Page 22 - Lazar, Irena, Aleksander Panjek in Jonatan Vinkler. Ur. 2020. Mikro in makro. Pristopi in prispevki k humanističnim vedam ob dvajsetletnici UP Fakultete za humanistične študije, 2. knjiga. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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Nell’elencare le arti che rendono liberi gli uomini viene dato il primato
alla storia e alla filosofia morale e in particolar modo quest’ultima è quella
che, se studiata, rende libero l’uomo, perché lo avvia sulla strada del discer-
nimento, soprattutto quello a livello morale. Ma, secondo Vergerio, stret-
tamente connesso allo studio della filosofia morale è anche lo studio del-
la storia: mentre nella filosofia morale si trovano le indicazioni su ciò che è
opportuno fare, la storia mostra all’uomo ciò che è stato già fatto e le con-
seguenze delle scelte giuste e ingiuste, da cui è possibile trarre esempi an-
che per la vita contemporanea. Vergerio mette in stretta relazione alla fi-
losofia anche l’eloquenza, che rappresenta la terza arte liberale: mentre la
filosofia insegna ciò che è giusto, l’eloquenza insegna a spiegarlo, offre cioè
uno strumento adeguato per comunicare con gli uomini. Vergerio dà quin-
di particolare importanza a queste tre arti che, “insieme alla grammatica
e alla poesia, assumeranno un ruolo determinante nella pedagogia umani-
stica” (Favero 2018, 34).

Queste cinque discipline formavano quindi la base della pedagogia
umanistica e sono quelle che dovevano essere insegnate fin dalla più tenera
età. Vergerio ricorda infatti quali erano le arti insegnate nell’antica Grecia,
e cioè le lettere, la musica, la lotta e il disegno e riprende la tradizione me-
dievale delle discipline del trivio (grammatica, dialettica, retorica) e del
quadrivio (musica, aritmetica, geometria, astronomia). Alle scienze del tri-
vio e del quadrivio si aggiungono alla fine le scienze considerate superiori:
la medicina, il diritto e la scienza divina. Vergerio in sostanza non stravol-
ge questa concezione della gradualità delle arti nell’insegnamento: segue
principalmente il filone già ben radicato delle arti del trivio e del quadri-
vio, aggiungendo opportunamente qualche commento e suggerimento nel
loro studio. Uno di questi suggerimenti moderni è il consiglio di non dedi-
carsi con lo stesso impegno a tutte le arti, suggerendo che ogni studente ap-
profondisca quelle discipline, per le quali è più portato: “Principales itaque
disciplinas fere connumeravimus omnes, non quo uni cuique omnes ne-
cessario apprehendendae sint, … sed ut ad quam quisque aptissimus erit,
eam potissimum amplectatur” (Vergerius 1918, Pars altera).6 E proprio ver-
so la fine ribadisce il concetto dell’importanza della gradualità nello studio

ria e lo studio della filosofia morale. Le altre arti vengono chiamate infatti arti lib-
erali, perché si addicono a uomini liberi, la filosofia, invece, è anche liberale, perché
studiandola, rende gli uomini liberi.
6 Abbiamo così enumerato quasi tutte le più importanti discipline, non perché ognu-
no debba apprenderle tutte, … ma perché ciascuno, quanto più è dotato per una di
esse, tanto più vi si applichi.

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