Page 28 - Hrobat Virloget, Katja, Kavrečič, Petra, eds. (2015). Il paesaggio immateriale del Carso. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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il paesaggio immateriale del carso

Immagine 5: Lokev la gente dall’adorazione su Beli križ e per dare ai loro campi
– Divača, Slovenia. Le la stessa fertilità che gli veniva assicurata dal dio, che pregava-
tre pietre lungo l’orlo no su Beli križ. La parte centrale del rito su Beli križ era il coro
roccioso superiore so- ed il volteggiare di quattro fanciulle che fra di loro erano legate
pra la piccola grotta pia- con trecce d’edera. Sullo stesso luogo la sera dell solstizio d’e-
na Triglouca (secondo: state accendevano un fuoco (informazione: Boris Čok, Lokev).

Čok 2012, 40). È chiaro che quattro pietre verticali sul perimetro di un
cerchio e quattro fanciulle non siano la stessa cosa. Pertanto
è certo che si tratti del mondo superno e del mondo di mez-
zo della struttura dell’idolo di Zbrucz. Il mondo superno sono
quattro pietre verticali, che rappresentano la coppia divina fer-
tile e quella sterile (sull’esistenza di entrambe le coppie nell’a-
rea di Prelože si veda sotto). Le quattro fanciulle che si esibiva-
no anche nella festa del solstizio d’estate (24 giugno) e nel rito
nella Triglavca (vedi sotto) per gli abitanti di Prelože rappresen-
tavano i quattro punti cardinali, le quattro stagioni, i quattro
periodi della vita, il fuoco, l’acqua, l’aria e la terra (informazio-
ne: Boris Čok, Lokev). In tale funzione simbolica il sesso natu-
ralmente non era importante, tuttavia lo sarebbe stato nel rito
che avrebbe richiamato l’abbondanza, e pertanto ci si aspette-
rebbe che ad esso partecipassero due coppie di fanciulle e gio-
vanotti. Questa poteva essere una conseguenza dei mutamen-
ti che il rito aveva subito nel corso del tempo.

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