Page 113 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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z’acqua: il treno a vapore in Carso

L’acqua era la risorsa più rara in Carso, ma la sua mancanza non era assolutamente
causata dall’attività dell’uomo, anzi era vero il contrario. Anche per quanto concerne
le risorse idriche, gli abitanti del territorio avevano sfruttato tutto quanto era pos-
sibile, impiegando la tecnica, le conoscenze e non da ultimo i mezzi disponibili ai conta-
dini. Dai tetti l’acqua piovana era convogliata, tramite grondaie, nelle cisterne delle case
o in quelle comuni, con la sistemazione dei pendii essa veniva inoltre indirizzata verso gli
stagni artificiali. Nei periodi di siccità erano costretti ad andare a prendere l’acqua nel-
le vicine comunità meglio fornite e sufficientemente altruiste, oppure sino ai fiumi e alle
sorgenti, lontani diverse ore di cammino. A una domanda riguardante l’irrigazione e l’e-
ventuale pericolo di allagamento dei prati, nel catasto di Štorje si rispose in modo pres-
soché scientifico.

Non esistono acque […] che potessero uttilizzare per acquamento dei pratti; né si
sà che le acque facciano immersioni perniciose, giacchè l’acqua piovana viene as-
sorbita dal suolo carsolino, come da una spugna, e si scolla tosto nelle vene che
sono nelli scogli che sostengono la scarsa quantità di terra (AST, CF, Štorje, S4).

Una delle rare sorgenti del Carso si trovava sulla costa, sotto Aurisina, ma lo sfrut-
tamento di questa preziosa fonte idrica rappresentava per la popolazione locale un im-
pegno finanziario insormontabile.

Però questa comune tiene una forte sorgente di acqua limpida, chiara e salubre, la
quale scattorisce fra i macigni all’immediato contatto del mare, della quale questi
comunisti non si possono servire che nella sola bassa marea, giacché nell’alta viene
coperta e framischiata con la salsa. Questo caro tesoro in questa regione non può
essere preservato dalla mescolanza coll’acqua marittima senza incontrarvi un’ecce-
dente spesa alla forza di questi abitanti (AST, CF, Aurisina, S5).

Proprio questa sorgente, chiamata »Brojenca«, ebbe un ruolo importante per la
ferrovia. Qui ci concentreremo sulla questione dell’acqua quale risorsa naturale in Car-
so a metà Ottocento, quando era in corso la costruzione della ferrovia meridionale da
Lubiana a Trieste. Una tale opera era, di fatto, una grande impresa logistica che spazia-

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