Page 119 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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senz’acqua: il treno a vapore in carso

giuntiva, compreso il preventivo di spesa per il materiale e i lavori. Il comune di Trieste
però respinse il progetto ovvero non lo realizzò.5

Malgrado questa prima risposta negativa, un anno dopo (1859) i rappresentanti del-
la comunità indirizzarono una nuova richiesta per la realizzazione di una conduttura idri-
ca all’amministrazione municipale di Trieste, richiamandosi alla promessa dell’ingegner
Juncker che, in cambio della cessione gratuita dei terreni comuni, collettivi per le neces-
sità dell’acquedotto, aveva loro assicurato l’accesso gratuito all’acqua, per la quale gli abi-
tanti erano disposti a scavare da soli, con il proprio lavoro, i canali necessari per la posa
delle tubature.

… ottenere dal Consiglio municipale che per questa comune-frazione venga po-
sta dalla conduttura principale sotto S. Croce una conduttura d’acqua laterale, tan-
to più perché la Società dell’Acquedotto ovvero precisamente il sig. ing. Juncker già
all’inizio dei lavori avrebbe promesso, in considerazione della cessione gratuita del
terreno e suolo per l’acquedotto da parte di questa comunità, di dare gratis l’acqua
necessaria per questo villaggio, mentre tutti gli abitanti s’impegnano a svolgere tut-
ti i lavori manuali nella posa conduttura dell’acqua e nell’escavazione dei canali ac-
ciò necessari.6

Che gli abitanti del villaggio dicevano il vero e che avevano ragione, fu confermato
anche da un nuovo rapporto dell’ispettore edile nel 1860.

Il tubo verticale che trasmette l’acqua dalla sorgente fino alla torre, e di là fino alla
confine del territorio, verso Nabresina, giace sopra il fondo comunale in una lun-
ghezza di circa klafteri lineali 400 ed ammettendo una larghezza di 1 klafer, risul-
terebbero klafteri quadrati 400 [1439 m²].7

Ma il problema nel frattempo si era ulteriormente complicato poiché nel 1858 la
società per azioni privata Società delle Ferrovie Meridionali (Südbahn – Gesellscahaft)
aveva acquisito la ferrovia statale da Vienna a Trieste e con essa anche l’infrastruttu-
ra dell’acquedotto di Aurisina.8 Il municipio di Trieste semplicemente respinse l’ipotesi
di qualsivoglia indennizzo con una motivazione quasi cinica: »In quanto al preteso paga-
mento del fondo comunale occupato colla conduttura d’acqua, trattandosi di un’opera
di pubblica necessità, non si trova di avvanzare ora la domanda, che fu ommessa di fare
in tempo utile«.

Ma gli abitanti del villaggio, convinti di essere nel giusto, non si diedero per vinti e
si rivolsero nuovamente all’amministrazione municipale di Trieste. Così, nei documenti
del 1861, possiamo verificare quale fosse il terreno contestato, cosa fosse stato promes-
so e quale la richiesta della comunità. Si trattava di una particella »appartenente alla co-
mune di St. Croce ed a nome di lei trascritto nei pubblici libri«, classificata come »pasco-
lo con cespuglio«.

5 AGCT, MC, 10/8-1, n° 8195/441 (22. 6. 1858).
6 AGCT, MC, 10/8-1, n° 7211/1607 (22. 7. 1859).
7 AGCT, CM, 10/8-1, n° 7211/1607 (18. 5. 1860).
8 Riguardo alla vendita si veda Mohorič, 1968, Bressan, 2007; Dienes, 1987; Artl, Gürtlich, Zenz, 2007;

sull’acquedotto invece Faraone 2009, 35–36.

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