Page 44 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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paesaggio culturale e ambiente del carso

terrazzamento minuscolo, la lunetta, che abbraccia anche un unico albero, per esempio
un ulivo. Tutti questi tipi di terrazzamenti sono sostenuti da muri in pietra a secco, ma vi
possono essere anche i ciglioni, in cui il sostegno a muro è sostituito da una scarpata in
terra battuta, utilizzabili dove i pendii sono meno ripidi o in cui c’è più terra e meno pie-
tre, ma comunque più soggetti all’erosione e dunque meno duraturi.2

Terrazzamenti con muri di sostegno erano diffusi sul dirupo costiero tra Duino e
Contovello (Kontovel), dove nel corso del tempo gran parte della superficie fu trasfor-
mata in gradoni che ospitavano per lo più vigneti e ulivi. Essi erano presenti anche all’in-
terno dell’altipiano, dove però non erano sistemati solo per la coltivazione dei vigneti,
ma servivano anche alla coltura promiscua o all’arativo semplice (Ilešič, 1950, 70). In di-
versi casi venivano parzialmente terrazzate anche le doline: in questi casi la scarpata del-
le terrazze era di norma costituita da un muro di sostegno in pietra a secco (Gams, Lo-
vrenčak, Ingolič, 1971, 228; Pagnini, 1966, 132). Accanto a queste forme più classiche di
terrazzamento, in Carso veniva utilizzata anche una forma di terrazzamento parziale o
improprio, che ricorda un unico gradone o una breve serie di bassi gradoni. In questi casi
sul terreno irregolare oppure su una parte di pendio in cui non c’era terra a sufficienza,
veniva aggiunta altra terra e intorno alla superficie così ottenuta si costruiva un muro in
pietra, che tratteneva la terra al suo interno e la riparava dagli agenti erosivi. Gli uomini
delle comunità di Štorje, Duino e Opatje selo ci hanno lasciato efficaci descrizioni di que-
sta tecnica.

Questa comune è situata fra li seni e colline del monte detto Gabrig [Gabrk], e per
conseguenza vi sono alcune pianure di piccolissima estensione, la più parte poi da
campi è prati sopra valli pendenti da una, e l’altra parte di rive e colline per cui è
necessarissimo d’assicurare li campi arativi coll’erezione di muri in sostegno. Que-
sta comune giace nella più infima parte del Carso superiore, e non v’esiste nesun
campo sia arativo o prativo che non fosse artifiziosamente eretto, quall’erezione
anzi deve essere per cosi dire ogni 4.to o 5.to anno da bel nuovo rinnovata, men-
tre le pioggie e l’impetuosistima bora priva li campi della terra [...]. La rinnovazio-
ne di questi campi consiste nel raccogliere la terra fra li scogli e profondità dove vie-
ne portata dalle pioggie e dai venti, e nel separarla dalle pietre, che in certi luoghi
viene ritrovata; questa si deve alargare sopra li campi per lo più pendenti sopra rive
e colline [...]. Per cosi dire ogni seconda pioggia reca danno grandissimo a 8 deci-
me parti dei campi di questa comune perché giacenti fra rive e colline, vengono la-
vati li sotto giacenti scogli dalla terra e della grassa in guisa che è necessario di to-
sto dopo la pioggia, trasportare dall’angolo inferiore al superiore la terra condotta
via dalla pioggia, mentre diversamente una seconda pioggia disperde affatto la ter-
ra che dalla prima fu radunata nell’angolo inferiore, e li frutti che in parte vengono
trattenuti dalle radici, andereberro il giorno susseguente a perire, trascurando la ri-
parazione (AST, CF, Štorje, S4).

I terreni di questa Comune sono situati parte in pianura, sopra alture scoscese e
in profondità cosi dette dolline, talché per essere mantenuti in stato di coltura ab-
bisognano di escavazione di sassi della creazione di muri di sostegno. E hanno al-
tresì dei terreni artifiziosamente eretti mediante accumulazione di terra sopra trat-

2 Per l’area slovena si veda per esempio Križaj Smrdel, 2010.

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