Page 61 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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Tra la fine del medioevo e la prima guerra mondiale il paesaggio del Carso ha attra-
versato diversi mutamenti. Alcuni caratteri hanno conosciuto dapprima un’espan-
sione e quindi arretramento, per altri il movimento è stato inverso, in alcuni casi
invece si sono mantenuti sul lungo periodo. Tutti questi cambiamenti sono avvenuti in
stretta relazione con le dinamiche economiche, sociali, demografiche e culturali del Car-
so, ma anche di carattere più ampio. Per osservare più facilmente i mutamenti posteriori,
iniziamo questa indagine sulla dinamica storica dell’evoluzione del paesaggio dai rapporti
agrari e dall’agricoltura in età moderna.

Dal punto di vista politico-amministrativo tra il Cinquecento e il Settecento il Car-
so era in parte compreso nella contea di Gorizia, in parte nel ducato di Carniola e in mi-
sura minore apparteneva al territorio di Trieste, mentre verso il Friuli a ovest e l’Istria a
sud confinava con la Repubblica di Venezia. Tuttavia il carattere di frontiera di questo ter-
ritorio non si esauriva nell’appartenenza statuale, ma si esprimeva anche in ambito eco-
nomico, sociale ed etnico. Riguardo all’ambito commerciale ci limiteremo a osservare
che il Carso costituiva l’entroterra dell’Adriatico nord-orientale, in particolare delle città
asburgiche di Trieste e Gorizia e di quelle venete di Capodistria (Koper) e Pirano (Piran).
Le campagne erano attraversate da flussi commerciali transfrontalieri tra l’area austria-
ca e ungherese da una parte e quella italiana e adriatica dall’altra. La popolazione rurale
vi si inseriva con attività di trasporto, traffici e contrabbandi, intrattenendo al contempo
rapporti con le piazze di Gorizia, Trieste e Capodistria. I contadini erano quindi coinvol-
ti negli scambi commerciali a lunga distanza e avevano contemporaneamente legami con
il mercato locale, sia urbano sia rurale (Gestrin, 1991; Panjek, 2002).

Un elemento importante del carattere di confine di queste terre investiva la strut-
tura agraria, che nella Carniola e nella contea di Gorizia si differenziava in modo piutto-
sto netto da quella prevalente nel Friuli, tanto austriaco che veneto, nel territorio di Trie-
ste e nell’Istria veneta. In Carso, nella parte superiore della valle del Vipacco e nell’alta
valle dell’Isonzo l’ordinamento economico e amministrativo era segnato da signorie fon-
diarie e giurisdizioni territoriali piuttosto estese. Il grande possesso fondiario era in ge-
nere legato a competenze giurisdizionali, sicché i detentori delle giurisdizioni territoriali
erano al contempo anche i maggiori signori fondiari dell’area. In alcune zone più prossi-

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