Page 47 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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menti

All’altro capo dell’altipiano carsico, a una maggiore altitudine sul livel- Figura 10.
lo del mare, a est e nord-est rispetto a Trieste, accanto alle superfici Raccolta dell'ac-
boschive prevaleva il paesaggio costituito da prati e pascoli e dai pra- qua in Carso:
ti alberati (Moritsch, 1969, 131–133). uno stagno,
Basovizza
Elemento caratteristico del paesaggio culturale del Carso, già (foto: A. Panjek).
incontrato in una viva descrizione di Valvasor, erano anche gli stagni
(kal, lokev, mlaka). Spesso realizzati artificialmene entro depressioni
del terreno rese impermeabili sovrapponendo strati di pietra e ma-
teriale argilloso e alimentati dall’acqua piovana, essi fungevano da ab-
beveratoi. Gli stagni erano situati nei villaggi, nelle loro immediate vi-
cinanze e lungo le vie di transito del bestiame condotto al pascolo
(Moritsch, 1969, 130–131; Pagnini, 1966, 133). A causa dell’azione com-
binata delle condizioni climatiche e geomorfologiche, la necessità e
la conseguente esistenza di particolari sistemi di raccolta dell’acqua
è del resto tipica dei paesaggi carsici mediterranei in genere (Nicod,
1987, 107). Così, presso le abitazioni rurali e nei villaggi del Carso si
ritrovano inoltre i pozzi, che potevano essere individuali o comuni-
tari, ma anche sistemi di raccolta dell’acqua piovana attraverso gron-
daie in pietra (Pagnini, 1966, 117, 125).

Strettamente legate agli stagni erano le ghiacciaie (ledenica), in
cui il ghiaccio invernale era conservato per tutto l’anno per essere

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