Page 28 - Luka Juri, Autopoiesi di sistemi-regione. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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Introduzione

ne di risorse varia, così come la densità della popolazione umana e
la disponibilità di forza lavoro. Tale eterogeneità crea differenze che
potenzialmente creano correnti, che in termini demografici possono
essere definiti anche come migrazioni. Tali correnti o migrazioni pos-
sono però avvenire soltanto in presenza di canali, di vie di comuni-
cazione, cioè di possibilità di comunicazione – in caso di isolamento,
tali correnti non possono verificarsi. Nella storia, l’uomo ha sempre
cercato di creare tali canali e vie di comunicazione, dai primi vascelli
e ponti di barche, agli aerei ed ad internet – è la lotta costante dell’uo-
mo con la «frizione dello spazio» per riuscire ad aumentare la propria
mobilità e quindi le opportunità offerte dal territorio. Più è presente il
movimento, più numerosi sono i benefici economici, sociali e cultu-
rali, anche se spesso individui o interi gruppi possono soffrire effetti
28 negativi. Questa forza umana, tendente a unificare l’ecumene, viene
definita da Gottmann (1952) «circolazione».

Tale circolazione, in prima analisi, è una forza contraria alla par-
tizione dello spazio geografico. Il trionfo della circolazione significa,
idealmente, l’abolizione di ogni forma di ostacolo tecnico o formale
al movimento, con l’unificazione dell’ecumene e la conseguente fine
della geografia. La massimizzazione dell’entropia, che in fase finale si-
gnifica la più eguale redistribuzione della materia (o delle idee), l’uni-
formità e l’eliminazione dell’ingiustizia geografica, cioè dell’ineguale
redistribuzione delle risorse e dell’insediamento umano.

L’iconografia. Considerando i vantaggi portati dalla circolazione, sor-
ge la questione perché sia così difficile unificare l’ecumene, se non dal
punto di vista fisico almeno quello politico. Gottmann (1952) rispon-
de alla questione introducendo un secondo fattore, immaginandolo
agli antipodi del concetto di circolazione, denominato «iconografia».
Assieme alla circolazione, formano i due poli attorno ai quali oscilla la
geopolitica. Quando a prevalere è la circolazione, lo spazio geografico
tende ad unificarsi; al contrario, col prevalere dell’iconografia, si avvia
un processo che aumenta la partizione e la divisione dello spazio.

L’iconografia è descritta da Gottmann (1952) come la colla che tiene
insieme gli individui, favorendo il mantenimento delle società politi-
che, nel termine pericleo del concetto. Così si forma un triangolo tra
partizione, circolazione ed iconografia che definisce il territorio ripar-
tito; allo stesso modo, il territorio rinforza il legame tra gli individui e
la società politica, divenendo parte importante dell’iconografia.

Le iconografie non sono costituite comunque soltanto dal territo-
rio, anche se la maggior parte degli elementi che la costituiscono so-
no in qualche modo relazionati ad esso – reale, immaginato o desi-
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