Page 95 - Studia Universitatis Hereditati, vol 9(2) (2021)
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ia universitatisdi confine, si approfondisce soprattutto diver- Burdin, A. Marić approfondisce invece il genere
r ecenzija / r ecensione 95 si autori che hanno espresso nelle loro opere let- del giallo con il gusto del gioco; sugli sconfina-
terarie il rapporto con l’altro e la propria iden- menti si sofferma J. Helbig, invece S. Jurišić com-
tità. Si parla così del triestino Vladimir Bartol pleta il volume con una prospettiva ancora più
(M. Košuta), proteso tra il Ponente e il Levan- audace parlando di Mediterraneo, dell’eteroto-
te in una città che quasi non riconosceva più al pia e di Porco rosso di Hayao Miyazaki.
suo ritorno dopo i conflitti mondiali; di Scipio
Slataper (R. Norbedo, L. Tommasini) e del suo Il volume è un prezioso contributo alle ri-
rapporto con il mondo sloveno e croato, ma an- cerche sull’identità e sui confini nell’ambito de-
che con la città di Trieste e del suo entroterra; di gli studi letterari e filmici, soprattutto perché le
Stanko Vuk (F. Finco) intellettuale sloveno nel- problematiche inerenti vengono trattate da di-
la città di Trieste e vittima dei diversi odi belli- versi punti di vista. Ne esce un affresco sicura-
ci; di Fulvio Tomizza (S. Roić; N. Zudič Anto- mente utile per chi vuole approfondire gli aspetti
nič, A. Antonič) che impersona per antonomasia interculturali dell’area dell’Alpe Adria, dato che
il concetto di identità e di dialogo intercultura- i ricercatori elencati hanno dimostrato come la
le sul confine italo-sloveno; di Osvaldo Ramous letteratura “ha voluto e ha saputo trovare valo-
(G. Mazzieri-Sanković, C. Gerbaz Giuliano), au- ri condivisi e condivisibili, quello che può unire
tore che rappresenta la continuità della tradizio- piuttosto quello che può dividere”, come espres-
ne letteraria italiana a Fiume; degli scrittori zara- so nell’introduzione dai curatori del volume. Ed
tini in lingua italiana (N. Balić-Nižić) e di alcuni è anche questo l’auspicio di tutti coloro che si oc-
scrittori ‘di confine’ in Serbia (S. Milinković). cupano di questi temi e della costruzione di un
dialogo interculturale tra le popolazioni nell’a-
La seconda sezione è invece dedicata alla cir- rea dell’Alpe Adria.
colazione di libri, temi e motivi e viene introdot-
ta da un articolo sull’interesse di Alberto For-
tis per il mondo slavo connesso all’attenzione del
pubblico carniolino per la letteratura odeporica
(I. Prosenc). La carrellata prosegue con l’analisi
di dieci racconti di Italo Svevo (M. Mejdanija)
pubblicati dopo il primo conflitto mondiale che
hanno come sfondo “l’ineluttabilità degli even-
ti” e termina con un intervento sulla letteratura
di frontiera considerata “nell’accezione di scam-
bio di nuclei narrativi tra culture, generi, registri
diversi” (R. Rabboni).

Il tema della diversità continua anche nel-
la terza sezione dedicata alle identità plurime,
ricostruite e diverse con gli esempi di un giova-
ne ebreo assimilato - Carlo Michelstaedter (I.
Caliaro), di una scrittrice istro-quarnerina cre-
sciuta in seno a una famiglia etnicamente mista
- Kokalja Lakovich (E. Deghenghi Olujić) e di
un’argentina italiana nata a Belgrado – Ana Ce-
cilia Prenz Kopušar (R. Ricorda).

Chiude il cerchio del volume la quarta se-
zione dedicata alle commistioni e agli sconfina-
menti di genere: A. Fabris affronta il tema delle
voci, generi e spazi ibridi nell’opera di Francesco
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