Page 14 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(1) (2016)
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dia universitatis her editati, letnik 4 (2016), številk a 1 14zione postuma del Corso di linguistica generale dipartire dalle esigenze che si verificano nella so-
Saussure, il Dipartimento di Italianistica compie cietà, cercare di reagire e provare a trovare nuove
hereditatiil decimo compleanno. Nell’ottobre del 2006 lasoluzioni e percorsi diversi. Sono pertanto pre-
prima generazione di italianisti ha varcato le por- sentati i risultati più significativi di alcune ricer-
te della Facoltà, quando lo studio rientrava an- che e una selezione di esempi di buone pratiche
cora nell’ambito del Dipartimento di Linguisti- che ci possono aiutare a realizzare il modello di
ca Applicata. Da allora sono passati dieci anni e insegnamento esistente a tutti i livelli d’istruzio-
dagli allora pochi corsi di base, attraverso la cat- ne.
tedra di lingua italiana, si è costituito un dipar-
timento indipendente di studi dell’italiano che Il secondo contributo è indirizzato alla lin-
nella decade di attività ha acquisito nuovi colla- guistica applicata e tratta l’italiano scritto degli
boratori ed è attivo nel settore didattico, scien- studenti nell’area bilingue, la cui lingua madre
tifico e professionale. Volevamo dedicare que- è lo sloveno. Nel contributo intitolato L’italiano
sto giovane e al contempo importante traguardo “sloveno” Helena Bažec presenta un’analisi qua-
alla lingua, cultura e letteratura italiana, per cui litativa e quantitativa degli errori più frequen-
la pubblicazione di un volume tematico presso la ti nella produzione scritta spontanea in italiano
rivista della Facoltà risultava l’unica scelta ragio- da parte di studenti slovenofoni del primo anno
nevole. In virtù della vasta natura dei temi pro- al Dipartimento di Italianistica presso la Facol-
posti e dell’entusiasta risposta dei colleghi il pia- tà di Studi Umanistici di Capodistria. Basan-
no redazionale originario è stato leggermente dosi sugli esempi, l’autrice cerca di provare che
modificato, infatti i volumi pubblicati sono due le differenze tra i sistemi linguistici dello slove-
al posto di uno inizialmente previsto. Il presente no e dell’italiano sono causa di molteplici errori
volume è dedicato agli aspetti linguistico-didat- di transfer negativo. Si annovera in questo grup-
tici della lingua italiana, mentre il secondo alla po la metà degli errori morfosintattici, più di un
letteratura. Quindi le ricerche qui pubblicate si terzo di quelli semantici e una minima parte di
occupano dello studio della lingua italiana a par- quelli ortografici, di cui tutti sono prevedibili il
tire dai diversi livelli della lingua. che significa che si potrebbero prevenire. I risul-
tati dell’analisi sono stati infine paragonati ai ri-
Il volume parte dall’Istria slovena, dove l’i- sultati di analisi simili fatte precedentemente per
taliano viene insegnato da sempre. Nel primo trovare rilevanti punti in comune e provare non
contributo intitolato Insegnamento e apprendi- solo che sono causati dalla lingua madre, ma an-
mento della lingua italiana nel territorio bilin- che che si manifestano a tutti i livelli di appren-
gue dell’Istria slovena le autrici Metka Malčič e dimento dell’italiano.
Nives Zudič Antonič analizzano il ruolo dell’U-
niversità del Litorale che in qualità di istituzio- Nel contributo seguente intitolato L’ordine
ne, che opera in un territorio particolare, ha il dei costituenti come esempio di interferenza dell’i-
ruolo di garantire una formazione adeguata per taliano nello sloveno del Litorale Anja Zorman
i futuri docenti, assicurarne la formazione per- si occupa dell’interferenza linguistica tra lingue
manente e rafforzare la cooperazione, non solo in contatto. L’autrice presenta il transfer dell’or-
tra le scuole con lingua d’insegnamento slovena dine dei costituenti nella frase dipendente stili-
e italiana in Slovenia e Italia, ma anche tra le al- sticamente non marcata come esempio di inter-
tre istituzioni che operano nel campo dell’istru- ferenza dell’italiano nello sloveno del Litorale.
zione, della protezione e della promozione del- L’analisi si basa su un corpus composto di enun-
le lingue minoritarie. L’intento del contributo è ciati orali e scritti, appartenenti al registro me-
quindi offrire una panoramica dei maggiori pro- diamente formale o informale. Con una serie di
getti promossi dall’Università per adempire a un esempi viene provato che l’ordine dei costituenti
compito di fondamentale importanza, ovvero a in italiano ha una forte influenza sull’ordine nel-
Saussure, il Dipartimento di Italianistica compie cietà, cercare di reagire e provare a trovare nuove
hereditatiil decimo compleanno. Nell’ottobre del 2006 lasoluzioni e percorsi diversi. Sono pertanto pre-
prima generazione di italianisti ha varcato le por- sentati i risultati più significativi di alcune ricer-
te della Facoltà, quando lo studio rientrava an- che e una selezione di esempi di buone pratiche
cora nell’ambito del Dipartimento di Linguisti- che ci possono aiutare a realizzare il modello di
ca Applicata. Da allora sono passati dieci anni e insegnamento esistente a tutti i livelli d’istruzio-
dagli allora pochi corsi di base, attraverso la cat- ne.
tedra di lingua italiana, si è costituito un dipar-
timento indipendente di studi dell’italiano che Il secondo contributo è indirizzato alla lin-
nella decade di attività ha acquisito nuovi colla- guistica applicata e tratta l’italiano scritto degli
boratori ed è attivo nel settore didattico, scien- studenti nell’area bilingue, la cui lingua madre
tifico e professionale. Volevamo dedicare que- è lo sloveno. Nel contributo intitolato L’italiano
sto giovane e al contempo importante traguardo “sloveno” Helena Bažec presenta un’analisi qua-
alla lingua, cultura e letteratura italiana, per cui litativa e quantitativa degli errori più frequen-
la pubblicazione di un volume tematico presso la ti nella produzione scritta spontanea in italiano
rivista della Facoltà risultava l’unica scelta ragio- da parte di studenti slovenofoni del primo anno
nevole. In virtù della vasta natura dei temi pro- al Dipartimento di Italianistica presso la Facol-
posti e dell’entusiasta risposta dei colleghi il pia- tà di Studi Umanistici di Capodistria. Basan-
no redazionale originario è stato leggermente dosi sugli esempi, l’autrice cerca di provare che
modificato, infatti i volumi pubblicati sono due le differenze tra i sistemi linguistici dello slove-
al posto di uno inizialmente previsto. Il presente no e dell’italiano sono causa di molteplici errori
volume è dedicato agli aspetti linguistico-didat- di transfer negativo. Si annovera in questo grup-
tici della lingua italiana, mentre il secondo alla po la metà degli errori morfosintattici, più di un
letteratura. Quindi le ricerche qui pubblicate si terzo di quelli semantici e una minima parte di
occupano dello studio della lingua italiana a par- quelli ortografici, di cui tutti sono prevedibili il
tire dai diversi livelli della lingua. che significa che si potrebbero prevenire. I risul-
tati dell’analisi sono stati infine paragonati ai ri-
Il volume parte dall’Istria slovena, dove l’i- sultati di analisi simili fatte precedentemente per
taliano viene insegnato da sempre. Nel primo trovare rilevanti punti in comune e provare non
contributo intitolato Insegnamento e apprendi- solo che sono causati dalla lingua madre, ma an-
mento della lingua italiana nel territorio bilin- che che si manifestano a tutti i livelli di appren-
gue dell’Istria slovena le autrici Metka Malčič e dimento dell’italiano.
Nives Zudič Antonič analizzano il ruolo dell’U-
niversità del Litorale che in qualità di istituzio- Nel contributo seguente intitolato L’ordine
ne, che opera in un territorio particolare, ha il dei costituenti come esempio di interferenza dell’i-
ruolo di garantire una formazione adeguata per taliano nello sloveno del Litorale Anja Zorman
i futuri docenti, assicurarne la formazione per- si occupa dell’interferenza linguistica tra lingue
manente e rafforzare la cooperazione, non solo in contatto. L’autrice presenta il transfer dell’or-
tra le scuole con lingua d’insegnamento slovena dine dei costituenti nella frase dipendente stili-
e italiana in Slovenia e Italia, ma anche tra le al- sticamente non marcata come esempio di inter-
tre istituzioni che operano nel campo dell’istru- ferenza dell’italiano nello sloveno del Litorale.
zione, della protezione e della promozione del- L’analisi si basa su un corpus composto di enun-
le lingue minoritarie. L’intento del contributo è ciati orali e scritti, appartenenti al registro me-
quindi offrire una panoramica dei maggiori pro- diamente formale o informale. Con una serie di
getti promossi dall’Università per adempire a un esempi viene provato che l’ordine dei costituenti
compito di fondamentale importanza, ovvero a in italiano ha una forte influenza sull’ordine nel-