza parlavano per la penna di Verga,hereditati tessuto di una sensazione individuale di se stessi
consigliatogli dal professore, un italiano dal e della comunità, sia della ristretta comunità na-
profumo siciliano, anche lui poteva dir qual- zionale italiana, sia della più ampia comunità so-
cosa che avesse l’aroma del ginepro istriano. ciale, tutto ciò espresso nei due dialetti principa-
L’Istria non aveva nulla da vergognarsi al co- li, cioè nel dialetto istro-veneto e istro-romanzo.
spetto della Sicilia.13
A riprova del fatto che la letteratura dialet-
Letteratura minoritaria dialettale tale originale nasce sui confini di un territorio
Da una veloce analisi delle varie letterature eu- etnico ne è il dato che emerge dall’analisi nella
ropee emerge che non tutte le nazioni hanno monografia sulla letteratura dialettale slovena,
una propria letteratura dialettale che molto spes- cioè la constatazione che la prima poetessa a im-
so nasce a causa della “mancanza di una politi- boccare la via dell’espressione dialettale slovena
ca centralizzante dello stato nazionale, di una sia stata Marija Mijot, autrice slovena di Trieste
mancanza di un unico centro culturale, del fra- che ha pubblicato la sua prima raccolta di poe-
zionamento amministrativo ovvero di una tradi- sie in dialetto nel 1962 Souze jn smeh.17 Di lei, il suo
zione culturale regionale”.14 La letteratura dialet- allora compaesano Vladimir Bartol, scrisse: “Il
tale è così molto sviluppata in Croazia, in Italia, dialetto non serve all’autrice per descrivere fat-
in Slovenia, in Austria, in Germania e in Ameri- ti interessanti, lei la lingua dialettale la vive pro-
ca, mentre non la conoscono gli Inglesi, i Fran- prio. Anzi, direi che la lingua di Marija Mijot ad-
cesi e i Serbi.15 Dalla monografia scientifica della dirittura canta! Il dialetto la ubbidisce e anche
prof. Marija Stanonik Slovenska narečna književnost16 se non è particolarmente ricco di significato, lei
emerge che la letteratura dialettale è nata prima riesce con esso ad esprimere i propri sentimenti
di tutto sui confini del territorio etnico sloveno, più profondi, come vive in esso la propria terra e
in ambienti, nei quali vivevano e vivono ancora la sua gente…. Come un amore sfortunato, sem-
le minoranza slovene: la Carinzia austriaca, la re- plice, ingenuo, ma comunque genuino”.18 Sicura-
gione in Ungheria lungo il confine con la Slove- mente la poesia della Mijot, intrisa sì di elementi
nia, e la zona confinaria tra Tarvisio e Muggia in locali, ma legata strettamente alla società cultu-
Italia. Soltanto negli ultimi decenni il fenomeno ralmente vivace di Trieste non è fiorita in mezzo
si è allargato nelle restanti parti della Slovenia. ad deserto, se pensiamo al fatto che la Mijot leg-
Un fenomeno simile è riscontrabile anche nel- geva molto volentieri poeti dialettali come Bia-
la letteratura della comunità italiana in Slovenia gio Marin e sicuramente conosceva i saggi di Pier
e in Croazia: la produzione letteraria in dialetto Paolo Pasolini sul friulano.
è estremamente ricca, la maggior parte degli au-
tori minoritari pubblica opere originali, descri- Alla stessa maniera anche i critici italia-
vendo fatti, persone, luoghi, territori, sensazioni ni descrivono la letteratura dialettale italiana in
che hanno loro stessi vissuto. Il mondo raccon- Istria, quando parlano di autori che decidono di
tato dai poeti istro-dalmati italiani ci mostra so- usare il dialetto perché questo permette loro una
prattutto un dualismo tra la città e la campagna, certa verginità, genuinità, rigogliosità rispetto
alla lingua standard che loro invece sentono ri-
13 Ligio Zanini, Martin Muma (Fiume: Edit, 1999): 140-1. gida, incolore, vuota, sterile. “Sa [il poeta dialet-
14 Hladnik, “Regionalism in Slovene Rural Prose”, 148. tale], perché non ha mai avuto dubbi, che il dia-
letto è una lingua vera ed esprime un mondo
15 Hladnik, “Regionalism in Slovene Rural Prose”, 147; Irena Novak completo come qualsiasi lingua nazionale, dagli
Popov, “Razmišljanje o sodobni narečni poeziji,” in Slovenska na-
rečja med sistemom in rabo, ur. Vera Smole (Ljubljana: Znanstvena 17 Marija Mijot, Souze jn smeh (Trst: Založništvo tržaškega tiska,
založba Filozofske fakultete, 2009), 435-453. 1962).

16 Stanonik, Slovenska narečna književnost, 23-35. 18 Vladimir Bartol, “Predgovor,” in Souze jn smeh, ur. Marija Mijot
(Trst: Založništvo tržaškega tiska, 1962), 7.
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