Page 75 - Studia Universitatis Hereditati, vol 7(2) (2019)
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ia universitatisgiovane donna, vestita di bianco e con i capelli Morte ai tiranni, ai despoti assassini!” (Vidovich
l’insur r ezione er zegovese. la slavia – il mondo di bonaventur a vidovich 75 lunghi: “Fede. Io sono la Fede. Questa croce non 1875, 31). Cerca di dare validità storica al dram-
è simbolo di martirio, ma segnale di tolleranza! ma rappresentando fedelmente gli Slavi e i Tur-
Questo fuoco, è fuoco di amore universale. Un chi. Indica il loro modo di pensare, di vestire e
giorno tu canterai, o Vila, percorrendo tutte le agire in diverse situazioni: “N.B. ([…] Il saluto
Slave terre, un inno di gloria pel Supremo Spiri- alla Turca, che ha per significato: Che la terra mi
to, e quell’inno verrà ripetuto da tutte le nazio- copra dinanzi a Voi!” (ibi, 14). D’un lato gli Sla-
ni, quando saranno sorelle!” (ibi, 76) Rinnovel- vi sono rappresentatati come religiosi, e dall’al-
lando la scena del prologo e i suoi protagonisti, il tro come superstiziosi. Ai personaggi turchi as-
dramma assume un aspetto astorico e atempora- segna nomi tipici, per esempio, Fatima era una
le (Pfister 1998, 387). delle tre figlie del profeta (Glassé 2006, 153). Tra
i personaggi slavi solo Daniza ha un nome slavo,
II noto nella poesia popolare e nella mitologia slava
Un esempio del testo, Bonaventura Vidovich lo precristiana, mentre gli altri personaggi slavi han-
inviò a Giuseppe Garibaldi. Nella risposta data- no nomi italiani (Paolo, Giorgio e Fra Guido). Vi-
ta 15 novembre 1875, inviata da Roma, Garibal- dovich persiste in un’idea precisa dell’Italia e degli
di scrive: “Grazie per il vostro lavoro patriottico italiani come coloro che portano la civiltà e il pro-
L’insurrezione Erzegovese, che leggerò con tan- gresso e il cui rappresentante è Adalberto, un gio-
to interesse. Vi stringo la mano e sono Vostro G. vane italiano9.
Garibaldi.” (Berlam 1934) Supponiamo che la ra-
gione per la quale Vidovich avesse inviato il te- Il nucleo portante della trama sono i rappor-
sto a Garibaldi, fosse il manifesto di Garibaldi ti contrastanti e corrispondenti indicati già nell’e-
risalente al 29 agosto 1875 nel quale a Roma dava lenco dei personaggi. Nonostante la prima impres-
supporto a Liubibratić e ai suoi compagni (Elia sione ci faccia pensare di essere di fronte ad un
1904, 427-28). È Paolo che menziona Ljubibratić gruppo di personaggi privi di centro, sono poi in
elencando gli eroi slavi: “Paolo: (Spiega in fret- realtà Djemal e Mohamed a caricarsi di valenze più
ta il foglio, e legge) Che vedo? Michele Bolardi- drammatiche. D’un lato Fatima e Djemal si rive-
ch-Ljubibratich! Nome noto, e caro agli Slavi! lano personaggi dinamici, il cui lato affascinante
Luca Petkovich, Tripko Vukalovich, Toma To- è il loro comportamento antitetico all’immagine
masevich, Rade Bajkovich! Tutti benemeriti Sla- stereotipata dei Turchi. Dall’altro lato, Mohamed
vi! Ma chi è poi questo Miroslav Hubmayer?” Pascià manifesta l’alterigia, la vanità e l’abuso di
(Vidovich 1875, 14) Inoltre, Garibaldi, dopo aver potere messi in luce dagli autocommenti e da uno
saputo della sconfitta dei Turchi nella battaglia scavo psicologico accanito, che mette a nudo l’ani-
di Piva, il 5 novembre 1875, ha inviato da Roma ma del protagonista.
una lettera a Popović, presidente del comitato
dei ribelli erzegovesi nella quale scriveva: “Caro Non a caso il dramma è imperniato sul con-
Popovich, I liberi d’ogni paese europeo esultano flitto slavo-turco. I drammi sociali hanno la ca-
per la splendida vittoria degli eroici figli dell’Er- ratteristica di attivare opposizioni all’interno di
zegovina orientale” (Elia 1904, 429). gruppi e classi sociali, trasformando queste posi-
zioni in conflitti, che per essere risolti necessita-
L’autore annovera i motivi già affermati no una rivisitazione critica di particolari aspet-
nella letteratura drammatica, come il triangolo ti dell’assetto socioculturale (Turner 1986, 131).
amoroso tra un tiranno, una vergine e un eroe Le carenze drammaturgiche, come il ritmo ral-
di guerra, e la scelta dell’onore in guerra invece lentato, i dialoghi abbondanti in messaggi mora-
che dell’amore. Vidovich prosegue con le idee
di suo padre, Marco Antonio Vidovich, che bi- 9 Uno degli esempi è la produzione letteraria di Luigi Fichert (Zara
sogna annullare i tiranni e i despoti: “Paolo. […] 1826 – Venezia 1899) nella quale l’autore poliedrico presenta l’Ita-
lia come un centro culturale nel quale la missione degli italiani era
quella di aiutare il resto del mondo, innanzi tutto gli slavi (Bukvić
2013, 41-72).
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