Page 108 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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paesaggio culturale e ambiente del carso

contadina è necessario tener conto del fatto che le comunità rurali non vivevano e ope-
ravano come oasi felici in un rapporto esclusivo con il loro ambiente naturale. Ad esem-
pio, nelle regioni slovene occidentali e anche sul Carso i redditi agrari e non erano stret-
tamente collegati in una »economia agricola integrata«. Quando i redditi extra-agricoli si
contraevano, aumentava la pressione sulle risorse agrarie e in genere su quelle natura-
li, di modo che le forme e l’intensità del loro uso si costituiscono una specie di »barome-
tro« della congiuntura o di »indicatori« del sistema economico nel quale sono inserite.
Nel caso in cui invece le fonti di reddito di provenienza non agraria aumentavano, la pres-
sione sulle risorse naturali poteva anche allentarsi.

Tabella 4: Aumento della popolazione nei villaggi sul ciglione carsico sopra Trie-
ste in cinquant’anni a cavallo tra Settecento e Ottocento

Comunità Numero degli abitanti Numero degli abitanti Crescita della popolazione
1777/78 1827/30 %
Banne 96 150
Basovizza 357 495 56,25
(con Lipizza) 38,66
Contovello 396 548
Gropada 112 219 38,38
Opicina 413 1.021 95,54
Padriciano 98 129 147,22
Prosecco 414 773 31,63
S. Croce 487 829 86,71
Trebiciano 245 405 70,23
Totale 2.618 4.569 65,31
74,52

Fonte: Kalc 2009, 7; AST, CF, Banne, S5; Bazovizza, S5; Contovello, S5; Gropada,
S5; Opicina, S5; Padriciano, S5; Prosecco, S5; S. Croce, S5; Trebiciano S5.

E dunque, gli abitanti del Carso hanno distrutto il loro Carso trasformandolo in de-
serto? La risposta è negativa. Ovunque nel catasto si rimarca l’instancabile cura dedica-
ta alla conservazione della fertilità del suolo e della possibilità di utilizzo degli arativi e dei
prati. Così, ad esempio, a Corgnale fu annotato che da parte dei contadini i terreni »ven-
gono conservati con diligenza, zelo ed amore« (AST, CF, Corgnale, S5). È possibile rin-
tracciare anche alcuni provvedimenti che hanno contribuito in maniera notevole alla so-
stenibilità dello sfruttamento, comunque intenso, delle risorse naturali. Il primo riguarda
le capre che sono un deciso avversario dell’utilizzo controllato dei pascoli e in particola-
re delle superfici boschive. A differenza dei primi decenni del Seicento, quando gli urba-
ri delle signorie di Senožeče (1615) e Duino (1637) prevedevano ancora tra i tributi pure i
capretti (a titolo di decima Duino ne consegnava addirittura 307, Senožeče, assieme agli
agnelli, 81; Panjek, 2004, 22, 35) e ancora dei primi decenni del Settecento, quando nel
1724 in alcune aree boschive ai margini del Carso verso i Brkini e l’Istria si cita ancora il pa-
scolo delle capre (Piussi, 1976), all’incirca dalla metà del XVIII secolo in Carso non incon-
triamo più le capre. Nella signoria di Duino, che due secoli prima riscuoteva la decima dei
capretti, negli anni 1752/53 si registra al suo posto la decima degli agnelli (Luchitta, 2005,

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