Page 70 - Studia Universitatis Hereditati, vol 7(2) (2019)
P. 70
dia universitatis her editati, letnik 7 (2019), številk a 2 70ca una raccomandazione per il figlio e accenna alcio creativo. In allegato alla lettera del 25 marzo
suo carattere pesante: 1844, Marco Antonio Vidovich inviò a Tom-
hereditati maseo alcuni componimenti del figlio in prosa
Com’Ella sà ho un figlio. Lode al Cielo non è e in versi, giustificando i suoi errori grammatica-
stupido, ma sì bene piuttosto intollerante del li e stilistici con un accenno a lezioni deludenti
fermo oppressivo sistema dell’odierna pub- in verseggiatura. Nomina una sessantina dei la-
blica istruzione. Quindi ha dovuto quest’an- vori del giovane Bonaventura definendoli dram-
no ripetere la prima Ginnasiale. Ben spe- mi, commedie e farse che purtroppo sono rima-
ro che quest’anno lo supererà questo colle sti indisponibili (Zorić 2002, 526-527). Poche
di bronchi e sterpi. In ogni modo gli torne- opere sono state pubblicate: Idee accennanti al
rebbe sempre ad utile una di Lei raccoman- modo di togliere il pauperismo presentate ai filan-
dazione al Sig. Professor Butturi, Direttore tropi ricchi, agiati e poveri, un saggio pubblica-
dei Ginnasi.- Per tale raccomandazione ap- to a Livorno nel 18765, la poesia In morte di S.M.
punto a Lei ricorro.- Se la ricerca sta in con- il re d’Italia Vittorio Emanuele II e per l’avveni-
venienza ai di Lei riguardi, mi porgierò di mento al trono di S.M. il re Umberto I nel 1878
consegnare io stesso la lettera, che Ella può (Vidovich 1878) e il dramma allegorico-sociale
spedirmi liberalmente con la posta.- Mi per- L’insurrezione erzegovese. La Slavia - Il mondo
doni, e mi seguiti la Sua grazia (Zorić 2002, in sei atti con prologo, pubblicato sempre a Li-
526-27). vorno nel 1875 e dedicato agli amici dell’umani-
tà. La notizia del dramma allegorico-sociale era
È interessante il rapporto della polizia di apparsa sulla rivista zagabrese Vienac il 15 dicem-
Zara del 7 luglio 1844, in cui si afferma che Mar- bre 1875 e fu Ivan August Kaznačić a comunica-
co Vidovich abbia un figlio di circa 16 anni che re che il figlio di Anna Vidovich6 era autore di
adora i bar e il biliardo e frequenti Giulio Saba- un dramma allegorico-sociale, Ercegovački usta-
lic (ibi, 453). Dopo la scomparsa del marito, av- nak. Slavija. Sviet., il cui valore letterario non si
venuta nel 1868, Anna Vidovich ha informato poteva svalutare per il fine umanitario dell’ope-
Tommaseo che suo figlio si era trasferito in Ita- ra (Kaznačić 1876, 79-80). Il dramma incuriosì
lia. Bonaventura Vidovich sperava di concre- Giuseppe Garibaldi, fatto che veniamo a sapere
tare facilmente le sue idee letterarie e filantro- da una lettera del famoso condottiero e patriota
piche in una nuova atmosfera di democrazia e italiano indirizzata a Bonaventura nel 1875 (Ber-
con l’aiuto di Niccolò Tommaseo, Federico Sei- lam 1934). L’interesse per la Bosnia e Erzegovi-
smit-Doda ed Emilio de Tipaldo. La preoccupa- na di Bonaventura Vidovich trova la sua origine
zione e il dolore per la perdita del figlio e dei ni- nella tradizione familiare. Delle sciagure del po-
poti è stata espressa da Anna Vidovich anche in polo bosniaco aveva scritto già suo padre Mar-
versi che sono conservati in un manoscritto nel co Antonio Vidovich nel 1844. Egli tradusse la
Fondo Tommaseo a Firenze4. Dopo l’insucces- poesia Ercegovci i Bošnjaci. Çastnomu gospodinu
so in Italia, Bonaventura è riuscito a trovare una A. Gutti na njegovu xalbu koju pokazuje u Zori
posizione di segretario comunale a Scardona in pod brojem 30 tekuche godine pubblicata nel-
Dalmazia con l’aiuto del famoso pittore zarati-
no Francesco Salghetti Drioli (Zorić 2002, 521). 5 In questa discussione, in dieci capitoli, mostra una sincera preoccu-
La produzione letteraria di Bonaventura Vidovi- pazione per i gravi problemi socio-economici che affliggevano la so-
ch è di breve respiro, poco capace di creare una li- cietà e gli individui allo stesso tempo. Nella prefazione, sottolinea
nea di sviluppo, cioè di dare continuità allo slan- che è abituato a pensare di voler scrivere come pensa, mentre il suo
obiettivo è il bene comune, e aggiunge che si sforza di andare oltre
de Stermich, Amadeo Fabris, Carlo Zerboni e altri (Sabalich 1904- i confini della convivenza e dei diritti. Dall’ampio testo in prosa ap-
1922, 181). prendiamo che è contro la violenza, il politicismo e le false promes-
se. Ai poveri dovrebbe essere data l’opportunità di ricevere l’istru-
4 “Piangi il consorte! / pe’ figli cari / Pietà richiedi misera Madre! / zione ed avere un lavoro (Zorić 2002, 526-527).
Ah! ti conforta, va sì chi or vole / Esser de’ figli tuoi anche il padre!”
(Zorić 2002, 521). 6 Ivan August Kaznačić per errore dice “il fu Ana Vidovich”, però la
famosa scrittrice dalmata morì quattro anni dopo, nel 1879.
suo carattere pesante: 1844, Marco Antonio Vidovich inviò a Tom-
hereditati maseo alcuni componimenti del figlio in prosa
Com’Ella sà ho un figlio. Lode al Cielo non è e in versi, giustificando i suoi errori grammatica-
stupido, ma sì bene piuttosto intollerante del li e stilistici con un accenno a lezioni deludenti
fermo oppressivo sistema dell’odierna pub- in verseggiatura. Nomina una sessantina dei la-
blica istruzione. Quindi ha dovuto quest’an- vori del giovane Bonaventura definendoli dram-
no ripetere la prima Ginnasiale. Ben spe- mi, commedie e farse che purtroppo sono rima-
ro che quest’anno lo supererà questo colle sti indisponibili (Zorić 2002, 526-527). Poche
di bronchi e sterpi. In ogni modo gli torne- opere sono state pubblicate: Idee accennanti al
rebbe sempre ad utile una di Lei raccoman- modo di togliere il pauperismo presentate ai filan-
dazione al Sig. Professor Butturi, Direttore tropi ricchi, agiati e poveri, un saggio pubblica-
dei Ginnasi.- Per tale raccomandazione ap- to a Livorno nel 18765, la poesia In morte di S.M.
punto a Lei ricorro.- Se la ricerca sta in con- il re d’Italia Vittorio Emanuele II e per l’avveni-
venienza ai di Lei riguardi, mi porgierò di mento al trono di S.M. il re Umberto I nel 1878
consegnare io stesso la lettera, che Ella può (Vidovich 1878) e il dramma allegorico-sociale
spedirmi liberalmente con la posta.- Mi per- L’insurrezione erzegovese. La Slavia - Il mondo
doni, e mi seguiti la Sua grazia (Zorić 2002, in sei atti con prologo, pubblicato sempre a Li-
526-27). vorno nel 1875 e dedicato agli amici dell’umani-
tà. La notizia del dramma allegorico-sociale era
È interessante il rapporto della polizia di apparsa sulla rivista zagabrese Vienac il 15 dicem-
Zara del 7 luglio 1844, in cui si afferma che Mar- bre 1875 e fu Ivan August Kaznačić a comunica-
co Vidovich abbia un figlio di circa 16 anni che re che il figlio di Anna Vidovich6 era autore di
adora i bar e il biliardo e frequenti Giulio Saba- un dramma allegorico-sociale, Ercegovački usta-
lic (ibi, 453). Dopo la scomparsa del marito, av- nak. Slavija. Sviet., il cui valore letterario non si
venuta nel 1868, Anna Vidovich ha informato poteva svalutare per il fine umanitario dell’ope-
Tommaseo che suo figlio si era trasferito in Ita- ra (Kaznačić 1876, 79-80). Il dramma incuriosì
lia. Bonaventura Vidovich sperava di concre- Giuseppe Garibaldi, fatto che veniamo a sapere
tare facilmente le sue idee letterarie e filantro- da una lettera del famoso condottiero e patriota
piche in una nuova atmosfera di democrazia e italiano indirizzata a Bonaventura nel 1875 (Ber-
con l’aiuto di Niccolò Tommaseo, Federico Sei- lam 1934). L’interesse per la Bosnia e Erzegovi-
smit-Doda ed Emilio de Tipaldo. La preoccupa- na di Bonaventura Vidovich trova la sua origine
zione e il dolore per la perdita del figlio e dei ni- nella tradizione familiare. Delle sciagure del po-
poti è stata espressa da Anna Vidovich anche in polo bosniaco aveva scritto già suo padre Mar-
versi che sono conservati in un manoscritto nel co Antonio Vidovich nel 1844. Egli tradusse la
Fondo Tommaseo a Firenze4. Dopo l’insucces- poesia Ercegovci i Bošnjaci. Çastnomu gospodinu
so in Italia, Bonaventura è riuscito a trovare una A. Gutti na njegovu xalbu koju pokazuje u Zori
posizione di segretario comunale a Scardona in pod brojem 30 tekuche godine pubblicata nel-
Dalmazia con l’aiuto del famoso pittore zarati-
no Francesco Salghetti Drioli (Zorić 2002, 521). 5 In questa discussione, in dieci capitoli, mostra una sincera preoccu-
La produzione letteraria di Bonaventura Vidovi- pazione per i gravi problemi socio-economici che affliggevano la so-
ch è di breve respiro, poco capace di creare una li- cietà e gli individui allo stesso tempo. Nella prefazione, sottolinea
nea di sviluppo, cioè di dare continuità allo slan- che è abituato a pensare di voler scrivere come pensa, mentre il suo
obiettivo è il bene comune, e aggiunge che si sforza di andare oltre
de Stermich, Amadeo Fabris, Carlo Zerboni e altri (Sabalich 1904- i confini della convivenza e dei diritti. Dall’ampio testo in prosa ap-
1922, 181). prendiamo che è contro la violenza, il politicismo e le false promes-
se. Ai poveri dovrebbe essere data l’opportunità di ricevere l’istru-
4 “Piangi il consorte! / pe’ figli cari / Pietà richiedi misera Madre! / zione ed avere un lavoro (Zorić 2002, 526-527).
Ah! ti conforta, va sì chi or vole / Esser de’ figli tuoi anche il padre!”
(Zorić 2002, 521). 6 Ivan August Kaznačić per errore dice “il fu Ana Vidovich”, però la
famosa scrittrice dalmata morì quattro anni dopo, nel 1879.