Page 62 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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paesaggio culturale e ambiente del carso

me ai centri urbani il possesso signorile era più frammentato, come nell’ambito della giu-
risdizione di Castelnuovo del Carso (Novi Grad; Vilfan, 1980a, 200) o nei villaggi della si-
gnoria di Duino più vicini a Trieste (Panjek, 1997). Signorie fondiarie più frammentate e di
dimensioni più contenute, che prevalevano per esempio nella Carniola (Gestrin, 1991, 39,
72), nell’area del Litorale erano concentrate soprattutto nei dintorni di Gorizia e Trieste.
La popolazione rurale deteneva le aziende agricole in locazione, che era perpetua di fat-
to o anche di diritto nel caso in cui il possesso si basasse sul Kaufrecht, poiché ne sanci-
va formalmente l’ereditarietà e l’alienabilità. Tale situazione era, nelle sue linee generali,
propria a buona parte delle regioni dell’Austria Interiore.

Nelle signorie del Carso erano dunque presenti entrambe le forme principali di
possesso delle aziende agricole, come altrove nell’area slovena e in genere dell’Austria
Interiore, l’enfiteusi e il Kaufrecht. Anche nel Litorale la camera erariale si adoperò, tra il
Cinque e il Seicento, in favore del passaggio dall’enfiteusi al Kaufrecht, ma con successo
solo parziale. In tutte le signorie già all’atto delle revisioni degli urbari negli anni Settan-
ta del Cinquecento gli stimatori camerali tentarono di convincere i contadini di accettare
tale trasformazione, garantendosi in tal modo anche sul piano legale l’ereditarietà e l’a-
lienabilità delle loro aziende. Il cambiamento della forma del possesso, che richiedeva il
pagamento di un corrispettivo, fu ampiamente accolto nella signoria del Vipacco. Altro-
ve, invece, negli anni 1615–1637 i commissari constatarono nuovamente che la popolazio-
ne contadina si rifiutava »con pervicacia« di acconsentire a tale passaggio, mentre nel-
la signoria del Vipacco gran parte delle aziende già erano posseduto in base al Kaufrecht.
Non è invero da escludere che la resistenza contadina non rappresentasse l’unico osta-
colo. L’impressione è, anzi, che anche i signori fossero contrari all’operazione, una posi-
zione comprensibile considerando che con essa la camera erariale interferiva nelle forme
del possesso e quindi nei rapporti sociali all’interno della signoria, andando al contempo
a incidere nelle saccocce dei contadini oltre che sui futuri redditi dei signori, che percepi-
vano dei tributi dalle compravendite e dai passaggi ereditari dei terreni.

Tuttavia, con tutta probabilità le cause per la pervicace resistenza al passaggio di
status vanno individuate nei contadini stessi, derivando in alcuni casi dall’entità relativa-
mente modesta dei tributi sui passaggi di possesso ma, più in generale, dalla loro povertà
e dalla scarsa fertilità del territorio carsico, come loro stessi adducevano, e soprattutto
dal fatto che in pratica già potevano disporre delle aziende possedute in enfiteusi come
se le detenessero in base al Kaufrecht (Vilfan, 1980, 431–435).

Bisogna, infatti, considerare che l’ereditarietà del possesso costituiva un dato di fat-
to se non di diritto. La lunga durata del possesso infonde la convinzione che esso sia du-
raturo e, del resto, nel mondo rurale europeo era diffusa la mentalità in base alla quale le
situazioni e le azioni erano giuste e giustificate qualora fossero fondate sulla consuetudi-
ne ovvero sulla memoria, sulla tradizione: la validità era riconosciuta a ciò che era »a me-
moria d’uomo«. Pur possedendo la terra in locazione e non in base al Kaufrecht, il con-
tadino la percepiva come propria, la acquistava, la vendeva, la scambiava, la assegnava.
Nei casi in cui la documentazione relativa alle stime delle signorie del Carso lo consen-
te, è in effetti possibile constatare l’esistenza di vivaci transazioni con la terra tra i suddi-
ti. Le locazioni di carattere enfiteutico prevalevano nella maggior parte delle signorie del
Carso (Reifenberg, Schwarzenegg, S. Servolo, Duino; StLA, Hofkammer, 90, 11; 91, 13).
Il mercato della terra tra sudditi comunque si svolgeva a prescindere dallo status lega-

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