Page 72 - Studia Universitatis Hereditati, vol 7(2) (2019)
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dia universitatis her editati, letnik 7 (2019), številk a 2 72gnare con le guzle. Si rivolge al Creatore dal qua-Nella scena d’apertura appaiono Daniza e
le cerca la pace e l’amore. La consola Il Destino fra Guido in confessione nel convento; in questa
hereditatidelle Nazioni che si avvicina a lei:scena, pur cercando di negare l’amore verso Dje-
mal, giovane capitano turco e musulmano, Da-
[…] Ma tu, o Vila, degli Slavi, tu piangevi po- niza, si rivela innamorata di lui. D’un lato lo sce-
canzi, come piangi da lunghi anni, ogni sera, nario storico-politico ostacola il loro amore:
sulle sorti degli Slavi, tuoi spirituali fratel-
li. Piangesti assai, ed assai, di mesti canti agli D: Dunque, padre mio, noi dobbiamo per-
Slavi amanti e guerrieri inspirasti! Or basta! donare ai Turchi tutte le loro atrocità passa-
Fra gli essere dello spazio che influiscono e te e presenti? Le estorsioni, gli incendi, i rapi-
vegliano; per voler del Supremo Spirito, su- menti, le morti? ... Tutto tutto! ... (Vidovich
gli uomini, guidandoli per aspre vie alla meta 1875, 10)
del bene e dell’ordine, primo son’ io, ed io ti
dico, o Vila, per gli Slavi il giorno di pace ver- e dall’altro Paolo, il fidanzato di Daniza, insieme
rà (Vidovich 1875, 6). a Giorgio, signore montenegrino, viene nel con-
vento a pianificare la guerra “per la santa causa”
Inoltre, invita con la spada i cinque geni (ibi, 14). Alla replica finale di Giorgio:
uniti dal nodo spirituale della fratellanza, spe-
rando così l’unione di altre nazioni della terra. I veri Slavi, e gli uomini tutti che hanno cuo-
Li invia verso i loro pianeti a diffondere la fra- re, intelligenza, ed amore pel proprio simile,
tellanza per mezzo dell’umanità e della scienza. non lo faranno, e la vittoria potrà essere ritar-
L’insurrezione erzegovese condivide con i dram- data, ma non impedita! Coraggio! Vi è una
mi allegorici il comune desiderio di dare una le- forza più possente di ogni altra: il diritto di
zione didattica sul giusto e sull’ingiusto. Zorić natura, sentito dai popoli oppressi! (ibid.)
afferma che lo scrittore era un appassionato so-
stenitore delle comprensioni spiritistiche, unite il frate risponde: “[...] Vi è una forza più possente
ad elementi delle scienze naturali. Gli Slavi e le ancora: la giustizia di Dio!” (ibid.)
altre nazioni raggiungeranno uno stato perfetto
di pace ed allegria con l’aiuto della collaborazio- Nel secondo atto l’azione si sposta nella casa
ne spirituale con il Destino delle Nazioni, però di Caterina. Djemal, travestito da erzegovese, va
dopo molto dolore e sofferenza, cosa che si nota a trovare Daniza e le dice:
nei personaggi del dramma che discutono sul di-
ritto di una vita libera e di fratellanza con altri [...] ma so ancora che amore non conosce ri-
popoli (Zorić 1961, 189). Da questa cornice esce guardi, non ha ritegni, perché amore è un
il personaggio di Paolo, fidanzato di Daniza, che sentimento ardente e nobile, che, non cer-
chiede vendetta per Daniza e Caterina e morte ai cato da noi mortali, ci viene ispirato da Al-
tiranni e ai despoti, però fra Guido gli risponde lah! Non è tua colpa né tuo merito, o Dani-
nel modo seguente: za, l’essere Cristiana, come non è mia colpa
né merito l’essere Maomettano (ibi, 15).
Fra G. (Alzandosi d’un subito ed assumendo un
tuono solenne) Silenzio! Il diritto di dar mor- Infatti, tramite Djemal, Bonaventura Vidovi-
te spetta a colui che ha il potere di far vivere! ch enfatizza l’immagine positiva dei Turchi, fat-
(accennando il Ciel. Tutti si alzano). Insensato to che attesta la distanza tra le rappresentazio-
chi parla di umanità e si accinge ad uccide- ni imagotipiche e la realtà empirica, cosa che si
re, con fiera gioia l’uomo! L’uomo di fronte evince dalla seguente citazione:
all’uomo, non ha che il diritto della difesa; e
non usi la spada che per allontanare la spada! Djemal. [...] Il Turco è feroce, lo so, lo sa il
(Vidovich 1875, 31-32). mondo; ma anche fra i Turchi vi sono cuori
che sentono, che comprendono, che amano;
ed anche il popolo di Maometto, come ogni
altro popolo, sarebbe suscettibile di coltura
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