Page 42 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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paesaggio culturale e ambiente del carso

la parcellizzazione estrema dalle forme assolutamente irregolari è diffusa in diverse par-
ti del Carso, anche quelle più fertili (Ilešič, 1950, 20). Per rendere l’idea delle dimensioni
delle doline lavorate, i cui campi presentano la caratteristica forma tondeggiante, e della
loro diffusione, può essere utile riportare alcuni dati rilevati nell’ambito del comune ca-
tastale di Krajna vas: 72 metri la lunghezza media dell’asse longitudinale, 57 metri quel-
la dell’asse trasversale, con una densità media di 64 doline su 100 ettari di superficie. La
mappa catastale ottocentesca di Corgnale riporta invece un centinaio di campi di forma
tondeggiante (Gams, Lovrenčak, Ingolič, 1971, 226; Gams, 1991b, 28; Gams, 2003, 211–212).

Sulla base delle descrizioni risalenti al Sei e Settecento e del catasto franceschino
d’inizio Ottocento è possibile ricostruire l’organizzazione dello spazio nel sistema agrario
tradizionale del Carso e tracciare in tal modo i lineamenti essenziali del paesaggio cultu-
rale in età moderna. Negli immediati dintorni dei villaggi si trovavano orti, campi, e prati,
il tutto era circondato dalla landa incolta, a sua volta disseminata di piccoli appezzamenti
coltivati sparsi che consistevano soprattutto di campi nelle doline, prati e prati da fieno,
situati a maggior distanza dagli insediamenti, oltre che di superfici boschive più o meno
sfoltite e isolate e che solo in singoli casi assumevano un carattere di bosco. I prati pote-
vano essere nudi o alberati. Gli incolti utilizzati per il pascolo occupavano buona parte del
territorio, erano molto e anche completamente pietrosi e rappresentavano il carattere
predominante del paesaggio, per lo meno all’esterno dalle aree più intensamente coltiva-
te prossime ai villaggi. I campi erano arativi nudi o a coltura promiscua, in cui coesisteva-
no cereali, alberi e viti, che in alcune aree e periodi assumevano anche la forma della col-
tura specializzata ovvero del vigneto.1

Un carattere di lungo periodo dell’agricoltura è costituto dal fatto che essa era po-
licolturale, dato che almeno dal medioevo e fino all’Ottocento, pur con qualche muta-
mento, i campi del Carso producevano frumento, avena, miglio, orzo, sorgo, spelta, se-
gale, saraceno, fave, cappucci, nonché mais, rape, patate e, negli orti, anche varie verdure
(Panjek 2004; AST, CF).

La vite riveste un ruolo di rilievo nell’agricoltura carsica almeno dal medioevo (Kos,
1956). In età moderna la coltivazione della vite era presente in particolare ai margini
nord-orientali dell’altipiano carsico verso la valle del Vipacco (nell’area di Reiffenberg/
Branik e S. Daniele), nella zona di Komen, tra Dutovlje e Sesana e sul versante costiero
tra Duino e Prosecco. Verso la valle del Vipacco e verso la costa era piuttosto diffusa la
produzione di vino bianco, mentre nelle zone interne prevaleva largamente il vino ros-
so detto terrano. Come per le particelle colturali in genere, anche nel caso della viticol-
tura prevalevano le piccole dimensioni, le superfici ristrette (Panjek, 2002; Panjek, 2004).

Il paesaggio culturale del Carso comprende diversi esempi di sistemazioni collina-
ri che comportano anche consistenti movimenti di terra per trasformare il pendio natu-
rale in ripiani. Essi difendono il suolo agrario dall’azione erosiva dell’acqua, agevolano la
coltivazione e, sui pendii più accentuati, consentono di ottenere nuove superfici che pri-
ma non erano coltivabili. A seconda dei caratteri morfologici del territorio, sono presen-
ti diversi tipi di terrazzamenti. In base alla classificazione di Sereni (1961) possiamo distin-
guere tra le terrazze vere e proprie, che sono più lunghe e abbracciano, mutandolo, il
profilo di un’intera collina, e i gradoni, più corti, spezzati e sparsi, dato che si adeguano
alle irregolarità del pendio, che in quest’area erano detti »pastini«. Vi è inoltre un tipo di

1 Di più sulla coltura della vite nel capitolo seguente.

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