Page 27 - Hrobat Virloget, Katja, Kavrečič, Petra, eds. (2015). Il paesaggio immateriale del Carso. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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reccio del 3 e del 4. beli križ e triglavca di prelože e l’idolo di zbrucz
La struttura dell’idolo di Zbrucz, Immagine 4: Idolo
i riti di Prelože ed i luoghi rituali di Zbrucz. Figure della
fascia centrale B con
Gli abitanti di Prelože sistemarono a nuovo il proprio spa- le braccia formano
zio mitico, il che è comprovato da due grotte omonime situa- un cerchio.
te nelle vicinanze: la grotta Terglovca (oggi storpiato anche in
Trhlovca) a Lokev e la grotta Triglavca a Prelože. In base al pe-
riodo di formazione di Prelože (si veda sopra) questo signifi-
ca che lo spazio mitico venne sistemato alla fine del XV sec. o
all’inizio del XVI sec. con la conoscenza che avevano all’epoca,
in conformità con le necessità di allora e nelle condizioni gene-
rali che erano ostili all’antica fede. Grazie alla lontananza del-
la strada, della chiesa ed delle autorità, poterono mantenere
il loro spazio mitico ed impiegarlo ancora a lungo fino al XIX
sec. (Čok, 2012, 22). Sarà però ancora necessario ricercare se
i loro luoghi di culto fossero del tutto nuovi o se avessero pre-
so in prestito quelli antichi.
Il santuario di Beli križ nella piccola valle sull’altura sudoc-
cidentale sopra il villaggio di Prelože venne distrutto durante
la prima guerra mondiale, tuttavia nella memoria degli abitanti
del luogo (Čok, 2012, 32–34) si sono conservati sufficienti par-
ticolari per una buona ricostruzione (immagine 3). Si tratta di
un ideogramma geometrico a forma di croce in un cerchio che
già di per sé rappresenta la quadruplicità. Questa veniva mes-
sa in risalto dalle quattro pietre verticali, posizionate sul peri-
metro del cerchio, e da quattro lastre destinate alle parteci-
panti al rito, che lo effettuavano in primavera, quando le foglie
diventavano verdi. Ciò si svolgeva nel mese di aprile, perciò è
possibile che fosse celebrato nel giorno di san Giorgio (23 apri-
le). Questo spiegherebbe perché l’autorità ecclesiastica fece
collocare al centro del campo di Prelože il segno-cippo di san
Giorgio (inscritto già nella carta militare giuseppina del 1763–
1787). Questo probabilmente era stato fatto per dissuadere
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La struttura dell’idolo di Zbrucz, Immagine 4: Idolo
i riti di Prelože ed i luoghi rituali di Zbrucz. Figure della
fascia centrale B con
Gli abitanti di Prelože sistemarono a nuovo il proprio spa- le braccia formano
zio mitico, il che è comprovato da due grotte omonime situa- un cerchio.
te nelle vicinanze: la grotta Terglovca (oggi storpiato anche in
Trhlovca) a Lokev e la grotta Triglavca a Prelože. In base al pe-
riodo di formazione di Prelože (si veda sopra) questo signifi-
ca che lo spazio mitico venne sistemato alla fine del XV sec. o
all’inizio del XVI sec. con la conoscenza che avevano all’epoca,
in conformità con le necessità di allora e nelle condizioni gene-
rali che erano ostili all’antica fede. Grazie alla lontananza del-
la strada, della chiesa ed delle autorità, poterono mantenere
il loro spazio mitico ed impiegarlo ancora a lungo fino al XIX
sec. (Čok, 2012, 22). Sarà però ancora necessario ricercare se
i loro luoghi di culto fossero del tutto nuovi o se avessero pre-
so in prestito quelli antichi.
Il santuario di Beli križ nella piccola valle sull’altura sudoc-
cidentale sopra il villaggio di Prelože venne distrutto durante
la prima guerra mondiale, tuttavia nella memoria degli abitanti
del luogo (Čok, 2012, 32–34) si sono conservati sufficienti par-
ticolari per una buona ricostruzione (immagine 3). Si tratta di
un ideogramma geometrico a forma di croce in un cerchio che
già di per sé rappresenta la quadruplicità. Questa veniva mes-
sa in risalto dalle quattro pietre verticali, posizionate sul peri-
metro del cerchio, e da quattro lastre destinate alle parteci-
panti al rito, che lo effettuavano in primavera, quando le foglie
diventavano verdi. Ciò si svolgeva nel mese di aprile, perciò è
possibile che fosse celebrato nel giorno di san Giorgio (23 apri-
le). Questo spiegherebbe perché l’autorità ecclesiastica fece
collocare al centro del campo di Prelože il segno-cippo di san
Giorgio (inscritto già nella carta militare giuseppina del 1763–
1787). Questo probabilmente era stato fatto per dissuadere
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