Page 46 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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paesaggio culturale e ambiente del carso

Figura 9. Raccolta prattutto di superfici originariamente ricoperte da bosca-
dell'acqua in Carso: una glia più folta, dove la terra era insufficiente per l’agricoltura
cisterna (foto: A. Panjek). e furono quindi sistemate per uso di pascolo, conservan-
do soltanto alcuni alberi. Lo strato di terra veniva protetto
e rigenerato dagli alberi e continuamente spietrato nel cor-
so dei secoli, mentre il bestiame eliminava il sottobosco e
concimava il terreno. Il risultato combinato di queste prati-
che era costituito da un pascolo di qualità migliore, dato che
l’erba cresceva su uno strato di terra più profondo. L’esem-
pio meglio conservato e più curato di tale tipo di paesaggio
è rappresentato dall’area circostante le scuderie di Lipizza
(Moritsch, 1969, 131–133). Una variante del prato alberato
erano anche le cosiddette ograde (chiusure) ovvero super-
fici cintate che erano in possesso individuale dei contadini,
per esempio nella zona di Duino. Qui l’ograda era addirittu-
ra identificata con il bosco, come se all’infuori di esse non
vi fossero altre superfici boscate. Quando veniva loro chie-
sto dei boschi, la risposta era: »essendo poco folti i boschi,
osian cosi dette ograde«. La scarsità di boschi e di legname
ha portato a recintare degli appezzamenti di prato con qual-
che albero nel mezzo della nuda landa (AST, CF, Duino, S4).

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